Lontano dalla caricatura del pinguino buffo e grottesco che molti ricordano dai cartoni animati, The Penguin, la nuova serie HBO ambientata nell’universo DC, è stata accolta dalla Television Academy come un’opera di grande prestigio. Con ben 24 nomination ai Primetime Emmy Awards, si tratta di uno dei risultati più importanti mai ottenuti da una serie tratta da fumetti, seconda solo al capolavoro Watchmen del 2019 (che vinse 11 Emmy e fu citato dal Guinness dei Primati come la serie a fumetti di maggior successo nella storia della TV).
Qui puoi leggere la nostra recensione (non a caso avevamo scritto che questa è una serie che merita di essere vista)
Un successo che coincide con il nuovo corso della DC Studios
Il riconoscimento arriva in un momento cruciale per la DC. Proprio nel weekend precedente agli annunci, James Gunn e Peter Safran — i nuovi responsabili creativi di DC Studios — hanno lanciato il primo film del loro rinnovato universo cinematografico, Superman, che ha già incassato oltre 220 milioni di dollari a livello globale.
Nel frattempo, il franchise televisivo continua a crescere: all’orizzonte c’è la seconda stagione di Peacemaker, che sarà presentata al San Diego Comic-Con, consolidando l’identità del nuovo DCU tra cinema e serie TV.
Una Gotham criminale realistico e potente
Creata da Lauren LeFranc, The Penguin prende ispirazione da The Batman di Matt Reeves (2022) e segue l’ascesa criminale di Oswald “Oz” Cobblepot, interpretato da uno straordinario Colin Farrell, completamente trasformato nel corpo e nella voce per dare vita al villain.
La serie esplora il lato più crudo e realistico di Gotham, mettendo in scena lo scontro tra Cobblepot e la famiglia Falcone, guidata da Sofia Falcone, interpretata da Cristin Milioti. In otto episodi densi di tensione e atmosfera noir, The Penguin ridefinisce i canoni del crime drama supereroistico, puntando su una scrittura sofisticata e su interpretazioni intense.
Le nomination agli Emmy 2025: un trionfo tecnico e artistico
Le 24 nomination agli Emmy riflettono non solo la qualità narrativa e recitativa della serie, ma anche il suo imponente comparto tecnico. Ecco le categorie principali in cui The Penguin è stato candidato:
- Miglior miniserie o serie antologica
- Miglior attore protagonista in una miniserie: Colin Farrell
- Miglior attrice protagonista: Cristin Milioti
- Miglior attrice non protagonista: Deidre O’Connell
- Migliore sceneggiatura: A Great or Little Thing, scritto da Lauren LeFranc
- 2 nomination alla miglior regia
- Miglior trucco prostetico (Mike Marino e team)
- Miglior make-up contemporaneo
- Miglior hairstyling
- Miglior design dei titoli di testa
- Miglior scenografia
- Miglior fotografia
- 3 nomination al miglior montaggio
- Migliori costumi contemporanei
- Miglior colonna sonora (Mick Giacchino)
- Miglior montaggio e missaggio del suono
- Migliori effetti visivi
- Miglior performance stunt e coordinazione acrobatica
- Miglior casting per miniserie
La soddisfazione del cast e della showrunner
La showrunner Lauren LeFranc ha espresso il proprio entusiasmo con queste parole:
“Essere riconosciuti con 24 nomination dalla Television Academy è qualcosa di straordinario. Sono incredibilmente grata per il sostegno di HBO Max e felicissima per Colin, Cristin e Deirdre, il cui lavoro in The Penguin è semplicemente stupefacente. È stato un vero onore lavorare con un cast e una troupe così talentuosi, appassionati e generosi. Non vedo l’ora di lasciare giacche termiche e cappotti invernali per abiti più eleganti… Un ultimo brindisi: ‘Ce l’abbiamo fatta, mamma’.”
The Penguin: un nuovo standard per le serie tratte da fumetti
Con la sua estetica cupa e raffinata, le performance magistrali e una cura tecnica da grande cinema, The Penguin ha elevato il livello delle serie ispirate ai fumetti. Non più soltanto azione e spettacolo, ma anche dramma, introspezione e potere visivo, immersi in un universo familiare ma reinventato.
Se gli Emmy confermeranno queste aspettative, sarà la prova definitiva che i fumetti, in mani sapienti, possono dare vita a opere di straordinario valore artistico.
Fonte: Deadline