Wicked: Parte 2 – Come sconfiggere l’oscurità e rinascere nella luce

A un anno dall'uscita del primo capitolo arriva la seconda e conclusiva parte che chiude la storia della Strega Buona del Sud e della perfida Strega dell’Ovest. "Wicked: For Good" ci riporta nel mondo incantato del leggendario Mago di Oz, ed è un vero piacere lasciarsi avvolgere di nuovo da quella magia. Noi l'abbiamo visto per voi e queste sono le nostre impressioni rigorosamente no-spoiler.

Mr. Rabbit
recensione wicked 2

Per parlarvi di “Wicked: Parte 2” (in originale un più significativo “Wicked: For Good“) vogliamo partire dalla fine, da quello spazio con il quale abitualmente chiudiamo tutte le nostre recensioni cinematografiche: quelle con il giudizio finale.

La strenna di Natale che ci meritiamo

«Like a comet pulled from orbit
As it passes a sun
Like a stream that meets a boulder
Halfway through the wood
Who can say if I’ve been changed for the better?
But because I knew you
I have been changed for good»

wicked 2 recensione

Quest’anno, come il precedente, la strenna di Natale arriva in anticipo. D’accordo, a dicembre arriverà anche il nuovo capitolo di Avatar, ma dubitiamo che possa emozionarci quanto questo film.”Wicked: Parte 2″ è il regalo di Natale che tutti gli amanti del cinema si meritano.

Non ci rivolgiamo a chi per professione o per una perversa inclinazione sente il bisogno di scandagliare un film, trovarne ogni minimo difetto, stanare incoerenze narrative o di rimpiangere un particolare virtuosismo di regia o montaggio analogico. Ci rivolgiamo a chi entra in sala per lasciarsi emozionare, a chi ama farsi inebriare da quella meravigliosa essenza di cui è fatta la magia del cinema. A chi versa lacrime nel buio della sala, a chi sobbalza per un bacio rubato, a chi canticchia sussurrate canzoni della colonna sonora insieme al proprio figlio, al fratellino o a un amico: “Wicked: Parte 2” è tutto questo.

Pur con qualche difetto – e il nostro dovere di recensori è quello di darvene evidenza – resta un’esperienza splendida da condividere con la famiglia o con le persone a cui volete bene. Quindi il consiglio è di liberare il cervello da inutili costrizioni e farvi travolgere dalla magia.

Potreste chiudere qui questo articolo e passare oltre nel vostro peregrinare nello sconfinato mare del web, ma desideriamo approfondire le ragioni del nostro giudizio. Perciò, continuate a seguirci.

Dove eravamo rimasti

wicked 2

«Good news
She’s dead
The Witch of the West is dead
The wickedest witch there ever was
The enemy of all of us here in Oz
Is dead
Good news»

Piccolo disclaimer: non vogliamo in questa sede tornare a raccontarvi la genesi di “Wicked”, per questo vi invitiamo a recuperare la nostra recensione del primo capitolo.

Ci troviamo nel Paese di Oz, in un’epoca in cui gli animali parlano e convivono con gli esseri umani. La comunità è in festa: Glinda (Ariana Grande), la Strega Buona del Sud, torna trionfante dopo aver sconfitto Elphaba (Cynthia Erivo), la temuta Strega dell’Ovest. Tra le due, però, c’è stato un legame complesso e tormentato, un’amicizia burrascosa che merita di essere narrata. È questo l’incipit del primo capitolo di “Wicked”, la premessa per un lungo flashback dentro il quale si dipana tutta la storia.

Nel primo capitolo del dittico di “Wicked” assistiamo al primo incontro tra Elphaba e Glinda nell’illustre Università di Shiz, guidata dalla malvagia preside Madame Morrible (Michelle Yeoh). Le due giovani rappresentano i lati opposti della stessa medaglia: Glinda, bionda e bellissima, ma prigioniera della propria vanità; Elphaba, goffa e verde, ma dotata di straordinario talento e profonda sensibilità. Entrambe cullano un sogno, quello di incontrare il famoso e ambiguo Mago di Oz (Jeff Goldblum).

Nel primo film siamo stati testimoni dell’evoluzione del personaggio di Elphaba, una donna che, nonostante le vessazioni e gli episodi di bullismo di cui è vittima riesce a sconfiggere la gravità dell’intolleranza e della discriminazione e librarsi in cielo consapevole delle proprie capacità. Come si potuta diventare la temibile Strega Malvagia dell’Ovest è una storia che deve essere ancora raccontata.

Nessuna buona azione resta impunita

wicked 2

«No good deed goes unpunished
No act of charity goes unresented
No good deed goes unpunished
That’s my new creed
My road of good intentions led where such roads always lead
No good deed
Goes unpunished»

Anche questo secondo capitolo è diretto da Jon M. Chu, regista statunitense e figlio di un famoso chef. A lui tocca il difficile compito di preparare una ricetta che non solo risulti appagante come l’antipasto che ci ha fatto gustare con il primo capitolo, ma che contenga anche quel tocco che solo i grandi chef hanno per rendere il piatto indimenticabile.

Dopo gli eventi del primo film, Elphaba è in fuga braccata da Madame Horrible, divenuta nel frattempo la nuova portavoce ufficiale del Mago di Oz. Glinda, invece, è ormai la beniamina del popolo e si prepara a coronare il sogno di sposare Fiyero (Jonathan Bailey), il comandante delle guardie incaricato proprio di catturare la temuta Strega dell’Ovest. Intanto Nessa (Marissa Bode), la sorella di Elphaba, ha ereditato il ruolo di governatrice dei Paesi dell’Est dopo la morte del padre. Costretta su una sedia a rotelle, viene malvista dalla popolazione che, per i suoi metodi discutibili e per la prigionia in cui tiene il fidanzato Boq (Ethan Slater), arriva a definirla “la malvagia Strega dell’Est”

Chi ha letto il romanzo di Gregory Maguire dal titolo “Strega – Cronache del Regno di Oz in rivolta” sa che la trama si articola intrecciando le vicende di tutti questi personaggi. Questo adattamento cinematografico rimane nel complesso piuttosto fedele all’opera originale e, sebbene di solito diffidiamo delle trasposizioni troppo libere preferendo il rispetto del materiale originale, in questo caso la fedeltà stessa diventa un elemento problematico. Amici di MegaNerd, qui dobbiamo indossare il cappello del recensore, perché il nostro compito ci impone di mettere in luce la prima criticità del film: la caratterizzazione dei personaggi.

Mai come in questo caso lo spoiler sarebbe un delitto, ma per spiegare ciò che intendiamo possiamo anticiparvi che, prima di tornare alla scena iniziale in cui Glinda annuncia al popolo in festa la sconfitta di Elphaba, la storia attraversa una serie di colpi di scena  (soprattutto nel rapporto tra le due streghe) repentini quanto Curva Parabolica del circuito di Monza. Per rendere credibili cambi di prospettiva così bruschi servirebbe un approfondimento psicologico dei personaggi molto forte: un lavoro che nel romanzo funziona bene, ma che nel film sembra invece smarrirsi.

La sensazione è che, nel necessario esercizio di sintesi operato da Jon M. Chu, si sia perso per strada quell’equilibrio e quella empatia che avrebbero dato maggiore solidità all’intera pellicola. “Wicked: Parte 2 parte lento come un diesel per poi accelerare all’improvviso con una sequenza di svolte narrative che, anziché emozionare, rischiano di disorientare chi si avvicina alla storia senza conoscerla. A parziale giustificazione del regista statunitense e degli sceneggiatori Winnie HolzmanDana Fox c’è da ammettere che non è semplice portare sul grande schermo una storia così stratificata. Forse sarebbe servito un terzo film ?

Un meraviglioso spettacolo visivo e musicale

wicked 2

«Wonderful
They called me “wonderful”
So I said, “Wonderful, if you insist”
I will be wonderful
And they said, “Wonderful”
Believe me, it’s hard to resist
‘Cause it feels wonderful
They think I’m wonderful»

Non siamo qui a dirvi che “Wicked: Parte 2” è un film che non emoziona, tutt’altro. La messa in scena e le coreografie sono semplicemente straordinarie e, solo questo, dovrebbe smuovere qualcosa dentro il vostro cuore bisognoso di magia. Anche in questo caso vale quanto detto per il primo capitolo: “Wicked: Parte 2 va visto assolutamente al cinema e, possibilmente, in lingua originale per godere pienamente della sua straordinaria esperienza visiva e musicale. Manca forse quel brano che ti entra nel cervello (alla “Defying Gravity”, per intenderci) che lo scorso anno abbiamo canticchiato sotto la doccia per settimane.

Infine, è impossibile non soffermarsi sul talento di Cynthia Erivo e Ariana Grande. Della seconda conoscevamo già l’impressionante estensione vocale, ma sorprende la sua capacità di alternare momenti in cui risulta volutamente irritante ad altri in cui lascia emergere tutta la sua empatia e autoironia. La sua fisicità minuta le permette di apparire quasi smarrita in un mondo vasto e sgargiante, salvo poi mostrarsi risoluta di fronte a “squali” mascherati da mentori.La Grande è una sorta di marionetta che, grazie al suo complesso rapporto di amore e odio con Elphaba, riescea recidere i fili della propria vanità e a conquistare l’autodeterminazione che le mancava.

Chi ci ha letteralmente stregato (perdonateci il gioco di parole) è l’interpretazione di Cynthia Erivo. L’attrice britannica si erge sopra tutti, e non soltanto per esigenze di copione. La sua Elphaba è una donna segnata da ferite profonde, cresciuta nell’emarginazione, ma che rimane incrollabile nel perseguire giustizia e verità, anche quando il prezzo da pagare è altissimo. Cynthia Erivo ha una presenza carismatica e magnetica. Ogni volta che entra in scena, domina lo spazio in modo totalmente naturale. Riesce a rendere Elphaba imponente sullo schermo anche nei momenti di silenzio.

Sono Ariana Grande e Cynthia Erivo il segreto del successo di questo dittico cinematografico.

“Wicked: Parte 2” è in sala a partire dal 19 novembre, distribuito da Universal Pictures

Wicked: Parte 2

Wicked: Parte 2

Titolo originale: Wicked: For Good
Paese: USA
Anno: 2025
Durata: 138 minuti
Regia: Jon M. Chu
Sceneggiatura: Winnie Holzman, Dana Fox
Casa di produzione: Marc Platt Productions
Distribuzione italiana: Universal Pictures International Italy
Interpreti e personaggi:
Ariana Grande-Butera: Glinda Upland
Cynthia Erivo: Elphaba Thropp
Jonathan Bailey: Fiyero Tigelaar
Ethan Slater: Boq Woodsman
Michelle Yeoh: Madame Morrible
Jeff Goldblum: Il Mago di Oz
Marissa Bode: Nessarose Thropp
Bowen Yang: Pfanee
Bronwyn James: Shenshen
Keala Settle: signora Coddle
Adam James: il papà di Glinda
Alice Fearn: la mamma di Glinda
Doppiatori italiani:
Margherita De Risi: Glinda Upland (dialoghi)
Claudia Paganelli: Glinda Upland (canto)
Eva Padoan: Elphaba Thropp (dialoghi)
Laura Panzeri: Elphaba Thropp (canto)
Emanuele Ruzza: Fiyero Tigelaar (dialoghi)
Danilo Salpietro: Fiyero Tigelaar (canto)
Alessandro Campaiola: Boq Woodsman (dialoghi)
Nicola Gargaglia: Boq Woodsman (canto)
Alessandra Korompay: Madame Morrible (dialoghi)
Simona Patitucci: Madame Morrible (canto)
Angelo Maggi: Il Mago di Oz
Irene Trotta: Nessarose Thropp (dialoghi)
Elisa Rinaldi: Nessarose Thropp (canto)
Nanni Baldini: Pfanee
Silvia Avallone: Shenshen
Francesca Guadagno: signora Coddle
Diego Gallo: il papà di Glinda
Guendalina Ward: la mamma di Glinda
Simone Mori: Leone Codardo
Mattea Serpelloni: Dulcibear
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Stanco dal 1973. Ma cos'è un Nerd se non un'infanzia perseverante? Amante dei supereroi sin dall'Editoriale Corno, accumula da anni comics in lingua originale e ne è lettore avido. Quando non gioca la Roma
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