La serie animata Rick and Morty continua a stupire e divertire il pubblico con trovate imprevedibili e cameo sorprendenti. Nell’episodio andato in onda negli Stati Uniti il 6 luglio, intitolato Ricker Than Fiction, la sitcom sci-fi ha alzato l’asticella dell’irriverenza con la comparsa di Zack Snyder e James Gunn, due volti notissimi del panorama cinecomic internazionale.
Il creatore dell’universo visivo cupo e stilizzato dei film DC e l’attuale co-CEO dei DC Studios, oltre che regista del nuovo Superman, si sono prestati con entusiasmo a doppiare delle versioni parodistiche e autoironiche di loro stessi. Il risultato? Un momento esilarante che ha subito conquistato i social e gli appassionati di fumetti e cinema.
Attenzione: l’articolo contiene spoiler sull’episodio.
Una scena ai limiti del metacinema: tra Warner Bros, Superman e satira pop
L’episodio, settimo della stagione 8, mette in scena un gustoso gioco di specchi tra Hollywood e fantascienza. Tutto si svolge all’interno degli studi della Warner Bros, dove il personaggio animato di James Gunn – qui nei panni di un villain – si confronta con Zack Snyder in un dialogo tagliente e surreale.
Snyder, con il suo inconfondibile tono epico, critica il nuovo montaggio di Superman firmato da Gunn con una battuta che ha già fatto scuola tra i fan:
“Lui è l’Uomo d’Acciaio, non l’Uomo della Conversazione.”
Un’affettuosa stoccata a quel tono più dialogico e leggero che Gunn sta portando nel reboot del personaggio, distante dall’approccio cupo e drammatico del cosiddetto SnyderVerse. Ma il momento clou arriva quando Rick e Morty intervengono direttamente nel montaggio del film, rielaborandolo a modo loro. Gunn ne resta talmente colpito da affermare che quella versione potrebbe addirittura salvare Hollywood.
Il tutto condito da battute fulminanti e un ritmo che strizza l’occhio tanto alla comicità demenziale quanto alla satira sul mondo dello spettacolo.
Un dietro le quinte sorprendente: “Ridevano di tutto quello che proponevamo”
A svelare i retroscena di questa sorprendente collaborazione è stato Scott Marder, produttore della serie. In un’intervista rilasciata a Variety, ha raccontato con entusiasmo il clima disteso e divertito con cui è stata gestita l’intera operazione:
“Si sono prestati al gioco. Ridevano di tutto quello che proponevamo. Hanno portato grande energia e non si sono presi mai troppo sul serio.”
Il cameo è stato scritto da Dan Harmon, uno dei creatori di Rick and Morty, mentre Rob Schrab, sceneggiatore dello show, ha contattato direttamente Gunn per proporgli la partecipazione. E la risposta è arrivata in tempi record: il regista ha registrato le sue battute il giorno dopo aver terminato una sessione di lavoro sul suo Superman, dimostrando una disponibilità totale.
Nonostante una foto trapelata online che ritraeva Gunn e Snyder insieme avesse acceso i sospetti dei fan più attenti, la produzione è riuscita a mantenere il segreto fino alla messa in onda. Un vero colpo di scena che ha premiato chi ha seguito la puntata in diretta.
Un cameo che unisce fandom e ironia
In un periodo particolarmente delicato per il DC Universe – tra reboot, attese e inevitabili polemiche – vedere James Gunn e Zack Snyder scherzare su se stessi è stato un piccolo, grande momento di autoironia pop. Il cameo ha saputo giocare sia con la rivalità percepita tra i due approcci creativi, sia con le aspettative del pubblico, regalando una scena memorabile.
Non è solo un episodio di Rick and Morty: è anche una riflessione (velata ma pungente) su Hollywood, sui franchise miliardari, e sul potere che una narrazione ben scritta può ancora avere, anche nel mondo iper-saturo dei cinecomic.
Rick and Morty continua a essere una delle serie animate più lucide e graffianti del panorama contemporaneo. E con guest star del calibro di Snyder e Gunn, riesce ancora una volta a superare i confini dell’animazione, entrando a gamba tesa nell’immaginario collettivo della cultura pop.