Ed Piskor, l’artista di X-Men: Grand Design, è morto

Il fumettista Ed Piskor, salito alla ribalta grazie a opere come Hip Hop Family Tree e X-Men: Grand Design è morto all’età di 41 anni. Dai primi accertamenti, sembra si sia tolto la vita in seguito a delle accuse di molestie sessuali

ed piskor

 

Il fumettista Ed Piskor, noto soprattutto per lavori molto apprezzati dalla critica come “Hip Hop Family Tree” e “X-Men: Grand Design”, è morto all’età di 41 anni. A confermarlo è stata sua sorella, tramite un post su Facebook. Piskor era anche co-conduttore di un format presente su YouTube intitolato “Cartoonist Kayfabe”, che portava avanti insieme al collega Jim Rugg.
Dalle prime notizie che arrivano dagli USA, sembra che Piskor si sia suicidato in seguito ad accuse di comportamento inappropriato e molestie sessuali da parte di due donne. Tra queste accuse, la più grave arrivava dall’artista Molly Dwyer, che ha postato sui social alcuni messaggi espliciti che l’artista le ha mandato in privato quando lei aveva solo 17 anni. Una seconda artista, Molly Wright, si è fatta avanti in un post su Twitter/X ora cancellato affermando che Piskor aveva le offerto i numeri di telefono del suo agente in cambio di favori sessuali. In un post pubblicato sulla propria pagina Facebook lunedì, Piskor si è scusato per il suo comportamento nei confronti di Dwyer, ma ha detto che non stava tentando nulla di spiacevole. Ha anche negato il racconto di Wight.

Non appena questa storia è salita alla ribalta, Piskor ha inziato a perdere alcuni lavori, tra cui una mostra d’arte programmata a Pittsburgh interamente dedicata a “Hip Hop Family Tree”, subito cancellata, e il suo posto da co-conduttre del podcast “Cartoonist Kayfabe”, con Jim Rugg che aveva pubblicamente dichiarato di aver concluso la sua esperienza lavorativa con Piskor.

5 motivi per leggere "Hip Hop Family Tree" di Ed Piskor - Fumettologica

Nelle scorse ore, Piskor ha condiviso quella che – a posteriori – sembra essere una vera e propria nota prima del suicidio, con un post su Facebook in cui si leggeva: “Sono impotente contro una folla di questa portata. Per favore condividi il mio punto di vista. Sayonara.», allegato un documento in cui ha scritto: “Mi dispiace così tanto di essere stato così stupido” per i commenti che ha fatto nei messaggi diretti alle donne sui social media, invitando in particolare l’allora diciassettenne Dwyer a stare con lui. Tuttavia, ha aggiunto, “prometto la mia innocenza”.

“Non stavo trollando Instagram a caso, ma sicuramente non avrei dovuto chattare con lei quando ho scoperto quanto fosse giovane”, ha scritto Piskor. Ha aggiunto che il suo invito a farle visita non era di natura sessuale.

“Sono stato assassinato dai bulli di Internet”, ha scritto Piskor nella nota. “Quantità enormi. Alcuni di voi là fuori hanno contribuito assolutamente alla mia morte mentre vi divertivate con i pettegolezzi. Non ero AI. Ero un vero essere umano. Hai scheggiato pezzetti della mia autostima per tutta la settimana fino a quando non sono stato vaporizzato.”

Piskor è diventato famoso grazie a “Hip Hop Family Tree”, pubblicato negli USA da Fantagraphics e in Italia da Panini Comics, una raccolta di fumetti di grandi dimensioni che descrivono in dettaglio la storia dell’hip-hop dagli anni ’70 in poi. Ha ottenuto il riconoscimento mainstream nel 2018 con l’uscita di “X-Men: Grand Design”, una rivisitazione in tre volumi dell’intera storia degli X-Men, aggiungendo alcuni elementi di retcon e diverse revisioni. Anche questo volume è stato pubblicato in Italia da Panini.

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Più in alto abbiamo citato il podcast “Cartoonist Kayfabe”, che conduceva insieme a Jim Rugg, diventato in brevissimo tempo molto popolare, arrivando a quasi 90.000 abbonati su YouTube. Nel podcast si discuteva con entusiasmo dei fumetti dal punto di vista degli artisti e conteneva anche approfondite interviste da artista ad artista, la più recente delle quali al grande Mike Mignola.

Il necrologio di Piskor afferma che “gli sopravvivono i suoi amorevoli genitori, Edward R., Sr., e Diane (Blazevich) Piskor; i suoi amati fratelli, Robert (Natalie) Piskor, Justine (Joshua) Cleaves e Brianna Piskor; e i preziosi nipoti Lucy, Calvin, Carson e Brynn.”

 

 


Mr. Kent

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Appassionato di fumetti, curioso per natura, attratto irrimediabilmente da cose che il resto del mondo considera inutili o senza senso. Sono il direttore di MegaNerd e me ne vanto.

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