Avengers: Infinity War – Le origini di Stormbreaker, la nuova arma di Thor

In Avengers: Infinity War debutta sul grande schermo Stormbreaker, la nuova, potentissima arma di Thor. Cerchiamo di capire da dove viene, spulciando vecchi e nuovi fumetti Marvel. L’articolo potrebbe contenere piccoli spoiler sul film, dunque se ancora non lo avete visto, passate pure avanti

Uno dei grandi pregi di Avengers: Infinity War, è stato quello di aver restituito un po’ di epicità al personaggio di Thor. Nel film, lo vediamo intento a procurarsi una nuova arma, visto che Mjolnir, il suo potente martello, è stato distrutto da sua sorella Hela in Thor: Ragnarok. Il dio del tuono capisce di essere l’unico in grado di tenere testa a Thanos, ma non può certo batterlo a mani nude. Ha bisogno di una nuova arma, più potente della precedente, in grado di uccidere persino un aspirante dio come il folle titano.

Vediamo dunque debuttare sul grande schermo Stormbreaker, una sorta di via di mezzo tra un martello e un’ascia che racchiude in sé il potere di una stella morente. L’ispirazione per quest’arma deriva ovviamente dai fumetti Marvel ed è sostanzialmente la somma di vari martelli impugnati da altrettanti personaggi. Andiamo a scoprire quali.

Stormbreaker, il martello di Beta Ray Bill


Il nome è chiaramente preso dal martello di Beta Ray Bill. Personaggio fondamentale nella mitologia (fumettistica, s’intende) di Thor, è stato creato nel 1983 dal grande Walter Simoson. Beta Ray Bill è stato realizzato artificialmente dalla pacifica razza aliena dei Korbiniti, i quali dopo aver perso il loro pianeta per colpa di un demone, decisero di fondere le anime dei loro guerrieri più valorosi in un solo essere. Nacque così uno dei pochissimi personaggi nell’universo che è stato in grado di sollevare il mitico Mjolnir, acquisendo così i poteri di Thor: essendosi rivelato degno di possedere un così grande potere, Odino in persona forgiò per lui Stormbreaker, un martello con gli stessi poteri di quello del dio del tuono, ma dalla forma decisamente diversa. Non somiglia affatto a quello visto nel film, ma il nome è chiaramente una (graditissima) citazione a un personaggio davvero fantastico, che speriamo prima o poi di vedere anche sul grande schermo.

 

Jarnbjorn, l’arma del giovane Thor


Un’altra arma citata è sicuramente Jarnbjorn, ascia da battaglia brandita da un giovane Thor prima che riuscisse a sollevare il mitico martello. A inserirla nella continuity ufficiale del dio del tuono è stato Jason Aaron, scrittore tuttora al lavoro sul personaggio, durante la saga Thor: God of Thunder del 2013. Anzi, qualora voleste avvicinarvi ai fumetti del figlio di Odino, vi consigliamo proprio di cominciare da qui: i testi del già citato Aaron e i disegni di un fantastico Esad Ribic vi conquisteranno immediatamente.

L’anarchico Thor


Agli albori del Terzo Millennio, la Marvel decise di “svecchiare” un po’ i suoi personaggi creando una linea editoriale parallela. Accanto alla produzione classica, si affiancò la linea “Ultimate”, ideata per avvicinare una nuova generazione di lettori. In questa nuova etichetta editoriale, i personaggi erano leggermente diversi da quelli canonici e probabilmente il dio del tuono era quello che più si discostava dalla versione originale. In questo nuovo universo, Thor si è reincarnato nell’anarchico Thorlief Golmen, in seguito al Ragnarok che ha causato la caduta degli dei. Ha ricordi vaghi e confusi, ma certamente non un portamento nobile. Nella serie Ultimates, in cui fa la sua comparsa, il lettore ha la sensazione di vedere un uomo instabile mentalmente, più che un dio. Brandisce un martello creato dagli umani, non da Odino, ottenuto grazie all’intervento di alcuni scienziati. Questo Thor, schierato apertamente con i no global e poco incline a rispettare alcun tipo di religione, era riuscito a conquistare una buona fetta di lettori. Ed è proprio la forma del suo martello, quella che maggiormente ricorda Stormbreaker di Avengers: Infinity War.

Ovviamente qui vi abbiamo parlato brevemente di situazioni e personaggi che meriterebbero maggiore approfondimento. Vi consigliamo dunque, qualora lo vogliate, di recuperare i due Omnibus del Thor di Walter Simonson (in cui, tra le altre cose, vedrete anche il debutto del mitico Beta Ray Bill), il ciclo Thor: Dio del Tuono, da poco ristampato in volumi e l’omnibus dedicato agli Ultimates, in cui farete la conoscenza dell’anarchico dio del tuono. Si tratta di ottimi fumetti (tutti pubblicati da Panini Comics), che vi consigliamo davvero caldamente.

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Mr. Kent

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Appassionato di fumetti, curioso per natura, attratto irrimediabilmente da cose che il resto del mondo considera inutili o senza senso. Sono il direttore di MegaNerd e me ne vanto.

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