Il live action di Dragon Trainer arriverà nelle sale italiane il 13 giugno, e c’è già un grande fermento. All’ultimo Comicon Napoli 2025 abbiamo avuto occasione di vedere alcune immagini inedite in anteprima, e di partecipare a un panel dedicato: ve lo raccontiamo così!
Il 13 giugno arriverà al cinema il live action di Dragon Trainer, uno dei film d’animazione più belli e significativi degli ultimi anni, basato sulla bizzarra amicizia tra individui di due specie nemiche: l’umano Hiccup, erede di una stirpe vichinga di sterminatori di draghi, e Sdentato, IL drago.
Sdentato è una Furia Buia, il più inafferrabile, temibile e sanguinario tra tutti i draghi. Almeno a detta della tradizione vichinga.
Quello sulla nascita e la crescita del loro rapporto, che spacca tutte le difficoltà legate alla cultura, al pregiudizio, alla diversità, alla disabilità, alla paura, resta per me uno dei racconti di amicizia più belli mai fatti. E definire l’originario Dragon Trainer “cartone” non mi pare in alcun modo una diminutio: ho guardato chili e chili di cartoni animati che mi hanno istruita, educata e forgiata, senza essere inferiori a nulla.
Anzi, negli ultimi anni si sono visti produrre fin troppi live action che sembravano voler aumentare la dignità di un medium che ne ha già da vendere, finendo solo per distruggere ciò che di bello era stato fatto in precedenza.
Per una volta, però, lasciamo la casa di Topolino da parte, e concentriamoci sull’adattamento che Universal Pictures ha fatto del celebre cartone Dreamworks, al centro anche di un interessantissimo panel tenuto allo scorso Comicon Napoli 2025.
Dragon Trainer – Il panel “infuocato” del Comicon Napoli 2025
Al Comicon Napoli 2025 sono state presentate alcune nuove immagini in anteprima, durante un panel che vedeva tra gli ospiti Marino Guarnieri, Svet, Frà Gullo, Victorlaszlo88 e Gianluca De Angelis, moderati dall’insostituibile Eva Carducci, che ha aperto con la domanda che tutti ci facciamo: a noi, che con Dragon Trainer siamo cresciuti, il live action saprà dare la stessa emozione?
Marino Guarnieri, regista e animatore napoletano che ha lavorato, tra le altre cose alla Gatta Cenerentola (2015) come aiuto regista, direttore artistico e montatore, fornisce ottimi spunti di riflessione con la propria risposta:
«In questo caso, si sta facendo un prodotto comunque autoriale, dato che hanno chiamato Dean DeBlois, il regista che ha contribuito con Chris Sanders al primo Dragon Trainer e che ha curato regia e sceneggiatura del secondo e del terzo.
Parliamo della stessa persona che ha fatto anche da produttore esecutivo de Il Robot Selvaggio, quindi di certo non uno a caso. Il direttore della fotografia è Bill Pope: quello di Matrix, per intenderci. Per le colonne sonore hanno richiamato il compositore originario, John Powell, anziché farle reinterpretare da altri.
Insomma, nonostante possa sembrare un remake o un reboot, secondo me è invece un occhio diverso su una storia in cui probabilmente DeBlois avrà la possibilità di fare quello che non è riuscito a fare in precedenza. Io sono un autore e mi occupo di cinema d’animazione; alla fine di un film, lo devi un po’ abbandonare, perché non è più tuo.
In questo caso, invece, è come se DeBlois fosse riuscito a tornare di nuovo a casa, e continuare quello che avrebbe voluto migliorare.
Proprio per questo, secondo me Dragon Trainer sarà talmente carico di amore, di desiderio di continuare e di rimediare a qualcosa che non si è riusciti a completare, che proveremo grandi emozioni.
Magari non le stesse del film d’animazione, anche perché sono passati un po’ di annetti, ma emozioni che saranno una sorta di prosieguo di quelle originarie.»
Sicuramente, sono state fortissime le emozioni di noi pubblico in sala che, per la prima volta, abbiamo visto qualche immagine inedita dal film, oltre al trailer (che vi ricondividiamo qui sotto).
In particolare, è stato mostrato il momento in cui nasce il rapporto tra Hiccup e Sdentato: la scena del disegno sulla sabbia, sulle note di quella Forbidden Friendship che già da sola potrebbe trasformarci tutti in fontane. E lì, proprio lì, sulle rive di un lago nascosto, avviene la magia: la CGI si fonde perfettamente con l’interpretazione di Mason Thames; Sdentato e Hiccup diventano un tutt’uno tra loro e con l’ambiente, organici, vivi.
Trovare un paio di occhi asciutti in sala, a fine proiezione, era impossibile.
Questo Dragon Trainer ha una forte impronta cartoonesca, nei costumi, nella fotografia, nelle acconciature, e questo è forse uno dei suoi principali punti di forza: per una volta, si sceglie di fare il live action di un film d’animazione senza provare a normalizzare il fantastico, ma anzi mantenendone il colore.
Un aspetto, questo estetico, che ha evidenziato anche Svet, esperta in doppiaggio e traduzione di videogiochi, e autrice del podcast Piove a Cani e Gatti:
«Io sono sempre stata una fan delle riletture: i cambiamenti sono inevitabili e li accetto, per quanto possibile. Ovvio che se al posto di Sdentato mi metti un calabrone, magari posso non prenderla benissimo [ride]. Ma di base è un po’ quello che è successo con la Medea: è l’opera di un autore, che però è stata rivisitata e riadattata da molti.
La cosa che mi ha colpito di questo Dragon Trainer è che, da quanto ho visto, riesce a non sembrare un film del ciclo “Fantastica Avventura”, che non so se vi ricordate: era una cosa abbastanza ridicola a vedersi, ma ti faceva compagnia nelle domeniche pomeriggio. Ecco, questo invece è esteticamente molto cartoonesco, molto esagerato in alcuni punti, ma non dà quel senso di ridicolo.
A livello di storia, mi aspetto qualche dettaglio in più sulle origini di Sdentato ma, a differenza di altre volte, sono piuttosto fiduciosa.»
I personaggi, per restare in tema, “sembrano usciti da un cartone”, ed è un bellissimo complimento. Gerard Butler non è il solito “Gerardone Figone” (non che ci sia da lamentarsene, eh!), ma un vichingo barbuto fatto a forma di armadio quattro stagioni, proprio come lo Stoick in carta e ossa a cui l’attore prestava la voce.
Sdentato sembra vero, e in grado di farci innamorare di sé come non succedeva dai tempi di Draco – che parlava con la voce profonda e graffiante del Maestro Gigi Proietti – in Dragonheart. Non c’è nulla da fare: dopo allora, non c’è stato nessuno all’altezza.
E se questo film dovesse essere bello come il trailer e le immagini in anteprima lasciano supporre, arriverà Dragon Trainer 2: varrebbe la pena di sperarci anche solo per scoprire se sarà Cate Blanchett a interpretare Valka, la madre di Hiccup, dato che era proprio lei a prestarle la voce.
Sempre che non prendano Pedro Pascal anche per questo…
Scherzi a parte, Dragon Trainer ha in apparenza (per confermarlo, aspetto di vederlo) tutte le carte in regola per farci re-innamorare dei live action. E noi vorremo proprio innamorarci di nuovo, come succede con le belle storie raccontate bene.
E voi, che ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti!