Quanto vale una vita? Quanto vale quella vita – fragile, innocente, scomparsa nel nulla? Per Superman, non è una domanda: è una verità. Ogni esistenza ha un peso, ogni voce merita salvezza. In Superman: Su nel cielo, Tom King prende questo concetto e ne fa un racconto denso di etica, dolore, fede e speranza, trasformando quella che potrebbe sembrare una “semplice” storia di salvataggio in una meditazione profonda sul senso dell’eroismo.
Tutto comincia con una sparizione: una bambina di nome Alice è stata rapita da misteriosi aggressori, probabilmente alieni. L’unica sopravvissuta all’attacco, gravemente ferita, racconta quel poco che ricorda. Batman indaga, ma capisce subito che questa missione non è per lui. Servono occhi che vedano oltre la Terra, orecchie che ascoltino l’eco nello spazio. Serve l’aiuto di Superman.
Clark Kent si trova davanti a un dilemma: partire per una ricerca potenzialmente infinita – e abbandonare momentaneamente le vite che protegge ogni giorno – oppure restare sulla Terra, dove può fare la differenza ogni minuto. È un conflitto morale enorme, perché Superman non è solo un simbolo, ma una responsabilità viva. È il punto in cui Tom King mostra tutta la sua bravura: ci mette di fronte a un eroe apparentemente invincibile che dubita, si interroga, cerca conforto nelle parole di Lois e nei propri ricordi, sapendo che non ci sarà nessun lieto fine garantito. Ma poi sceglie: parte. Perché anche se ci fosse una sola possibilità di salvare Alice, lui deve provare. È l’unico che può farlo.
Potrebbe pensarci il Corpo delle Lanterne Verdi a trovarla, certo. In fin dei conti è stato già prontamente allertato. Potrebbe essere uno qualunque degli eroi cosmici DC… ma se non lo facessero? Se nessuno riuscisse a trovarla?
Da quel momento inizia un viaggio epico attraverso galassie, mondi in rovina, stazioni spaziali e dimensioni parallele. Superman si trova a combattere in un’arena aliena, sfidato da un essere immenso, non per potere o gloria, ma perché quella è l’unica strada che lo porterà a un piccolo frammento di informazione utile. Suda, sanguina, cade e si rialza. Non ha i suoi poteri come scudo: è la sua determinazione, la sua fede, a sorreggerlo. Le tavole di Andy Kubert in queste sequenze sono straordinarie, piene di forza cinetica e dettagli emotivi. Ogni colpo, ogni espressione di dolore o resistenza, ci ricorda che questo Superman è più umano che mai.
Il ritmo della narrazione è spezzato in episodi quasi autoconclusivi, una struttura che può ricordare All Star Superman, dove ogni capitolo è una tappa autonoma ma parte di un disegno più ampio. Si passa da un duello con Flash a un’alleanza con Sgt. Rock durante la Seconda Guerra Mondiale, da viaggi nel tempo a confronti con mostri cosmici e, infine, al faccia a faccia con Darkseid. Non si tratta mai solo di scontri: sono prove. Ogni situazione spinge Superman a riflettere su cosa significhi davvero essere l’eroe che tutti credono lui sia.
Non basta volare o sollevare montagne; serve compassione, ostinazione, la capacità di non mollare mai quando anche la logica ti suggerisce di farlo.ù
Il tutto, mentre continua la disperata ricerca di una bambina che non ha mai visto, se non in una folle proiezione mentale, ai quattro angoli del cosmo (ammesso che ne abbia quattro, ovviamente…). Un viaggio fantastico, che affronteremo guidati da un disegnatore particolarmente ispirato e adatto a questo tipo di storia, in cui assisteremo a combattimenti epici a lunghi momenti introspettivi. Lotte fisiche e mentali che si alterneranno con grande maestria, riportando alla luce il vero Superman.
Quello che non perde mai la speranza, nonostante abbia l’intero universo contro.
King costruisce un Superman che è al tempo stesso mito e uomo: incorruttibile, sì, ma non immune alla fatica o al dubbio. Ci sono momenti in cui la storia rallenta, si sofferma sui pensieri di Clark, sui suoi sensi di colpa, sulla sua paura di arrivare troppo tardi. Ma ogni esitazione è sempre seguita da un gesto, da un passo avanti. È questo che King sembra volerci dire: l’eroismo non sta nella forza, ma nella volontà incrollabile di agire, anche quando il successo sembra improbabile.
Più passa il tempo, più mi rendo conto che quello che sta facendo Tom King è davvero fuori dal comune.
Non credo che al momento ci sia un altro scrittore come lui e ora che ci penso, forse era davvero troppo tempo che non c’era qualcuno come lui. Ora, chiariamoci subito: non sto affatto dicendo che è il miglior scrittore in circolazione o cose del genere… però è l’unico che quando prende un personaggio, riesce a capirlo fino in fondo.
Non so quale sia il suo metodo di lavoro e quanto studio possa esserci alle spalle, ma ogni volta che leggo un’opera del fumettista nato a Washington penso sempre la stessa cosa: lui sa esattamente come riportarci all’essenza del personaggio, facendoci ricordare perché ci siamo innamorati così follemente del mondo dei fumetti.
La piccola Alice, all’inizio solo una voce nel buio, diventa nel finale una figura concreta, fragile e reale. Quando Superman finalmente la trova – in una scena dolce, commovente, quasi sussurrata – capiamo il senso dell’intero viaggio. Non si trattava solo di salvarla fisicamente, ma di riaffermare il valore di ogni vita, anche quando tutto sembra suggerire il contrario. Alice stringe ancora tra le mani il suo pupazzo di Superman, e in quel gesto c’è tutto: la fiducia cieca di chi crede, l’attesa, la speranza.
Kubert accompagna il racconto con uno stile classico e potente, capace di dare corpo tanto alla tensione delle battaglie quanto alla malinconia degli spazi siderali. I colori tenui, le espressioni misurate, la regia delle tavole parlano con la stessa forza delle parole. È un disegno che respira, che comunica, che avvolge senza mai distrarre.
Superman: Su Nel Cielo è una storia per tutti, di tutti
Il bello di questa storia è che può essere letta sia da chi conosce Superman a memoria, sia da chi si avvicina per la prima volta al personaggio. È una parabola che non ha bisogno di cronologie o riferimenti complessi: basta lasciarsi trasportare. E forse è proprio questa la sua forza più grande. Perché Su nel cielo non è solo un fumetto su Superman: è un racconto sull’etica dell’aiuto, sul coraggio di non voltarsi dall’altra parte, sulla possibilità che anche una sola buona azione – anche la più piccola – possa giustificare un’intera esistenza.
C’è poesia nella scrittura di King, ma anche rigore; c’è cuore, ma anche una lucidità che rende ogni pagina carica di significato. La domanda che apre il volume – “Quanto vale una vita?” – non riceve una risposta astratta, ma una dichiarazione viva, incarnata, poderosa: vale tutto.
Datemi retta, recuperate questo volume.
Quando avrete finito di leggerlo, avrete un gran sorriso sul vostro volto… e di questi tempi, è un qualcosa di veramente speciale.
