Zerocalcare torna in libreria con “Nel nido dei serpenti”: il nuovo libro dedicato al caso di Budapest

Bao Publishing annuncia Nel nido dei serpenti, il nuovo libro di Zerocalcare in uscita il 5 dicembre, realizzato con Momo Edizioni. Un’opera che intreccia fumetto, giornalismo e impegno civile, per raccontare le storie di chi rischia fino a 25 anni di carcere dopo gli scontri contro i neonazisti a Budapest

Mr. Kent

Zerocalcare torna in libreria con un nuovo progetto potente e necessario. Dopo il successo di Quando Muori Resta a Me e delle sue precedenti opere, l’autore romano — al secolo Michele Rech — si prepara a raccontare una vicenda che travalica i confini del fumetto e si intreccia con l’attualità europea.

Bao Publishing ha infatti annunciato che il 5 dicembre uscirà Nel nido dei serpenti, una nuova pubblicazione nata in collaborazione con Momo Edizioni, casa editrice che già nel 2023 aveva raccolto in volume tutte le storie sul caso di Ilaria Salis realizzate da Zerocalcare per Internazionale.

Questo nuovo capitolo amplia ulteriormente quella narrazione, portando alla luce le storie di 17 persone accusate di terrorismo e sottoposte a lunghi procedimenti giudiziari in Ungheria, Germania, Francia e Italia.

Il caso di Budapest: 17 vite sotto processo

Il libro si concentra su un fatto reale: nel 2023, a Budapest, durante una parata di nostalgici del regime fascista ungherese, si verificarono alcuni attacchi contro neonazisti. Le autorità ungheresi reagirono con un’operazione giudiziaria di ampia portata, accusando diciassette persone di far parte di un presunto gruppo “antifa violento”.

Le pene richieste sono durissime — fino a 25 anni di carcere — e le condizioni di detenzione, in alcuni casi, estremamente dure. Tra gli imputati e le imputate, diverse persone italiane, tra cui la stessa Ilaria Salis, divenuta simbolo del caso per via della sua lunga detenzione preventiva e delle sue denunce sulle condizioni carcerarie in Ungheria.

Zerocalcare, da sempre attento alle questioni sociali e ai diritti umani, sceglie ancora una volta di dare voce a chi rischia di essere dimenticato, utilizzando il linguaggio che meglio conosce: quello del fumetto, capace di rendere accessibili anche le storie più complesse e dolorose.

zerocalcare
Michele Rech, in arte Zerocalcare

 

Un racconto tra cronaca e umanità

Nel nido dei serpenti raccoglierà le storie già pubblicate su Internazionale, ma non si limiterà a riproporle. Al centro del volume ci sarà un fumetto inedito di 112 pagine, incentrato su Maja T., una delle persone coinvolte nel processo di Budapest, in isolamento da oltre un anno in un carcere della capitale ungherese.

Attraverso i suoi disegni e la sua voce narrativa, Zerocalcare riesce a restituire non solo la cronaca giudiziaria, ma soprattutto la dimensione umana di chi si trova intrappolato in un contesto politico e giudiziario controverso.

Come spesso accade nelle sue opere, l’autore alterna momenti di riflessione profonda a passaggi più ironici e autoironici, riuscendo a costruire un racconto che parla al lettore senza retorica, ma con empatia e lucidità.


Bao Publishing e Momo Edizioni: un’alleanza editoriale di valore

La collaborazione tra Bao Publishing e Momo Edizioni rappresenta un segnale importante nel panorama editoriale italiano. Momo, nata con una vocazione indipendente e impegnata nel racconto delle storie dimenticate o marginali, aveva già raccolto nel volume Questa notte non sarà breve le tavole che Zerocalcare aveva dedicato a Ilaria Salis.

Con Nel nido dei serpenti, le due realtà uniranno le forze per portare avanti un progetto che non è solo artistico, ma anche – e soprattutto – politico e sociale. L’obiettivo è duplice: informare e sensibilizzare, ma anche sostenere concretamente chi sta affrontando un processo che ha sollevato numerose critiche da parte di osservatori e associazioni per i diritti civili.

Una parte dei proventi sarà destinata al sostegno legale

Bao Publishing ha inoltre annunciato che una parte dei proventi delle vendite di Nel nido dei serpenti sarà destinata a coprire le spese legali degli imputati e delle imputate del processo di Budapest.

I pre-ordini del volume apriranno a inizio novembre, e l’iniziativa editoriale si inserisce in un contesto di mobilitazione più ampio, che coinvolge attivisti, giornalisti e realtà sociali in diversi Paesi europei.

La scelta di devolvere parte dei ricavi è perfettamente in linea con l’approccio etico che Zerocalcare e Bao Publishing hanno adottato in più occasioni, ribadendo l’idea che il fumetto possa essere non solo un mezzo di intrattenimento, ma anche uno strumento di solidarietà e consapevolezza.

Un autore che continua a dare voce agli invisibili

Con Nel nido dei serpenti, Zerocalcare conferma la propria capacità di unire testimonianza civile e linguaggio popolare, portando l’attenzione su temi spesso ignorati dal dibattito pubblico.

Dopo aver raccontato la guerra nel Rojava, la precarietà, la pandemia e la memoria dei movimenti sociali italiani, l’autore romano torna a esplorare le ferite dell’Europa contemporanea, dove la libertà di dissenso e il diritto alla difesa rischiano di essere messi in discussione.

Il suo tratto riconoscibile e la sua voce empatica continuano a rappresentare un punto di riferimento per un’intera generazione di lettori, che in lui trovano non solo un narratore, ma un interprete del presente.

Un fumetto necessario

Nel nido dei serpenti non è semplicemente un nuovo libro di Zerocalcare: è una testimonianza collettiva, un’opera che unisce arte e impegno, cronaca e compassione.

In un momento storico in cui il confine tra giustizia e repressione appare sempre più labile, il fumettista romano sceglie di entrare “nel nido dei serpenti” per raccontare ciò che molti preferirebbero ignorare.

Il 5 dicembre, con l’uscita del volume, i lettori italiani potranno tornare a confrontarsi con una voce che non smette di interrogare la realtà e di ricordarci che, a volte, anche un fumetto può essere un atto politico. E di aiuto concreto.

 

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Appassionato di fumetti, curioso per natura, attratto irrimediabilmente da cose che il resto del mondo considera inutili o senza senso. Sono il direttore di MegaNerd e me ne vanto.
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