Durante la convention CCXP di San Paolo, Hulu ha condiviso le prime immagini di The Testaments, nuova serie in arrivo ad aprile 2026, sequel di The Handmaid’s Tale.
Come per la serie principale, The Testaments si basa sul romanzo omonimo nato dalla geniale penna di Margaret Atwood nel 2019, ambientato ancora una colta nella società distopica di Gilead, ma vent’anni dopo la storia delle ancelle.

The Testaments – Cosa sappiamo
La sinossi ufficiale racconta così la nuova serie:
È una storia di formazione che segue una nuova generazione di giovani donne di Gilead alle prese con il cupo futuro che le attende. Per queste ragazze, crescere a Gilead è l’unica realtà che conoscano: non hanno alcun ricordo concreto del mondo esterno precedente alla loro indottrinazione.
Di fronte alla prospettiva di essere date in matrimonio e vivere una vita di servitù, saranno costrette a cercare alleati, sia nuovi che vecchi, per aiutarle nella loro lotta per la libertà e per la vita che meritano.
Il cast include Ann Dowd, Chase Infiniti (giovane protagonista di quella genialata che è Una Battaglia dopo l’altra), Lucy Halliday, Rowan Blanchard, Mattea Conforti, Isolde Ardies, Shechinah Mpumlwana e Birva Pandya.

A sceneggiare The Testaments è di nuovo Bruce Miller, già ideatore di The Handmaid’s Tale, che è andata avanti per ben 6 stagioni. Miller è inoltre showrunner della serie e produttore esecutivo insieme a Warren Littlefield, Elisabeth Moss, Steve Stark, Shana Stein, Maya Goldsmith, John Weber, Sheila Hockin, Daniel Wilson, Fran Sears e Mike Barker.
La versione seriale di The Handmaid’s Tale arrivò nel 2017, sempre su Hulu – sebbene il romanzo di Atwood fosse del 1985 – e divenne rapidamente il simbolo di una protesta dilagante a difesa dei diritti delle donne.

La Repubblica di Gilead, il luogo in cui la storia si svolge, è infatti un regime totalitarista con una forte impronta religiosa in cui le donne fertili rimaste (dopo un drastico crollo globale della fertilità) vengono usate come schiave da riproduzione, senza più libertà né identità.

Come vi raccontammo già all’epoca dell’uscita:
Un’ancella vive un’esistenza protetta durante il solo periodo di gravidanza.
Un’ancella è tale finché la sua fertilità non viene messa in discussione.
Un’ancella è solo un utero per il concepimento.
Si distingue dagli altri ruoli della società per il colore delle vesti che porta: il rosso scarlatto.
Quel rosso è diventato sinonimo di proteste in tutto il mondo per rivendicare i diritti delle donne e in particolare la libertà di autodeterminazione, espressione di una lotta costante e declinata in molti modi.
The Handmaid’s Tale, intanto, è andata avanti fino al maggio di quest’anno, raccogliendo parecchi premi lungo la strada.
Di cosa parlerà The Testaments?
Senza fare spoiler, possiamo aggiungere a quanto già detto che il romanzo racconta gli anni successivi agli eventi de Il racconto dell’ancella, secondo la prospettiva di tre donne diverse.
Zia Lydia, già nota a chi conosce il romanzo (o la serie) originaria, che in un diario manoscritto dalla dubbia provenienza racconta la sua vita prima della teocrazia, e spiega la necessità di diventare parte del sistema per sopravvivere.
Agnes, figlia del Comandante Kyle, che scopre di essere la figlia di un’ancella e, per evitare un matrimonio combinato, decide di diventare una Supplicante, ovvero una futura Zia.
infine Daisy, una ragazzina cresciuta in Canada da genitori adottivi che vengono misteriosamente assassinati da alcuni agenti di Gilead, spingendola a diventare una spia della resistenza Mayday.
The Testaments ci mostra che passano gli anni, cambiano gli attori, ma certe rivoluzioni non si fermano. Perché le donne passano, ma le idee restano e camminano sulle gambe di altre donne.
Noi siamo molto curiose, e voi? Fatecelo sapere nei commenti!
Fonte: Variety


