Sean Combs: la resa dei conti – Il documentario su P. Diddy in esclusiva su Netflix

Su Netflix è arrivato Sean Combs: la resa dei conti, un documentario in quattro parti sull'impero, il passato e i reati del magnate della musica P. Diddy. Il documentario è prodotto da Curtis “50 Cent” Jackson e Alexandria Stapleton, che ne è anche regista.

Claire Bender
Sean Combs: la resa dei conti - Il documentario su P. Diddy in esclusiva su Netflix

Un nuovo documentario di Netflix in quattro parti, Sean Combs: la resa dei conti, analizza l’impero e i reati del magnate della musica P. Diddy, al secolo Sean Combs, attualmente in carcere dopo la condanna dello scorso luglio.

Ritenuto colpevole di traffico umano ai fini di prostituzione, Combs ha fatto ricorso, mentre sconta la condanna in un carcere federale.

Attraverso la sua Bad Boy Entertainment ha lanciato le carriere di decine di artisti che hanno definito una generazione – The Notorious B.I.G., Mary J. Blige, Jodeci, Danity Kane – e portato l’hip hop a nuovi livelli di diffusione.

Tuttavia, come raccontano ex collaboratori, amici d’infanzia, artisti ed ex dipendenti, lungo il percorso l’ambizione di Combs sembra aver preso una svolta oscura, emersa solo nel 2023, dopo le prime accuse.

sean combs p diddy

Le accuse contro Sean Combs

La causa che in qualche modo ha dato l’avvio al processo che avrebbe fatto emergere vizi e illeciti di Combs è stata quella intentatagli dalla cantante R&B Cassandra Ventura, nel novembre 2023.

A tal proposito, dice la regista Alexandria Stapleton:

«Da donna che lavora nello star system e che ha vissuto da dentro il #MeToo, vedendo giganti della musica e del cinema finire sotto processo, e conoscendo i possibili esiti… Quando Cassie ha presentato denuncia, ho pensato che potesse andare in un milione di direzioni diverse.

Mi sono chiesta come avesse trovato il coraggio di esporsi contro un magnate come Sean Combs. Come filmmaker, ho capito subito che sarebbe stato un stress test per capire se siamo cambiati, come società, quando si tratta di accuse del genere.»

Del documentario, Stapleton è anche produttrice, insieme a Curtis “50 Cent” Jackson, altro noto rapper, imprenditore e produttore musicale e cinematografico.

«Da anni, con G-Unit Film and Television, mi impegno a raccontare storie in modo autentico. Sono grato a tutti coloro che si sono fatti avanti affidandoci le loro storie, e sono orgoglioso di avere Alexandria Stapleton come regista del progetto, per portare questa storia così importante sullo schermo.»

Una storia che, per usare le parole della regista,

«è uno specchio che riflette noi come pubblico, e ciò che comunichiamo quando mettiamo le celebrità su un piedistallo.»

Sean Combs: la resa dei conti - foto

Sean Combs: la resa dei conti

Nel documentario compaiono interviste con persone che un tempo orbitavano attorno a Combs, molte delle quali raccontano la loro storia per la prima volta come il cofondatore di Bad Boy Entertainment Kirk Burrowes e l’ex assistente ed executive di Bad Boy Entertainment Capricorn Clark.

Tra gli altri intervistati:

  • Aubrey O’Day — membro delle Danity Kane e concorrente di Making the Band
  • Joi Dickerson-Neal — presunta vittima ed ex conoscente di Combs
  • D1 — ex membro dei Mansfield Crips
  • Erick Sermon — rapper ed ex membro degli EPMD
  • Roxanne Johnson — ex moglie dell’artista Bad Boy, Craig Mack
  • Mark Curry — ex artista Bad Boy e autore di Dancing with the Devil: How Puff Burned the Bad Boys of Hip Hop
  • William Lesane — cugino di Tupac Shakur
  • Kalenna Harper — membro di Diddy — Dirty Money
  • Brooklyn Babs — concorrente di Making the Band, membro dei Da Ban
  • Clayton Howard — ex sex worker, presumibilmente impiegato da Combs
  • Qwanell “Que” Mosley — concorrente di Making the Band, membro dei Day26
  • Brian Andrews, Willie Taylor, Robert Curry — concorrenti di Making the Band, membri dei Day26
  • Greg Kading — ex detective LAPD
  • Derrick Parker — ex capo dell’unità di intelligence rap della NYPD

Difficilissimo invece arrivare alle molte celebrità che, in vari momenti e a vario titolo, hanno gravitato nell’orbita di Sean “Diddy” Combs.

«Abbiamo fatto sforzi enormi per contattare più persone possibile» afferma Stapleton. «Ho avuto molte conversazioni off the record. Alcuni hanno accettato di parlare per confermare alcune informazioni, ma non volevano essere intervistati, e le ragioni sono tantissime.

C’era molta paura — i tentacoli di Combs sono molto estesi. E penso che molte persone vogliano semplicemente lasciarsi tutto alle spalle. Molti stanno cercando di prendere le distanze dalla sua eredità, e alcune ragioni non le sapremo mai.»

I legali del rapper, intanto, hanno diffidato Netflix, oltre a contestare la presenza di 50 Cent come produttore. Tuttavia, la regista del documentario dichiara di aver contattato più volte il team legale di Sean Combs per un’intervista, senza ricevere risposta.

Sean Combs: la resa finale - foto con la madre

Breve guida agli episodi di Sean Combs: la resa dei conti

Episodio 1 “Pain vs. Love” — L’episodio racconta le origini di Combs e come sia diventato Puff Daddy. Include interviste con primi collaboratori di Uptown Records e Bad Boy Entertainment, oltre a testimoni degli eventi tragici del City College.

Episodio 2 “What Goes Down Must Come Up” — Mentre Bad Boy Entertainment esplodeva grazie a talenti come The Notorious B.I.G., iniziava la rivalità con la Death Row Records. Tra gli intervistati, anche l’ex detective LAPD che seguì i casi degli omicidi di Tupac Shakur e The Notorious B.I.G.

Episodio 3 “Official Girl” — Dopo la morte di Biggie, la carriera di Combs decolla, ma le accuse non tardano ad arrivare: si parla di relazioni abusive sia con artisti di Bad Boy Entertainment, che con sue partner sentimentali.

Episodio 4 “Blink Again” — Le accuse danno avvio all’indagine federale che, nel 2024, porta all’arresto di Combs e al successivo processo mediatico. L’episodio contiene interviste con due giurati, l’ex executive di Bad Boy Entertainment Capricorn Clark e il produttore Rodney “Lil Rod” Jones, che ha fornito ai filmmaker filmati girati durante 13 mesi di lavoro al fianco di Combs.

Fonte: Netflix

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Vive con un dodo immaginario e un Jack Russell reale, che di recente si è scoperto essere Sith. Grifondoro suo malgrado, non è mai guarita dagli anni '80. Accumula libri che non riesce a leggere, compra ancora i dvd e non guarda horror perché c'ha paura. MacGyver e Nonna Papera sono i suoi maestri di vita.
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