DC Studios – Cos’è successo al DC Extended Universe? Passato, presente e ipotesi sul futuro del nuovo DCU

Il 2022 è stato un anno tumultuoso per il vecchio DC Extended Universe, che ha lasciato il posto al nuovo DC Universe di James Gunn e Peter Safran . Facciamo il riassunto delle puntate precedenti e ipotizziamo cosa sta per succedere, dopo la sventata escalation di The Rock

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il 2022 è stato solo l’ultimo di tanti anni difficili passati dalle versioni su pellicola dei personaggi DC Comics. Iniziando dalle follie di Ezra Miller e i continui rimandi di The Flash, passando dal processo Johnny Depp/Amber Heard con le inevitabili ripercussioni su Aquaman 2 e dal film di Batgirl costato 78 milioni di dollari e poi accantonato in post-produzione. Fino ad arrivare al flop (o pseudo-tale) di Black Adam, che doveva essere la perla che avrebbe fatto rifiorire l’Universo DC al cinema.

Un terremoto dietro l’altro che ha portato la nuova dirigenza Warner-Discovery a nominare James Gunn e Peter Safran capi dei novelli DC Studios. Con la prima straordinaria conseguenza del ben servito a Hanry Cavill/Superman, dopo il cameo in Black Adam che aveva fatto sperare i fan in un revival cinematografico dell’Azzurrone.

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Adesso, all’inizio del 2023, i due nuovi boss dell’Universo Cinematografico DC continuano a scavare tra le macerie del vecchio DCEU e presto riveleranno la loro visione e, quindi, i primi progetti del nuovo universo. Il quale non includerà l’attore britannico e vede incerto il futuro della Wonder Woman di Gal Gadot (con buona pace della regista Patty Jenkins).

Certo, le cose sarebbero potute andare molto diversamente. Insider e gole profonde di Warner-Discovery sono concordi nel ritenere che sia stato sventato il colpo di stato che Dwayne Johnson ha tentato nel corso del 2022, non molto tempo dopo la formalizzazione della fusione tra Warner Bros. e Discovery.

The Rock è stato un entusiasta sostenitore di un piano pluriennale per Black Adam e Superman/Cavill, che avrebbe portato a un epico scontro tra i due. Ne era talmente entusiasta che l’aveva proposto a David Zaslav, neo Presidente e Amministratore Delegato di Warner Bros. Discovery. Anche i produttori di Black Adam Hiram Garcia, ex cognato di Johnson, e Beau Flynn facevano parte della squadra a sostegno di the Rock.

Pare che la proposta sia maturata a ridosso nel vuoto di potere creatosi dall’abbandono (o ben servito) dell’ex capo della DC Walter Hamada e del boss del settore film di Warner Bros. Toby Emmerich. Con The Rock che, con il suo fare sopra le righe, non risparmiava telefonate e meeting per proporre il suo piano alle alte sfere.

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Alla fine, Johnson è riuscito a spuntarla sul cameo di Cavill. Ma si è dovuto poi scontrare con gli incassi più bassi di quelli attesi di Black Adam. Che ha racimolato un bottino di 391 milioni di dollari contro un budget di 235. Non proprio un flop, ma la scusa perfetta, per la nuova dirigenza, per affossare qualsiasi piano per altre uscite dell’antieroe DC e porre fine all’era di Cavill e alle pretese di The Rock.

Insomma, Johnson non aveva proprio conquistato le grazie di Zaslav, forse anche a causa della sua irruenza e per le pretese considerate inopportune. Come il Tequila Bar alla première di New York di Black Adam con il suo marchio Teremana, nonostante il film fosse classificato PG-13.

Tornando ad oggi, Gunn e Safran pare che abbiano pensato a un soft reboot del DCEU. A questo punto nulla è escluso. Dato che Ezra Miller è rimasto fuori dai guai da quando ha iniziato il suo percorso terapeutico, sembrerebbe che alcuni dirigenti siano disposti a rinnovare la fiducia all’attore che interpreta il Velocista Scarlatto. Forse molto dipenderà dagli incassi di The Flash, che arriverà al cinema il prossimo 16 giugno. E che sembra abbia ricevuto un’accoglienza più che positiva alle proiezioni di prova.

Aquaman, Shazam! Blue Beetle e la serie Peacemaker di Gunn per HBO Max (adesso in Italia su Tim Vision), potrebbero avere tutti un posto a tavola. E sebbene anche la carriera di Ben Affleck come Pipistrello di Gotham sia ormai conclusa, Gunn e Safran non escludono che l’attore/regista possa rientrare nel nuovo DCEU dietro la macchina da presa.

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Anche i registi di Batgirl Adil El Arbi e Bilall Fallah hanno dichiarato di essere disposti a lavorare ancora con Warner-Discovery. Sebbene sperino sempre in un ripensamento su Batgirl.

Insomma, tanta carne al fuoco e poche certezze. Vedremo cosa partorirà l’accoppiata Gunn/Safran e come il loro piano sarà gradito sia da Zaslav & C, sia dal Fandom. Non manca molto. Di recente Gunn, rispondendo a un fan su Twitter, ha chiarito che:

«La nostra lista (di progetti, ndr) va dagli 8 ai 10 anni, ma ne annunceremo solo una parte questo mese».

Già lo scorso dicembre, Gunn aveva confermato che il primo progetto suo e di Safran sarebbe stato un nuovo film di Superman, con un Uomo d’Acciaio più giovane.

Ad ogni modo, ad oggi le uniche certezze che abbiamo sono i film DCEU annunciati prima dell’arrivo dei DC Studios. Shazam! Fury of the Gods uscirà a marzo, seguito – come detto – da The Flash a giugno. Poi avremo Blue Beetle ad agosto e Aquaman and the Lost Kingdom a dicembre. È dunque certo che i primi frutti del misterioso piano di Gunn e Safran vedranno la luce non prima del 2024.

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