DC Comics, in arrivo Doomsday Clock di Geoff Johns e Gary Frank: svelati i segreti dietro Rinascita?

doomsday clockLa notizia non poteva che sconvolgere i fan di tutto il mondo: lanciata pochi minuti fa dalla DC Comics, ha raggiunto immediatamente condivisioni record e i livelli d’eccitazione di ogni appassionato sono arrivati alle stelle.
Da questo momento in poi, cominciano alcuni SPOILER, dunque se non volete sapere altro, vi consiglio di abbandonare la lettura immediatamente!

Siete ancora qui? Molto bene, allora tenetevi forte perché a novembre negli Stati Uniti arriverà Doomsday Clock, uno speciale che si propone di essere il sequel diretto di Universo DC: Rinascita, il bellissimo albo che ha dato il via a una nuova fase per gli eroi DC e in cui abbiamo scoperto che dietro la formazione del “nuovo” universo narrativo nato dalle ceneri di Flashpoint si celavano addirittura alcuni elementi tratti dall’opera di Alan Moore e Dave Gibbons, quel Watchmen che ha letteralmente cambiato il mondo del fumetto. C’è davvero il Dottor Manhattan dietro il caos che ha sconvolto l’Universo DC, cancellando 10 anni di storie? Si tratta di una nuova linea temporale oppure è stato cambiato il corso stesso del tempo?

Sono tanti gli interrogativi che accompagnano i DC Fan ormai da oltre un anno e non tutti sembrano avere una facile soluzione: per esempio, come mai Batman ha trovato l’inconica spilla del Comico nella Bat-Caverna? Ma soprattutto… chi è in realtà il malvagio Mr. Oz che abbiamo visto sulle pagine di Superman, Action Comics e Detective Comics? Questo misterioso personaggio, che già da qualche tempo sta osservando lo svolgersi della vita dell’Uomo d’Acciaio ha recentemente inscenato anche la falsa morte di Red Robin, alias Tim Drake. In molti lo hanno associato a Ozymandias,  ma siamo davvero sicuri che sia proprio lui?

Tutte queste domande potrebbero trovare risposta in Doomsday Clock, una storia di Geoff Johns per i disegni di Gary Frank e i colori di Brad Anderson. Il titolo promette grandi cose, a partire dalla presenza del celebre Orologio della Mezzanotte di Watchmen nel teaser, con il logo di Superman al posto delle ore dodici.

Geoff Johns, attualmente presidente della DC Comics, ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni in merito a questo progetto:

Si tratta di qualcos’altro. È Watchmen che collide con l’Universo DC. È il progetto più personale, epico e impegnativo al quale abbia lavorato nella mia intera carriera. Con Universo DC: Rinascita ho aperto la porta al Dottor Manhattan. Parte di ciò era dovuto al fatto che ho sempre amato l’influenza di Watchmen sul mondo reale. Ho buttato Manhattan nella mischia perché ho sempre pensato che ci fosse una storia di Manhattan e Superman che andasse raccontata, ma poi… tutto questo è cresciuto. E cresciuto ancora. Si è preso la mia anima e il mio cuore. Eppure, al centro di tutto c’era ancora un essere che ha perso la sua umanità, prendendone le distanze, e un alieno che invece rappresenta l’umanità più della maggior parte degli esseri umani.

Non avremmo mai fatto una storia come questa se non ci avessimo creduto al mille per cento. Conta solo e unicamente la storia. Non ci saranno crossover. Non pubblicheremo one-shot e miniserie tie-in. È una storia a sé stante. C’è solo Doomsday Clock. Non abbiamo alcun interesse a incrociare altri racconti con questo. Non volevamo vedere il Dottor Manhattan affrontare Superman in Action Comics, con tutto il rispetto. La nostra storia non parla di questo, è qualcosa di diverso. E sì, avrà un impatto sull’intero Universo DC. Influenzerà tutto quello che verrà in seguito, oltre a ciò che è accaduto in precedenza. Toccherà le tematiche principali e la vera essenza della DC.

Saranno coinvolti diversi personaggi, ma la storia si focalizzerà solo su una manciata di questi. E in particolare su Superman e sul Dottor Manhattan. Quest’ultimo sarà al centro della storia e saranno rivelate le sue motivazioni, il perché abbia fatto quello che ha fatto, e alla fine se la dovrà vedere con Superman. Ci saranno tanti, tantissimi altri personaggi coinvolti, successivamente, ma è troppo presto per parlarne.

[Io e Gary Frank] abbiamo discusso di questa storia per sei mesi, e la verità è che in seguito alle elezioni, e tutto ciò che è avvenuto immediatamente dopo, l’ho richiamato dicendogli che avevo finito di scrivere Doomsday Clock.

Ma tutto questo ha a che fare con molto di più dell’elezione del Presidente degli Stati Uniti e le reazioni conseguenti. La storia è più grande e va più in profondità: racconta del mondo e dell’attitudine delle persone. Sento che oggi ci sono punti di vista sempre più estremi, ovunque, su ogni cosa. Non ci si porge più il ramo d’olivo, non più. Le persone e i popoli sono sempre più separati. Ognuno sceglie da che parte stare invece di trovare un modo per stare meglio assieme. C’è un’atmosfera di rabbia e frustrazione che puoi toccare con mano. E non c’è più compassione o voglia di provare a capire il mondo. Quello che stiamo facendo, quindi, è raccontare la storia di due opposti, mettendoci ognuno il proprio punto di vista. Crediamo sia qualcosa di importante: la verità è che se il mondo e la nostra nazione non avessero continuato ad andare in una certa direzione, non so se avremmo mai raccontato questa storia, che forse per noi non sarebbe esistita se l’ultimo anno non fosse stato com’è stato, e se tutto questo estremismo non fosse stato così palpabile.

[Il titolo della storia] prende degli elementi iconici sia da Superman che da Watchmen, oltre che dall’intero Universo DC. Credo sia perfetto, anche perché le iniziali di Doomsday Clock sono “DC”. Ovviamente, tutti sanno chi sia Doomsday, ma voglio chiarire che questo personaggio non farà parte della storia. I lettori penseranno che l’ultima volta che hanno sentito di Superman e Doomsday assieme, il supereroe è morto. Andrà davvero così?

Hype a mille, ragazzi. Non vediamo davvero l’ora di leggerlo!

 

Mr. Kent

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Appassionato di fumetti, curioso per natura, attratto irrimediabilmente da cose che il resto del mondo considera inutili o senza senso. Sono il direttore di MegaNerd e me ne vanto.

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