James Gunn descrive Supergirl come “un’avventura spaziale, stile Guardiani della Galassia”

James Gunn svela nuovi dettagli sul film Supergirl, paragonandolo a Guardiani della Galassia per tono e spirito d’avventura. Diretto da Craig Gillespie con Milly Alcock nel ruolo della protagonista, il film arriverà nelle sale il 26 giugno 2026 e promette una versione più oscura e intensa di Kara Zor-El

Mr. Kent
supergirl teaser poster cover

Con la conclusione della seconda stagione di Peacemaker, il nuovo universo cinematografico DC targato James Gunn e Peter Safran inizia finalmente a prendere forma. Tra i tanti progetti in sviluppo – dal reboot di Superman, che abbiamo già visto al cinema e in digitale, a Lanterns, passando per le serie destinate a Max – uno dei titoli più attesi dai fan è senza dubbio Supergirl.

Dopo anni di rappresentazioni altalenanti, tra il film del 1984 e la longeva serie TV della CW, la cugina di Superman è pronta a tornare sul grande schermo in una veste completamente nuova. E secondo James Gunn, questa volta sarà qualcosa di davvero speciale.

James Gunn esalta Milly Alcock: “Forse il miglior casting della mia vita” per Supergirl
James Gunn esalta Milly Alcock: “Forse il miglior casting della mia vita” per Supergirl

Un’avventura spaziale nello stile dei Guardiani della Galassia

In una recente intervista concessa alla versione USA di Rolling Stone, Gunn ha parlato apertamente di come Supergirl e Lanterns si inseriscano nel più ampio mosaico narrativo del nuovo DC Universe. «Entrambi i progetti sono parte dell’insieme che abbiamo costruito sin dall’inizio», ha spiegato. «Fanno parte del tessuto generale, ma restano anche storie autonome, con una propria identità.»

Ma è stata la successiva dichiarazione di Gunn a catturare davvero l’attenzione dei fan: «Supergirl, in particolare, è un’avventura spaziale. È come Guardiani della Galassia

Un paragone che dice molto sul tono che il film intende adottare: epico, dinamico, pieno di ironia e spirito d’avventura, ma con una forte componente emotiva. Sebbene Gunn non sia il regista del film – affidato a Craig Gillespie, già acclamato per Tonya e Crudelia – la sua impronta stilistica sarà comunque presente. Come co-presidente dei DC Studios, infatti, il suo tocco creativo guiderà tutte le produzioni del nuovo corso.

milly alcock supergirl
Milly Alcock nel finale di Superman: è stato il suo debutto nei panni di Supergirl

Una nuova visione per Kara Zor-El

Supergirl rappresenterà un punto di svolta importante per la DC. Non solo perché reintrodurrà una delle eroine più amate del fumetto, ma anche perché offrirà una prospettiva più cupa e matura rispetto alle versioni precedenti.

Lo stesso Gunn, al momento dell’annuncio del film, aveva sottolineato questa differenza fondamentale tra Superman e sua cugina:

«Nella nostra versione, vedremo la differenza tra Superman, cresciuto sulla Terra con genitori amorevoli fin da bambino, e Supergirl, che invece è stata allevata su un frammento di Krypton, assistendo alla morte di tutti coloro che amava. Ha vissuto quattordici anni di sofferenza prima di arrivare sulla Terra. È molto più dura, molto meno ingenua: non è la Supergirl a cui siamo abituati.»

Una premessa che lascia intendere un racconto più drammatico, quasi da space opera, dove il trauma e la resilienza di Kara Zor-El diventano il cuore della narrazione. Il film trarrà ispirazione diretta dalla miniserie Supergirl: La Donna del Domani di Tom King e Bilquis Evely, una delle opere più acclamate della DC moderna, che racconta un viaggio nello spazio profondo carico di malinconia e umanità.

Lobo - Jason Momoa

Un cast stellare per una nuova eroina

La produzione di Supergirl si è mossa con grande attenzione fin dall’inizio. La sceneggiatura è firmata da Ana Nogueira, annunciata a fine 2023, mentre la scelta della protagonista ha scatenato un’ondata di entusiasmo sui social: Milly Alcock, rivelazione di House of the Dragon, interpreterà Kara Zor-El.

A dirigere il film sarà Craig Gillespie, noto per il suo stile visivo elegante e il talento nel bilanciare dramma e ironia. Il cast di supporto si preannuncia altrettanto impressionante: Matthias Schoenaerts sarà Krem delle Colline Gialle, Jason Momoa interpreterà il carismatico (e pericoloso) Lobo, mentre David Krumholtz ed Emily Beecham vestiranno i panni dei genitori di Kara.

Una combinazione di talenti che fa pensare a un progetto ambizioso, capace di unire azione, introspezione e spettacolarità visiva.

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Il nuovo volto del DC Universe

Nonostante Supergirl sia parte integrante del nuovo DC Universe, Gunn ha ribadito più volte che ogni film dovrà mantenere una propria identità artistica. Se Superman definirà il cuore morale di questo nuovo mondo, Supergirl ne rappresenterà la controparte più ribelle e tormentata, un’eroina forgiata dal dolore e dalla sopravvivenza.

Il film promette di esplorare temi come la perdita, la speranza e la ricerca di appartenenza, con un tono che mescola il fascino fantascientifico all’intensità del dramma personale. Un equilibrio che ricorda proprio quello dei Guardiani della Galassia, ma filtrato attraverso una sensibilità più tragica e adulta.

Quando uscirà Supergirl

Il titolo iniziale, Supergirl: Woman of Tomorrow, è stato semplificato in Supergirl nel giugno 2025, segno della volontà di rendere il film accessibile a un pubblico più vasto senza però snaturarne la profondità narrativa.

La data d’uscita è fissata per il 26 giugno 2026, e la pellicola sarà uno dei pilastri della prima fase del nuovo DC Universe – quella che Gunn e Safran hanno definito Gods and Monsters.

Con un tono più cupo, un’estetica spaziale e una protagonista pronta a ridefinire il concetto stesso di eroismo, Supergirl potrebbe essere la sorpresa che riporterà la DC al centro della scena cinematografica mondiale.

In attesa del primo trailer ufficiale, una cosa è certa: se davvero sarà “come Guardiani della Galassia”, ma con l’anima tormentata di Kara Zor-El, allora Supergirl si prepara a volare molto, molto in alto.

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Appassionato di fumetti, curioso per natura, attratto irrimediabilmente da cose che il resto del mondo considera inutili o senza senso. Sono il direttore di MegaNerd e me ne vanto.
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