Alexandra Shipp (Tempesta in due film degli X-Men) racconta i suoi vecchi problemi di salute mentale

Alexandra Shipp  – Interprete di Tempesta in “X-Men: Apocalisse” e “X-Men: Dark Phoenix” – ha raccontato di aver avuto problemi di salute mentale in passato

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Nata a Phoenix nel 1991 ricordiamo tutti, o almeno chi naviga nel mondo supereroistico cinematografico, Alexandra Shipp,  divenuta nota per il suo ruolo in vari film degli X-Men (come ad esempio “X-Men: Apocalisse” o il più recente “X-Men: Dark Phoenix” datato invece 2019) nei panni di Storm (o Tempesta, se preferite il suo nome “italiano”) mutante in grado di modificare clima e elementi circostanti.

L’attrice, che a breve tornerà sul grande schermo in compagnia di un cast stellare in “Barbie“, ha recentemente, nello specifico nella giornata di ieri, pubblicato sul suo profilo Instagram un post contenente un tema a lei molto delicato e troppo spesso sottovalutato: la salute mentale che ricordiamo è inoltre argomento  particolarmente rilevante visto il periodo (difatti il mese di maggio è da anni ufficialmente dedicato all’importanza della salute mentale). Queste le parole toccanti della Shipp, che come tempistiche si riferiscono al periodo di riprese dei vari film degli X-Men:

«Soffro di depressione. Con l’aiuto di farmaci e terapia sono in grado di mantenere una vita di scelta. Ma non è sempre semplice. Essere bipolare NON È SEMPLICE. Quella voce può essere forte, mi dice di farmi del male e mi suggerisce vari modi per farlo e può essere assordante.

In quei momenti soffrivo per la mia autostima. Non mi sentivo valida, non ero abbastanza, ero sola. Mi sono allenata per essere la miglior Tempesta possibile, ma mi veniva detto costantemente che non ero abbastanza. È degradante e alla lunga pesa. Ho sofferto in silenzio, mi sono annullata, mi sono isolata. Mi sono allineata ai pensieri che mi dicevano che il mondo sarebbe stato meglio senza di me. Quando la gente mi chiede se tornerò a interpretare Tempesta rispondo di no. Non ho bisogno di tornare da lei.

Ripenso a momenti come questo, in cui sarei dovuta essere al mio picco, e vedo soltanto il mio punto più basso. Non era necessario che soffrissi, ma ho scelto di sì perché credevo che a nessuno sarebbe importato o l’avrebbe notato. Non volevo sentirmi un peso per qualcuno, ma la verità è che non siamo fardelli, siamo fari. Siamo la luce alla fine del tunnel. Siamo magnifici. Non aspettate la felicità. Correte verso di essa.»

L’attrice ha condiviso alcuni video dal set aggiungendo come didascalia: «n un momento in cui eri nel tuo punto più basso, ma nessuno l’aveva notato».

Un forte, fortissimo abbraccio all’attrice a cui va dato il merito, in quanto persona mediaticamente rilevante, di aver aiutato a sensibilizzare le persone in un tema dall’importanza così grande.


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