L’estate sta volgendo al termine e siamo in grado di stilare i primi verdetti: nella sfida dei cinecomics tra Marvel e DC, per la prima volta è quest’ultima a spuntarla al botteghino: Superman è ufficialmente diventato il primo cinecomic del 2025 a superare i 600 milioni di dollari al box office globale, un risultato che rappresenta una vera e propria boccata d’ossigeno per James Gunn e Peter Safran, alla guida dei neonati DC Studios. La pellicola, scritta e diretta dallo stesso Gunn, non solo segna un nuovo inizio per il franchise, ma si impone come il film di supereroi più redditizio dell’anno.
Il traguardo è stato raggiunto venerdì mattina, dopo che giovedì il film aveva chiuso con 599,6 milioni di dollari complessivi, di cui 343,6 milioni incassati negli Stati Uniti e 256 milioni provenienti dal mercato internazionale.
E non è l’unico successo del weekend: anche F1: Il Film, prodotto da Apple Original Films in collaborazione con Warner Bros., è pronto a infrangere la soglia dei 600 milioni. Un risultato sorprendente per un film sul mondo delle corse, genere che raramente brilla al botteghino, a differenza dei cinecomic che fino a poco tempo fa venivano considerati una garanzia assoluta.
Un successo che ridà slancio alla DC
Il film ha raggiunto i 600 milioni venerdì mattina, dopo aver chiuso il giorno precedente con un incasso complessivo di 599,6 milioni di dollari, di cui 343,6 milioni provenienti dal mercato domestico e 256 milioni dai mercati internazionali. Un risultato che non solo posiziona Superman tra i film più visti dell’anno, ma che segna anche un importante passo avanti per Warner Bros. Discovery, che aveva bisogno di un titolo capace di riconquistare il pubblico dopo anni difficili.
Negli ultimi tempi, infatti, il DC Extended Universe aveva subito una serie di delusioni al botteghino: The Flash, Aquaman e il Regno Perduto, Blue Beetle e Shazam! Fury of the Gods non erano riusciti a lasciare il segno, contribuendo alla percezione di un marchio in crisi. Proprio per questo, la riuscita di Superman è ancora più significativa: rappresenta il primo tassello del rilancio orchestrato da Gunn e Safran, chiamati a ricostruire la credibilità del franchise.
Superman batte la concorrenza Marvel
Uno degli aspetti più interessanti del successo di Superman è il confronto diretto con la Marvel, storicamente imbattibile al box office. Nel 2025, però, i Marvel Studios hanno vissuto un momento di difficoltà: The Fantastic Four: Gli Inizi ha incassato finora 472,7 milioni di dollari, Captain America: Brave New World si è fermato a 415 milioni, mentre Thunderbolts non è andato oltre i 382,4 milioni.
Si tratta di cifre importanti, ma lontane dagli standard a cui Marvel ci aveva abituati negli anni d’oro dell’MCU. Il fatto che Superman abbia superato i 600 milioni prima di tutti i titoli Marvel dello stesso anno è un segnale forte: per la prima volta dopo molto tempo, DC riesce a prendersi la scena e a dimostrare di poter competere ad armi pari.
Record e paragoni con il passato
Superman non è soltanto il primo film DC a superare i 600 milioni dal 2022, anno di The Batman di Matt Reeves (772,5 milioni globali), ma è anche il primo titolo del nuovo corso a raggiungere un risultato così alto. Per trovare un film del DCEU capace di andare oltre questa soglia bisogna tornare al 2018, con Aquaman, che aveva chiuso con 1,148 miliardi.
Andando ancora più indietro, ricordiamo che Man of Steel nel 2013 aveva totalizzato 668 milioni complessivi, mentre Batman v Superman: Dawn of Justice nel 2016 era arrivato a 874,4 milioni. Alla luce di questi numeri, il Superman di James Gunn si colloca in una posizione intermedia: non ha ancora superato i due precedenti storici, ma ha già fatto meglio delle ultime produzioni targate DC, riconquistando terreno in un mercato sempre più competitivo.
Un cast che convince e una regia in sintonia col pubblico
A rendere il film ancora più solido c’è un cast di grande livello. Nei panni di Clark Kent troviamo David Corenswet, capace di dare al personaggio un equilibrio tra classicità e freschezza. Al suo fianco Rachel Brosnahan interpreta una Lois Lane determinata e carismatica, mentre Nicholas Hoult regala un Lex Luthor diverso dal solito, più sottile e affascinante.
Il resto del cast completa un mosaico ricco di volti interessanti: Skyler Gisondo come Jimmy Olsen, Isabela Merced nei panni di Hawkgirl, Beck Bennett come Steve Lombard, Nathan Fillion come Guy Gardner, Anthony Carrigan come Metamorpho ed Edi Gathegi come Mister Terrific.
La regia di Gunn, nota per il suo stile capace di alternare spettacolo e momenti intimi, ha contribuito a rendere il film più vicino al pubblico, con un tono fresco ma allo stesso tempo rispettoso della mitologia di Superman.
La sfida della “superhero fatigue”
Uno degli elementi più discussi attorno a questo successo riguarda la percezione del pubblico nei confronti dei cinecomic. Se fino a pochi anni fa i film di supereroi erano considerati un porto sicuro per gli studios, oggi non è più così. Alcuni flop recenti hanno mostrato che il pubblico è più selettivo e pretende storie solide e personaggi ben scritti, non soltanto effetti speciali spettacolari.
Superman riesce a distinguersi proprio perché unisce l’epica del supereroe classico a un racconto più umano e contemporaneo. In questo modo, ha intercettato non solo i fan di lunga data, ma anche nuovi spettatori, curiosi di scoprire la visione di Gunn.
I numeri del box office 2025
Guardando alla classifica generale dell’anno, Superman si posiziona al sesto posto dei film più visti a livello mondiale, dietro a titoli come il live action di Dragon Trainer (626,1 milioni), Jurassic World Rinascita (829,9 milioni), A Minecraft Movie (955,1 milioni), il live-action Disney Lilo & Stitch (1,03 miliardi) e il colosso cinese Ne Zha II, che guida la classifica con un incredibile 1,89 miliardi di dollari.
Un piazzamento che testimonia la forza del brand Superman, capace di competere non solo con i cinecomic, ma anche con grandi blockbuster di animazione e live-action.
Superman come simbolo di rinascita per la DC
Il successo di Superman non è solo un fatto economico: è soprattutto un segnale culturale. Per anni DC ha inseguito Marvel senza riuscire a trovare una direzione chiara. Ora, grazie al lavoro di Gunn e Safran, sembra esserci finalmente una rotta precisa: costruire un universo condiviso, ma con un approccio più autoriale e meno legato alle formule rigide che in passato hanno limitato la creatività.
Superman è, da sempre, il simbolo della speranza e della rinascita. Non è un caso che proprio lui stia guidando la nuova era dei DC Studios: un’era che punta a riscoprire i valori alla base dei personaggi, senza rinunciare all’intrattenimento.
Il futuro del DC Universe
Superman ha dimostrato che i supereroi possono ancora emozionare e trascinare il pubblico in sala. Nonostante le difficoltà del genere e la concorrenza spietata, il film ha saputo riportare entusiasmo attorno al marchio DC. Ora la vera sfida sarà mantenere questa energia nei prossimi progetti e dimostrare che il successo non è stato un colpo isolato, ma l’inizio di una nuova fase.
Per i fan, questo è il segnale che aspettavano: la speranza è tornata a brillare sopra Metropolis, e stavolta sembra destinata a restare.
Fonte: The Hollywood Reporter