John Byrne torna sugli X-Men dopo 45 anni con il progetto “Elsewhen”

A 25 anni dal suo addio alla Marvel, John Byrne torna a raccontare gli X-Men con X-Men: Elsewhen, versione alternativa della “Saga di Fenice Nera”. Una storia nata come fan fiction, ora ufficializzata da un accordo tra Abrams ComicArts e la Casa delle Idee

Mr. Kent
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Dopo 45 anni dalla sua uscita dalla serie degli X-Men e 25 anni dal suo addio ufficiale alla Marvel, il grande John Byrne torna a raccontare la sua saga più celebre: lo fa in grande stile, alle sue condizioni, e con il pieno supporto di un progetto editoriale ambizioso e fuori dagli schemi: X-Men: Elsewhen. Una storia iniziata come webcomic gratuito e amatoriale, che oggi si trasforma in una pubblicazione ufficiale grazie a un accordo tra Abrams ComicArts e Marvel Comics.

Un ritorno che non è solo un’operazione nostalgia, ma il tentativo concreto di riscrivere una parte fondamentale della storia mutante, immaginando come sarebbero andate le cose se fosse stato lui a decidere fino in fondo.

Elsewhen: una realtà parallela nata dalla passione

Nel 1981, John Byrne lasciava Uncanny X-Men dopo il numero 143, ponendo fine alla sua collaborazione con Chris Claremont e alla co-creazione di alcune delle trame più iconiche della storia dei mutanti Marvel. Alla base della sua decisione, profonde divergenze creative proprio con X-Chris e con la nuova editor della testata, Louise Simonson.

In un’intervista di qualche anno fa, Byrne dichiarava:

«Ero arrivato a un punto in cui avevo bisogno di capire se il mio successo fosse davvero merito mio o solo del titolo X-Men. E, onestamente, non ero più d’accordo con il modo in cui Chris rappresentava i personaggi e scriveva certe scene che avevo già tracciato.»

Dopo altri progetti in Marvel e una collaborazione mai più pienamente ricucita, Byrne decise infine di lasciare la casa editrice nel 2000, in seguito alla cancellazione della miniserie X-Men: The Lost Years, da lui considerata un’ingiustizia editoriale. In quell’occasione, accusò Marvel di “stare commettendo un suicidio creativo” e giurò che non ci avrebbe mai più lavorato.

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X-Men: The Hidden Years, l’ultimo progetto di John Byrne pubblicato da Marvel

Eppure, le storie non raccontate non lo lasciarono mai del tutto. Così, nel 2018, nacque X-Men: Elsewhen, un webcomic gratuito interamente scritto e disegnato da Byrne. Il progetto riprendeva la narrazione proprio da quel punto di rottura: cosa sarebbe successo se Jean Grey non fosse morta alla fine della “Saga di Fenice Nera“? E se Ciclope non avesse lasciato gli X-Men per il dolore?

In 32 capitoli pubblicati online, Byrne ha ricostruito il destino degli X-Men secondo la sua personale visione. Una sorta di “universo alternativo” in cui la storia prende pieghe radicalmente diverse, ma sempre in coerenza con i caratteri e le atmosfere che lui stesso aveva contribuito a costruire decenni prima.

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Dalla fan fiction all’ufficialità: arriva la pubblicazione a colori

Ora X-Men: Elsewhen è pronto a diventare ufficiale. Abrams ComicArts, all’interno della sua linea Marvel Arts – dedicata a progetti d’autore, sperimentali e fuori continuity – pubblicherà la saga in tre volumi cartonati da collezione, in formato deluxe (7.5″ x 11″). Il primo volume è previsto in uscita negli USA per aprile 2026 (ovviamente ci auguriamo in una pubblicazione italiana in contemporanea o quasi).

Sebbene Marvel Comics non sia l’editore diretto, l’operazione ha il pieno supporto della casa madre, che partecipa in veste di licenziante.

«Siamo entusiasti di pubblicare X-Men: Elsewhen con John Byrne», ha dichiarato Joseph Montagne, direttore di Abrams ComicArts. «Questo progetto è qualcosa di davvero raro: ci permette di tornare su una delle run più iconiche della storia del fumetto, raccontata direttamente dalla voce di uno dei suoi creatori. La passione di Byrne per questi personaggi traspare da ogni singola tavola.»

A completare la versione definitiva del fumetto contribuiranno l’inchiostratore Paul Wills, i coloristi Lovern Kindzierski e Leonard O’Grady, e il letterista Patrick Brosseau. A supervisionare l’intero processo c’è Chris Ryall, amico storico di Byrne e già suo collaboratore in passato.

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La copertina di X-Men: Elesewhen n.1

«Byrne ha creato qualcosa di unico», ha commentato Ryall. «Non solo ha scritto nuove avventure che ci ricordano perché il suo lavoro passato fosse così amato e influente, ma ha anche prodotto storie originali e attuali capaci di coinvolgere le nuove generazioni di lettori.»

“Dicono che non si può tornare a casa. Si sbagliano.”

Con questa frase secca ma eloquente, John Byrne ha commentato il suo ritorno nel mondo degli X-Men. Una dichiarazione che riassume perfettamente lo spirito di Elsewhen: non una semplice riscrittura, ma un ritorno a un universo che non ha mai davvero abbandonato.

A credere in un possibile ritorno di Byrne è stato anche Joe Quesada, storico editor-in-chief di Marvel, che anni fa aveva dichiarato:

«John ha chiarito che non voleva più lavorare con noi, ma se mai cambiasse idea, sa dove trovarci.»

E così è stato. Anche se non si tratta di un ritorno “tradizionale”, Elsewhen rappresenta una collaborazione inedita che permette a Marvel di riconoscere e valorizzare uno dei suoi autori più importanti, pur restando fuori dai binari della continuity ufficiale.

Perché Elsewhen è importante

In un’epoca in cui le storie alternative e i multiversi dominano fumetti e cinema, X-Men: Elsewhen spicca per un dettaglio fondamentale: non nasce per moda, ma da un’urgenza creativa autentica. È la voce di un autore che riprende in mano la propria opera dopo decenni, e lo fa con rispetto, coerenza e una profonda conoscenza dei personaggi.

Per i fan storici, rappresenta l’occasione di leggere “quello che sarebbe potuto essere”. Per i nuovi lettori, è una porta d’ingresso affascinante su uno degli snodi narrativi più importanti della Marvel. E per l’industria del fumetto, è un raro esempio di riconciliazione tra autore e casa editrice, in nome della storia.

In attesa dell’uscita del primo volume nel 2026, una cosa è certa: Jean Grey è viva, e gli X-Men di John Byrne stanno tornando.

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Appassionato di fumetti, curioso per natura, attratto irrimediabilmente da cose che il resto del mondo considera inutili o senza senso. Sono il direttore di MegaNerd e me ne vanto.
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