Il San Diego Comic-Con Malaga si è chiuso qualche giorno fa ed è ora di fare un bilancio di questa prima edizione, a mente sgombra, senza contaminazioni di euforia o adrenalina pulsante che un Festival così può creare in ogni nerd che si rispetti.
Il SDCC Malaga che, ricordiamo, si è tenuto dal 25 al 28 settembre scorso, è stato senza ombra di dubbio un evento storico: una manifestazione di tale portata in ambito pop culture, probabilmente non si era mai vista in Europa, prima di quest’anno.
La regione Andalusia e la città di Malaga sono scese in prima linea per promuovere questa kermesse, con la volontà di ‘ricreare’ quell’atmosfera tipica di un Comic-Con (anzi DEL Comic-Con di San Diego) made in U.S.A., cercando di dare la possibilità ai moltissimi fan europei, che hanno partecipato, di assaporare quell’esperienza improntata su eventi e incontri che hanno l’obiettivo di lasciare a bocca aperta il pubblico pagante (vedasi l’annuncio al SDCC dell’anno scorso del ritorno di Robert Downey Jr. nel MCU come Dr. Doom).
Da questo punto di vista l’impegno da parte di tutta la delegazione e lo staff, c’è stato e si è percepito.
Per ospitare la manifestazione è stato selezionato il Palacio de Ferias y Congresos de Málaga (FYCMA); un complesso moderno al chiuso di 80 mila metri quadri, comprensivo di ampie sale congressi utilizzate come Auditorium, che hanno ospitato alcuni tra i panel più importanti del SDCC Malaga.
Inoltre, l’ampia area esterna che circonda il FYCMA, è stata adibita per sessioni di meet & greet, angoli di ristoro, stand di cibo e bevande e palchi per alcuni incontri.
In tutto ciò non va scordata la Hall M, ribattezzata così in onore della Hall H del SDCC di San Diego, location che conta oltre 3.000 posti a sedere dove si sono svolti gli appuntamenti più importanti, tra cui la cerimonia di inaugurazione, le anteprime (da segnalare Tron: Ares, Daryl Dixon S3, Annie Rice: Talamasca, Star Wars: Visions S3) e panel esclusivi e spettacolari.

Alla fine della fiera (in tutti i sensi), sono stati staccati oltre 100.000 biglietti che hanno decretato il successo di questa prima edizione del SDCC Malaga.
La redazione di MegaNerd è stata una delle delegazioni della stampa italiana del settore che ha avuto il privilegio di vivere in prima persona buona parte del festival, tra appuntamenti e incontri emozionanti, infinite code, momenti di euforia, ma anche di disorientamento.
Sì, perché la ‘SDCC Malaga 2025 experience‘ ha avuto molti aspetti positivi, ma anche alcuni negativi. Ecco come è andata.
SDCC Malaga: i grandi ospiti internazionali del cinema

A un festival europeo (Italia compresa) difficilmente si era mai vista in un’unica edizione una compagine di talenti proveniente da ogni settore della cultura pop.
Tra gli attori sono saliti sul palco star del calibro di Jared Leto (Tron: Ares), Pedro Alonso (Berlino, La Casa di Carta), Dafne Keen (Deadpool & Wolverine), Norman Reedus (The Walking Dead, Daryl Dixon), Luke Evans (Dracula Untold), Aaron Paul (Breaking Bad), Gwendoline Christie (Games of Thrones, Sandman, Mercoledì) e molte altre stelle. Ospite d’onore: Arnold Schwarzenegger che ha ricevuto un premio direttamente dal malagueño Antonio Banderas.
Gli incontri, tutti sold-out, sono stati ottimi momenti di intrattenimento che hanno divertito e permesso ai partecipanti di ammirare sul palco ospiti internazionali che difficilmente è possibile ascoltare e vedere dal vivo ad altre fiere.
Si tratta di grandi nomi dello spettacolo, che però non hanno soddisfatto appieno le aspettative di parte dei fan che si aspettavano ospiti più roboanti soprattutto in chiave Marvel Studios o DC Studios.
È una sterile polemica, in quanto in tantissimi sono accorsi ai panel e ai meet & greet organizzati dal SDCC Malaga e, trattandosi di una prima edizione, siamo fiduciosi che il prossimo anno si possa solo migliorare al fine di soddisfare anche quegli utenti che hanno storto il naso.
Cosa non ha funzionato? La vera nota dolente riguarda le modalità in cui sono stati annunciati questi ospiti; le ultime star sono state comunicate a mezzo social solamente qualche giorno prima dell’inizio della manifestazione (Jared Leto non è stato neanche riportato sui canali ufficiali quale partecipante in presenza) e, di conseguenza, i panel e gli incontri che hanno riguardato gli ospiti più attesi, sono stati inseriti nel programma all’ultimo momento, modificando, in molti casi, la scaletta dei vari appuntamenti, creando disagi nell’organizzazione e malcontenti tra il pubblico che sino all’ultimo non ha saputo se e quando avrebbe visto l’attore o l’attrice per cui aveva comprato il ticket d’ingresso.

Solitamente il programma degli ospiti viene completato e comunicato con largo anticipo (20-25 giorni prima) e non a poche ore dal via di un festival.
Infine, i meet & greet sono stati organizzati nella sola giornata di giovedì 25 settembre invece che per tutta la manifestazione, impedendo ai tanti partecipanti accorsi nel weekend di poter conoscere di persona i propri beniamini.
SDCC Malaga: i grandi ospiti del fumetto
Come da tradizione della celebre versione californiana, anche il SDCC Malaga ha concentrato buona parte delle forze sul fronte comics portando diversi autori di fama mondiale.
Contemporaneamente erano presenti il presidente della DC Comics Jim Lee e l’editor in chief della Marvel C.B. Cebulski. Tra gli sceneggiatori, presenti Joe Kelly, che MegaNerd ha avuto il piacere di intervistare durante l’evento, e Matt Fraction, i due scrittori delle serie di punta, rispettivamente di Marvel e DC Comics: Amazing Spider-Man e Batman. E ancora: Jeph Loeb, letteralmente preso d’assalto dai lettori, Kelly Sue DeConnick e Matt Kindt tra le penne più blasonate del fumetto americano.
Non sono mancati artisti peculiari quali Peach Momoko, tra le autrici più in voga della Casa delle Idee, e Martin Simmonds, il genio artistico dietro The Department of Truth, oltre a disegnatori italiani molto apprezzati anche al di fuori del Bel Paese: Werther Dell’Edera, Claudio Castellini, Elena Casagrande, Sara Pichelli, sono stati protagonisti a loro volta di incontri con il caloroso pubblico di Malaga.
Infine, impossibile non parlare della folta schiera di artisti spagnoli capitanata da Jorge Jimenez, artista regolare di Batman, autore di una delle locandine dell’evento e vera e propria star in terra andalusa, che è stato protagonista di foto, firme, sketch, al pari degli attori hollywoodiani ospiti. Insieme a lui, Belen Ortega, Daniel Sampere, Iban Coello, Carmen Carnero, Rafa Sandoval, Pepe Larraz, e molti altri a comporre la ‘Hall of Fame’ made in Spain.
Per i lettori di comics ce n’era veramente per tutti i gusti; quasi tutti gli autori e artisti si sono messi a disposizione per intere e intense ore di sessioni firme tutti i giorni, oltre a partecipare a incontri e interviste.
I panel che hanno visto coinvolti gli autori sono stati molto interessanti, ben moderati con rivelazioni, alcune curiosità o anticipazioni.
Nota positiva importante: tutti i panel erano fruibili in lingua inglese o italiana (con l’utilizzo della traduzione simultanea) tramite l’inquadramento di un QR Code sullo schermo.
Cosa non ha funzionato? L’Artist Halley che ha ospitato gli autori si è rivelata molto risicata in tema logistico e di spazi, con disegnatori e scrittori, quasi spalla a spalla.
Di conseguenza si sono create serpentine di code che hanno letteralmente ‘intasato’ l’intera area per parecchie ore, senza possibilità di potersi muovere agilmente, soprattutto nella giornata di sabato. Questo ha creato non poco malcontento tra i partecipanti paganti che, in alcuni casi, si sono visti affrontare 4-5 ore di attesa per un firmacopie.
Solo ‘in corsa’ lo staff ha cercato di correre ai ripari istituendo dei ticket a numero chiuso per accedere ai firmacopie che hanno permesso un po’ d’ordine.

Molti artisti non sono stati presenti tutti i giorni, in particolare Jim Lee e Belen Ortega, tra i più attesi, che hanno partecipato solamente nella giornata di domenica a firmacopie e incontri. Non siamo a contestare, ovviamente, la disponibilità di tali autori, ma, anche in questo caso, nel programma del SDCC non è stato indicato (o anticipato) dall’organizzazione tramite i canali ufficiali i giorni in cui sarebbero stati presenti gli autori, apprendendo dagli stessi o dalle pagine social delle aziende che li ospitavano.
Insomma, sono diversi anche da questo punto di vista, i punti dove migliorare il prossimo anno.
SDCC Malaga: i grandi brand, cosplay e gli editori
Ma oltre agli ospiti, non sono mancati i grandi brand, come Nintendo, Funko, Disney, ecc… che hanno portato attrazioni vere e proprie e cosplay spettacolari.
Protagonisti le strutture dedicate a Toy Story, un’indimenticabile riproduzione della camera di Andy in formato gigante, Tron: Ares, con il pubblico che ha avuto la possibilità di provare la moto psichedelica e hi-tech tra le protagoniste della nuova pellicola, Predators: Badlands, Pokemon, Nintendo e molti altri.

Nell’ Exhibitor Hall, spettacolo a livello visivo per gli amanti delle action figure e statue. Una selezione incredibile di alcune delle più belle riproduzioni di Batman, Joker, Superman, Avengers, Transformers e molti altri. Veri e propri pezzi da collezione ed edizioni speciali disponibili soltanto per la convention.
Grande spazio dedicato ai Funko Pop e alle versioni limitate creati appositamente per la fiera e che hanno visto lo stand preso d’assalto per potersi accaparrare una delle copie esclusive disponibili, andate a ruba (ovviamente).

Cosa non ha funzionato? Presenti alcuni editori, con piccoli spazi a loro dedicati. Da questo punto di vista l’editoria ha ricevuto veramente poca attenzione dall’organizzazione. Ci si aspettava più stand dedicati alla vendita del fumetto in generale, che invece sono stati sacrificati per attrazioni che hanno occupato ampi spazi.
SDCC Malaga: Staff e Organizzazione
Inizialmente si era pensato che il marchio ‘SDCC‘ comportasse l’impiego di tutta l’organizzazione di San Diego per questo spin-off europeo con il coinvolgimento, quindi, di staff rodato ad affrontare eventi di questo genere.
In seguito è emerso che Malaga e la regione Andalusia hanno ‘subappaltato‘ il brand SDCC per tre anni (fino al 2027) e creare, così, un Comic-Con spagnolo come non se ne è mai visti con staff e organizzazione autoctone che durante l’evento si sono trovati in difficoltà.
Nota positiva la viabilità e il recupero dei ticket; sono stati messi a disposizione diversi bus che, dal centro cittadino, portavano al polo fieristico e viceversa. Per il recupero dei ticket d’ingresso, sono stati adibiti diversi punti, anche in città e in aeroporto, che hanno permesso una maggiore fluidità nel reperimento del braccialetto che permetteva l’ingresso.
Cosa non ha funzionato? Un’organizzazione poco esperta ha portato, come anche già scritto, a una mala-gestione e di conseguenza a momenti di pura frustrazione tra il pubblico. Diverse persone nonostante la prenotazione online, non sono riuscite ad entrare ai panel. Molti spettatori che si sono potuti permettere un solo giorno di fiera, hanno passato gran parte del loro tempo in coda senza godere veramente appieno del clima di festa e rilassatezza del SDCC Malaga.
Il motivo? L’evento era stato pensato per accogliere circa 60.000 mila persone mentre sono stati staccati quasi il doppio dei ticket. Ergo: l’organizzazione ha ricevuto diversi reclami dagli utenti, soprattutto nella giornata di sabato.
Un applauso, comunque, per lo sforzo va fatto soprattutto ai giovani ragazzi dello staff, che si sono interfacciati con il pubblico, e che hanno tentato di fare funzionare una macchina ‘così grande’ sempre con il sorriso e la disponibilità.
Ogni giorno lo staff ha cercato di migliorare sotto tutti i fronti, mettendo ordine e pezze dove e riuscita, limitando la pioggia di reclami.
SDCC Malaga: ne è valsa la pena?
Al netto dei (tanti) problemi che vi sono stati, il SDCC Malaga è stata un’esperienza unica. Si è respirata un’aria internazionale diversa rispetto alle fiere o ai festival che il nostro (e non solo) Paese offre.
Le attrazioni, i panel, le ospitate, ecc.. tutto è stato pensato per mantenere parte di quello stile americano che si vede nelle grandi convention come, per l’appunto, il SDCC e il New York Comic-Con, giusto per citare i principali.
Alcuni autori e star non erano mai venuti in Europa prima d’ora, e da questo punto di vista bisogna ringraziare il SDCC Malaga. Infine, la città ospitante, Malaga, e il periodo scelto sono stati un’ottima opzione sotto diversi punti di vista; temperatura e tempo meteorologico ideale, città facile da girare e aeroporto vicino al centro cittadino.
Siamo convinti che per la prossima edizione l’organizzazione imparerà dai propri errori e tenderà a migliorare sotto diversi aspetti, con lo scopo di rendere meno stressante l’esperienza per i fan e più divertente. Noi di MegaNerd contiamo di tornare il prossimo anno, e raccontarvi ancora una volta questa (folle) esperienza che è il SDCC Malaga!