Caporetto: uno sguardo alle pubblicazioni per il centenario della battaglia

 

La battaglia di Caporetto o dodicesima battaglia dell’Isonzo, si svolse tra il 24 ottobre e il 12 novembre 1917. Cento anni sono passati da allora, ma la sconfitta disastrosa che il nostro esercito subì all’epoca è ancora viva nella cultura e nella mente di ogni italiano.

In occasione di questo centenario, molte sono state le pubblicazioni che ci hanno riportato a questa battaglia, alcune attenendosi ai fatti, svelando nuovi risvolti, altre romanzando gli avvenimenti di quei venti giorni, altre ancora cercando di dare lustro a chi ha lottato fino all’ultimo. In questo Focus vorremmo segnalarvi quelle che – secondo noi – sono le migliori uscite sull’argomento; partiamo da un gran bel fumetto fino ad arrivare alcuni libri davvero molto interessanti.

 

Le nebbie di Caporetto – Editoriale Cosmo

In tutta questa moltitudine si colloca Le nebbie di Caporetto, prima uscita della serie Un eroe una battaglia di Editoriale Cosmo, scritta da Giulio Antonio Gualtieri e disegnata da Emilio Lecce, con le copertine di Elia Bonetti per l’edizione standard e Fabrizio di Tommaso per la variant.

In un formato compact è raccontata la storia del manipolo comandato da Pedron: giovanissimi, soldati disperati, provenienti da ogni parte d’Italia, senza nulla in comune, neanche la lingua, visto che facevano fatica a capirsi tra loro.

In questo fumetto non si parla di audaci e valorosi soldati pronti a tutto pur di difendere la patria, di eroi senza macchia e senza paura: si parla di uomini, di ragazzi spaventati, distrutti dalla guerra. È ovvio che vogliono vincere la battaglia, è ovvio che sono pronti a combattere (più o meno), ma non sono pronti a morire. Hanno famiglie, fidanzate, amici che li aspettano, hanno tutta la vita davanti e quando la truppa inizia a perdere i suoi componenti gli altri si indeboliscono, attaccandosi alla vita a tutti i costi.

Più che narrare con precisione storica la drammatica battaglia, viene messo in scena il dramma di chi l’ha vissuta, senza però lasciare la Storia troppo sullo sfondo. C’è un grande equilibrio tra i fatti storici e la fiction, si mescolano tattiche militari che forse avrebbero potuto cambiare qualcosa, con i veri ordini del generale Cadorna (che dopo la sconfitta venne sostituito con Armando Diaz, perché ritenuto responsabile della disfatta), si parla della nebbia fatale che ha permesso agli austriaci di attaccare e di quel diavolo di Rommel, senza però tralasciare l’individualità e l’interiorità dei protagonisti.

A livello grafico, il particolare piccolo formato (12×17) non compromette la costruzione delle tavole, la griglia cambia di continuo, seguendo le esigenze di movimento dei protagonisti e rendendo la lettura dinamica. Bellissime sono le tavole ambientali o quelle in cui gli austriaci avanzano dietro alla coltre di nebbia, ma soprattutto è stato un piacere vedere un fumetto storico corredato da mappe, che non sono solamente descrittive dei luoghi, ma anche degli spostamenti delle truppe, delle postazione delle battaglie. Le mappe, sapientemente inserite nella narrazione, riportano il lettore a un’esattezza storica, alla realtà dei fatti, mentre si distrae con le storie personali dei militari.

Sia la storia che l’apparato grafico denotano lo studio e l’approfondimento storico, che gli autori hanno compiuto su questo albo. Ottimo inizio quindi per questa nuova serie, di cui ora attendo il secondo numero, più vicino alla mia formazione storica, che invece tratterà della battaglia di Alesia.

 

Le altre uscite sul tema

Alessandro Barbero per Laterza, ha pubblicato Caporetto, in cui si fa un’analisi storica della battaglia, cercando di riportare le cause della disfatta, di sottolineare i punti deboli dell’esercito italiano in quel preciso momento e dei generali che lo comandavano.

Processo a Caporetto: i documenti inediti della disfatta di Luca Falsini per Donzelli editore, è un altro saggio che si preoccupa di capire le cause della sconfitta dell’esercito italiano, partendo però dalla Commissione d’inchiesta voluta da Vittorio Emanuele Orlando per valutare le responsabilità della disfatta. Attraverso lo studio di documenti rimasti inediti fino ad ora, si fa luce soprattutto sui generali Cadorna, Cappello, Badoglio e Cavaciocchi.

Arrigo Petacco e Marco Ferrari per Mondadori scrivono Caporetto, storia della più grande disfatta dell’esercito italiano, in cui oltre ad esserci un’analisi delle cause della sconfitta, ci sono studi sui luoghi degli infausti eventi bellici, parlando delle conseguenze che su essi ha avuto la guerra, ma soprattutto descrivendo l’esatta posizione di Caporetto, che in realtà è Kobarid, in Slovenia.

Alfio Caruso per Longanesi scrive Caporetto: l’Italia salvata da ragazzi senza nome. Libro che parla invece della condizione dei soldati coinvolti nella rovinosa battaglia, delle loro difficoltà ad entrare in un ruolo che non gli apparteneva minimamente, ma che comunque, nella maggior parte dei casi hanno mantenuto con onore.

Queste sono solo una piccolissima parte delle pubblicazioni uscite su Caporetto negli ultimi mesi, questo Centenario ha infatti riportato la voglia di riscattare l’immagine dell’esercito italiano e d’interpretare sotto nuove informazioni la sua rovinosa fuga di fronte alle truppe di Rommel. Concludo questa carrellata con un libro imprescindibile per gli appassionati della Prima Guerra Mondiale, che pur non parlando in modo specifico di Caporetto, ha fatto da apripista ai successivi romanzi ed è Niente di nuovo sul fronte Occidentale, uscito nel 1929, scritto da Erich Maria Revarque, romanzo che si concentra sulla condizione dei giovani ed inesperti soldati costretti al fronte, che parte dall’esperienza in prima persona dell’autore.

Dopo questa carrellata di libri sulla nostra sconfitta epocale, il mese prossimo affronteremo Alesia, ben più “gioiosa” battaglia, che ha visto il trionfo della tattica e dell’intelligenza di Giulio Cesare!

 

Carla Gambale

Carla Gambale

Non si ha memoria di quando abbia iniziato a leggere, ma non ho mai smesso. Lotto da tempo immemore con mia madre per farle comprare una nuova libreria. Tra un'emicrania e l'altra mi adopero a leggere, scrivere e parlare di libri, fumetti e serie tv, poi nel tempo libero studio anche archeologia

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