Falastin Hurra – Fumettisti e Illustratori Italiani e Internazionali per la Palestina

Fino al 4 febbraio a Napoli c’è Falastin Hurra, una mostra di tavole, illustrazioni e vignette in appoggio alla causa palestinese. Ecco tutti i dettagli

Pazienza Kufia

Pubblichiamo il comunicato stampa di Falastin Hurra, mostra di tavole, illustrazioni e vignette in appoggio alla causa palestinese


Collettiva di Fumettisti e Illustratori Italiani e Internazionali per la Palestina Libera
3 gennaio 4 febbraio 2024 Sala del Refettorio complesso monumentale di San Domenico Maggiore
Vico San Domenico Maggiore, 18 (NAPOLI)

Il fumetto per Gaza e non solo….

Sono nel cuore e negli occhi di tutti le immagini viste in Israele e quelle dei massacri a Gaza. Anche il mondo del fumetto non può rimanere inerme di fronte allo sterminio del popolo palestinese. Siamo per la Palestina, per la pace e il sostegno ai civili palestinesi, per la de-escalation del conflitto. Siamo per il No convinto alla crudeltà di attacchi raccapriccianti a tutti, soprattutto alla popolazione inerme quale essa sia, e per un Sì forte alla pace da perseguire con forza. Siamo per una richiesta internazionale di Cessate il Fuoco Bilaterale, perché il massacro finisca subito. Siamo per un “cessate il fuoco” immediato di questo eccidio -che è ipocrita definire “guerra”- che avvii un negoziato serio che, rifiutando la violenza contro i civili di qualunque parte, renda finalmente giustizia a un popolo oppresso e calpestato da decenni.

Il mondo del fumetto vuole quindi fare la sua parte, per la Palestina, contro la violenza, per una pace giusta, conto uno sterminio tanto disumano quanto sistematico.

A partire da queste considerazioni 3 operatori culturali di questa città (alino, Giansandro Morelli, Guido Piccoli) hanno proposto una mostra di tavole, illustrazioni e vignette in appoggio alla causa palestinese, frutto di un’organizzazione autoprodotta e seza finanziamenti alcuni, chiamata FALASTIN HURRA, traduzione araba di Palestina Libera. Una mostra semplice, senza fronzoli e scenografie superflue, pensata per essere facilmente riproponibile ovunque si voglia denunciare le sterminio in atto ed esprimere solidarietà alla causa palestinese.

Locandina DEF_FalastinHurra_A3

L’anima culturale e l’ossatura della mostra sta nel progetto “Kufia, matite italiane per la Palestina”, realizzato proprio a Napoli 35 anni fa, quando aveva ancora una fiammella di speranza l’idea di “due popoli, due stati”. Progetto al cui centro c’erano le tavole di grandissimi disegnatori, tra i quali Andrea Pazienza, Guido Crepax, Magnus, Milo Manara, Altan, Josè Muñoz, Vauro, Filippo Scozzari, Giuseppe Palumbo, Lorenzo Mattotti e un testo di Stefano Benni. Un progetto il cui successo generò negli anni successivi edizioni con ancora più autori, italiani e stranieri, l’ultima delle quali fatta con la direzione di Gianluca Costantini nei primi anni 2000.

La condizione sempre più drammatica del popolo palestinese ha continuato negli anni ad animare la sensibilità della cosiddetta Nona Arte, anche nella forma di “giornalismo a fumetti”, com’è stato, ad esempio, il recente viaggio in Cisgiordania di Elena Mistrello, autrice di un volume chiamato “Tracciato Palestina”.

Tra gli autori più giovani che hanno impegnato la loro matita per la Palestina, va ricordato il lavoro importante dello stesso Costantini, da sempre impegnato nel fumetto politico, come Zerocalcare, sicuramente non solo il disegnatore più conosciuto in Italia, ma anche fra i più coerenti, tant’è che si è rifiutato di partecipare all’ultima edizione di Lucca Comics, che aveva il patrocinio di Israele. Ma anche Stefano Piccoli, Leo Ortolani, Danilo Pergamo, Alex Tirana, Arianna Melone, Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso, Vauro, Mario Natangelo,e lo street artist Trallallà; oltre ad altre decine di disegnatori stranieri come Mohammad Saba’aneh, Naji Al-ali (ma anche il giovane Naji Al Alì, nato nel 99), Othman Selmi, Leila Abdelrazaq, Hassan Manasrah, Helene Aldeguer, Fuad Alymani, Mazen Kerbaj, Gina Nakhle Koller. E tra questi anche Joe Sacco, Philippe Squarzoni, Seth Tobocman. E troverà spazio anche l’omaggio al personaggio di Handala che da poche settimane, hanno realizzato ben 83 disegnatori, sotto l’egida di Francesca Ghermandi e la Eris Edizioni, oltre Ivan Hurricane.

L’evento è stato ospitato nella Sala del Refettorio dal 3 gennaio 2024, fino alla fine del mese, presso il complesso monumentale di San Domenico Maggiore (grazie alla collaborazione del Comune di Napoli), con esposizioni di varie sezioni: oltre a “Kufia” nelle sue varie edizioni, ci saranno due aree dedicate ai giovani disegnatori italiani e stranieri e un’altra ancora di disegnatori palestinesi. Nel periodo della mostra vi sono stati vari momenti di presentazione di artisti – attori, fotografi, registi- solidali con la causa palestinese. Alcune immagini in mostra, e con i fumetti in vendita, saranno ospitate presso il “Caffè Letterario DOM Santi Bevitori”, al n.16 sempre di Vico San Domenico.

In definitiva la mostra presenta opere di circa 25 autori, più almeno altri 20 del progetto Kufia, e gli 83 del progetto Handala, per un totale di circa 100 immagini in mostra. Oltre ad una Timeline esplicativa del percorso invasivo di Israele nei territori Palestinesi, realizzata da giovani studenti universitari napoletani. La mostra ha avuto un grande successo di critica e anche di pubblico, stimato in circa 2000 a quando scriviamo.

Il pomeriggio del 3 gennaio ha visto un primo momento inaugurale con interventi importanti, e performance di Alessandra D’Elia, e Simone Prisco.

A seguire il 12 dicembre abbiamo avuto ospite Gianluca Costantini e l’artista palestinese Naji Al Alì, oltre che tanti attori, e musicisti che hanno voluto dire la loro.

Mistrello A4

Ma la giornata del 30 si presenta a tutti gli effetti come un piccolo evento culturale per la città di Napoli, con dei momenti performativi di livello altissimo: si parte con il Modern Ensamble del Liceo Margherita di Savoia che interpreta due pezzi, “Bella Ciao” e uno storico degli Area. Segue poi l’ospite d’onore del mondo del disegno, ovvero Vauro, grande artista della satira e della vignetta nazionale, in dialogo con la docente Francesca Bellino e il nostro alino. A seguire avremo incontri online con il disegnatore palestinese Mohamed Sabaaneh, e la sua editrice italiana Anita Magno di Mesogea.

A seguire partono alcuni momenti di letteratura e musica: la presentazione del libro della saggista Paola Caridi, su Hamas, in dialogo con la docente Monica Ruocco, e la moderazione di Francesco Romanetti. Poi parte la tanto attesa Staffetta Letteraria di alcuni tra gli scrittori più bravi della nostra letteratura, che rispondono al nome di Viola Ardone, Riccardo Brun, Paola Caridi, Daniela De Crescenzo, Lorenzo Marone, Valeria Parrella, Pier Luigi Razzano, Massimiliano Virgilio, che leggeranno la scrittrice palestinese Ibtisam Azem, pubblicata in Italia da Hopefulmonster.

Ma non è finita qui, a seguire un incontro con Zulu e Max Iovine dei 99 Posse che con Dario Magnetta e Luigi Daniele racconteranno le loro esperienze di sostegno al popolo palestinese, aprendo il dialogo su tutti gli interventi che si stanno realizzando a Napoli, anche a livello istituzionale, con interventi di Giacomo Serafino e Sergio D’Angelo, moderati dal nostro Guido Piccoli.

Ancora a seguire un intervento di Free Assange Napoli e testimonianze di Patrizio Esposito e Rosaria De Cicco, che poi lasceranno lo spazio all’omaggio che Dario Sansone (voce e anima dei Foja) e Alessandro Rak (regista d’animazione e artista per MAD) ci regaleranno per la Palestina Libera.

A chiusura e in accompagnamento una rinfresco solidale d’autofinanziamento a self service, e, sempre per autofinanziamento, alcuni oggetti della mostra Falastin Hurra (set di cartoline della mostra, poster e bags) a contributo volontario.

Il Manifesto della mostra è estratto dal disegno di Giuseppe Palumbo per il primo progetto Kufia, matite per la Palestina, del 1988. La mostra è a ingresso gratuito, ma è gradita una sottoscrizione per l’autofinanziamento dell’iniziativa.


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