La Trama Fenicia, l’ultimo film di Wes Anderson con Benicio del Toro, è al cinema. In concorso per la Palma d’oro al Festival di Cannes di quest’anno, riconoscimento ottenuto poi dall’iraniano Yek tasādof-e sāde di Jafar Panah, la nuova pellicola del regista è un articolato viaggio tra pericolose avventure in giro per il mondo e i rapporti familiari, molto care a Anderson già dai tempi dell’iconico I Tenenbaum.
Noi di Meganerd lo abbiamo visto e in quest’articolo vi raccontiamo qualcosina di più.
La Trama Fenicia di Wes Anderson: cast, storia ed evoluzione
La Trama Fenicia, il tredicesimo film di Wes Anderson, è ora nelle sale cinematografiche. La sceneggiatura porta sempre la firma di Anderson, mentre il soggetto è frutto della sua collaborazione con Roman Coppola, regista, attore e sceneggiatore figlio di Francis Ford Coppola. La loro cooperazione è storica: Roman aveva infatti già lavorato come seconda unità per Le Avventure acquatiche di Steve Zizzou e come co- sceneggiatore e produttore ne Il treno per il Darjeeling.
Ma torniamo a La Trama Fenicia. Nel cast di protagonisti, oltre Benicio del Toro, ci sono Mia Threapleton e Michael Cera. Ma figurano anche Tom Hanks, Bryan Cranston, Riz Ahmed, Scarlett Johansson, Jeffrey Wright, Benedict Cumberbatch, Bill Murray e William Dafoe, Richard Ayoade, Hope Davis, Charlotte Gainsbourg, Mathieu Amalric e F. Murray Abraham.
Ambientata negli anni ’50, la storia segue il magnate internazionale Zsa-zsa Korda (Del Toro), sopravvissuto al sesto incidente aereo dovuto ad un attentato. Questo drammatico avvenimento lo spinge a ricucire i rapporti con sua figlia Liesl (Mia Threapleton), novizia che sta per entrare in convento.
L’uomo, che ha deciso di nominarla unica erede e lasciarle il suo patrimonio, le mostra il suo ultimo progetto, soprannominato la Trama Fenicia, dedicato all’investimento di una regione completamente abbandonata, che possiede enormi potenziali di ricchezza. Nonostante un’iniziale riluttanza, la ragazza decide di seguire il padre in giro per il Mondo per realizzare questo suo ultimo sogno imprenditoriale, prima di ritirarsi definitivamente dagli affari. Accompagnati dal segretario Bjorn (Michael Cera), i tre dovranno fare affidamento l’un l’altro per evitare nuovi pericoli, rinnovare vecchie alleanze e scoprire come concretizzare questa Trama Fenicia.
La Trama Fenicia è un film labirintico, incentrato sulla continua, spesso spinosa, ricerca di concretizzazione del progetto di Zsa-zsa Korda. In ogni tappa del viaggio, infatti, ogni apparente soluzione viene presto seguita da una nuova complicazione. Proprio come un gomitolo intricato, difficile da sciogliere, la trama è un incessante gioco del gatto e del topo, tra ostacoli, risoluzioni temporanee e problemi passati che tornano a galla.
Infatti, come in precedenti opere di Wes Anderson (citiamo I Tenebaum e Il Treno per il Darjeeling), tra gli elementi centrali della storia ci sono i legami familiari, anche questi sempre alla ricerca costante di un equilibrio. Padre e figlia possiedono infatti un rapporto complesso dovuto alla totale assenza dell’uomo nella vita della giovane, che prova per lui elementi contrastanti. Tra amore e diffidenza, ricucire ciò che è perduto nel tempo non sarà semplice.
Interessanti anche i dilemmi morali e interiori che coinvolgono il protagonista. Ogni volta che viene coinvolto in un incidente l’uomo si ritrova in una sorta di limbo tra vita e morte, dove viene interrogato da personaggi ultraterreni, e dallo stesso Dio (Bill Murray). Messo di fronte alle sue scelte di vita e alle decisioni che hanno influenzato anche tutti coloro che lo circondano, in un ambiente che ricorda un’aula di tribunale tra le nuvole, l’uomo si ritrova a fare i conti con i propri demoni interiori.
Per quanto riguarda i tre protagonisti, sembrano accomunati da una sottile dualità, tra ciò che sembrano e ciò che realmente sono. Zsa-zsa Korda, immagine di uomo calcolatore e imprenditore senza scupoli, è invece tormentato da un passato opprimente. Bjorn, all’apparenza timido e remissivo, nasconde un’anima da coraggioso e astuto agente segreto. Infine Liesl, fervente religiosa e pronta a prendere i voti, durante il viaggio si troverà a tentennare sul suo prossimo percorso, mettendo in discussione le sue certezze personali e spirituali.
Cosa ci resta quindi de La Trama Fenicia?
Come ogni film di Wes Anderson, anche La Trama Fenicia è un capolavoro visivo: lo schermo abbonda di inquadrature perfettamente simmetriche arricchite da colori pastello – con l’aggiunta di alcune in bianco e nero – che sembrano dei veri e propri quadri. Oltre al lavoro del regista, a regalare queste meravigliose scene c’è anche la firma del direttore della fotografia Bruno Delbonnel, che in passato ha lavorato anche a celebri film, tra cui Il favoloso mondo di Amélie, Harry Potter e il principe mezzosangue e i tre lungometraggi di Tim Burton: Dark Shadows, Big Eyes e Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali.
C’è da dire però che, negli ultimi anni, Anderson è stato spesso criticato per via dei suoi film che, nonostante siano considerati esteticamente impeccabili, secondo alcuni sarebbero un po’ privi di contenuto. Se non avete amato i suoi ultimi film, anche questo potrebbe non piacervi: anche alcuni esponenti della critica internazionale hanno avuto delle riserve. Questo, probabilmente, perché La Trama Fenicia tende a perdere ritmo e risultare un po’ monotono, a causa di schemi narrativi ripetuti e di dialoghi ridondanti.
Tuttavia, in questo film è evidente la volontà del regista di sottolineare tematiche attuali, come le diseguaglianze economiche, l’arroganza e il delirio di onnipotenza di una classe dirigente ricca e scollegata dalla realtà.
In conclusione La Trama Fenicia è un film che naviga tra reale e surreale, tra libertà e controllo, tra visibile e invisibile, mescolando elementi metafisci a concreti. È un viaggio che, tappa dopo tappa, si trasforma anche in un percorso di consapevolezza, dove i protagonisti iniziano a conoscere meglio se stessi e chi li circonda.
Nonostante i suoi difetti, è una pellicola da vedere, coraggiosa e affascinante, che sottolinea le fragilità dei legami familiari e la tracotanza di chi governa l’economia globale. Come una complessa architettura, rischia talvolta di perdere qualche pezzo lungo il percorso, con la possibilità di non piacere a tutti. Ma, alla fine, rimane comunque intrigante.

La Trama Fenicia
Benicio del Toro: Zsa-zsa Korda
Mia Threapleton: suor Liesl
Michael Cera: Bjorn Lund
Tom Hanks: Leland
Bryan Cranston: Reagan
Riz Ahmed: principe Farouk
Jeffrey Wright: Marty
Scarlett Johansson: cugina Hilda
Richard Ayoade: Sergio
Rupert Friend: Excalibur
Hope Davis: madre superiora
Benedict Cumberbatch: zio Nubar
Bill Murray: Dio
Charlotte Gainsbourg: prima moglie
Willem Dafoe: Knave
Mathieu Amalric: Marseille Bob
F. Murray Abraham: profeta