Abbiamo letto Scarlett, il nuovo capitolo pubblicato da saldaPress dell’Energon Universe e ultimo prequel prima dell’imminente arrivo della collana dei G.I. Joe in Italia. Ecco cosa ne pensiamo!
Dopo tanto testosterone e metallo, l’Energon Universe si tinge di rosa nel nuovo volume della Road to G.I. Joe, Scarlett, edito dalla casa editrice saldaPress che sta portando in Italia tutto il progetto di ‘Rinascita’ dei G.I. Joe e dei Transformers in prestigiosi volumetti cartonati.
Se fino ad ora i fumetti introduttivi del franchise rinnovato della Skybound hanno avuto dei protagonisti maschili, il libro scritto da Kelly Thompson (Captain Marvel, The Cull, Black Widow, Absolute Wonder Woman) e disegnato da Marco Ferrari vede Shana O’Hara sotto i riflettori nella sua avventura personale che non tradisce per nulla lo spirito delle storie lette sino ad ora nell‘E.U.: tanta azione, spionaggio e un unico mondo in cui vivono i Transformers, i G.I. Joe (presto in arrivo), Cobra Commander, Destro e tutti i personaggi del nuovo Energon Universe.
Shana O’Hara, meglio nota come Scarlett, è una figura storica dell’universo G.I. Joe. Se in passato è stata spesso relegata a ruoli secondari o funzionali al team, in questa serie diventa protagonista assoluta.
La Thompson, che ricordiamo sta facendo cose incredibili su Absolute Wonder Woman in DC Comics, si dedica, quindi, a un’altra eroina e guerriera, questa volta ‘senza maschera’ e superpoteri imbastendo una trama dall’alto tasso adrenalinico, coadiuvata alle matite dall’italianissimo Marco Ferrari, scommessa intrigante che conferma il bel momento dei nostri artisti, protagonisti anche nell’Energon Universe.
Scarlett- la Ethan Hunt dei G.I. Joe?
Ecco la sinossi del volume, così come descritta sul sito saldaPress:
Shana “Scarlett” O’Hara sta per intraprendere la missione segreta più pericolosa della sua intera carriera: infiltrarsi nella base del misterioso clan Arashikage in Giappone. Per farlo, seguirà le tracce della sua ex partner Jinx, ora divenuta un sicario del clan. Questa volta Scarlett dovrà fare ricorso a tutte le sue abilità speciali per sopravvivere e per scoprire cosa realmente nascondono i membri di Arashikage: un’arma devastante che potrebbe cambiare gli equilibri di potere del pianeta!
Va detto che una delle cose più difficili, quando si scrive all’interno di un universo condiviso dove molte storie e diversi autori si intersecano tra loro, è mantenere l’autonomia dell’opera.
Per quanto riguarda Scarlett, non c’è bisogno di aver letto tutto l’Energon Universe per capire questo racconto, perché i cinque capitoli che compongono l’opera sono leggibili a sé. Se, però, il lettore non è nuovo all’ E.U., potrà cogliere sfumature e tensioni sotterranee maturate nei precedenti libri Skybound.
Il vero colpo di genio è proprio qui: Scarlett funziona sia come racconto indipendente che come nodo narrativo in un universo condiviso, in modo da permettere a nuovi lettori di avvicinarsi al mondo Hasbro/Skybound giusto in tempo per il debutto dei G.I. Joe, ma senza trascurare gli aficionados che sino ad ora non si sono persi un numero della Road to G.I. Joe.
Grazie all’abilità di Kelly Thompson, Scarlett si presenta come un tie-in al cardiopalma tra lo spy e l’action. La nostra Shana (o Scarlett) è dipinta come una delle migliori spie in circolazione degna alter ego femminile dell’agente Ethan Hunt di Mission Impossibile che si districa in prove, mosse e acrobazie di cui solo Tom Cruise sarebbe capace.
C’è da dire che la Thompson ha la mano giusta per gestire questo tipo di personaggio. L’esperienza maturata su eroine come Captain Marvel e, soprattutto, Black Widow, permette alla scrittrice di inserire quasi il ‘pilota automatico’ nel realizzare trame dalle tematiche spionistiche, e l’Energon Universe, in particolare il mondo dei G.I. Joe, è assolutamente in linea con quello a cui la Thompson ci ha abituati.
Scarlett butta il lettore subito in mezzo alla mischia e, a mano a mano, viene a conoscenza del passato tra Shana e Jinx, amiche, ex partner sul campo e (forse) anche qualcosa in più, bilanciando i flashback con gli eventi che accadono nel presente, senza mai appesantire la lettura che risulta, anzi, molto scorrevole e dinamica. Ma il volume non è solo una comune storia di spionaggio, bensì un racconto sull’amicizia e sull’importanza dei legami nonostante l’impossibilità di svelare le proprie emozioni visto il pericolo rappresentato dal clan per cui stanno facendo le infiltrate Jinx e Scarlett.
La Thompson, infine, pare introdurre un’altra pedina molto importante che potrebbe risultare fondamentale nello scacchiere dell’Energon Universe: la famiglia Arashikage, una sorta di clan della Mano di questo universo che, dopo gli eventi di Scarlett, potrebbe dare del filo da torcere a Cobra Commander, Destro e, infine, agli stessi G.I. Joe.
Marco Ferrari: maturità grafica e direzione autoriale
Passiamo al comparto visivo. Marco Ferrari ha un tratto dinamico e il gusto per la costruzione visiva della scena. Il suo stile che, immaginiamo, peschi a tratti da quello milleriano dei primi tempi di Daredevil ma anche ammirato in Ronin, matura di numero in numero all’interno di Scarlett, arrivando al capitolo finale con un salto qualitativo impressionante rispetto alle prime pagine. Il suo stile si affina, si indurisce nei contorni ma si fa più morbido nei volti, nei dettagli emotivi.
La Scarlett di Ferrari, non è sempre un’icona in posa: è umana e vulnerabile e la consapevolezza registica del disegnatore imprime una capacità di sfruttare le inquadrature per consegnare ai lettori un ottimo fumetto action.
E a proposito delle sequenze d’azione, queste sono eccellenti, ma mai gratuite. Ogni scontro ha un peso, e Ferrari gioca spesso con la percezione del movimento in modo originale: sfocature controllate, dettagli che attirano l’occhio senza confondere. Non cerca il virtuosismo fine a sé stesso, ma la funzionalità narrativa. E questo, in un fumetto che potrebbe facilmente scivolare nel muscolare, è un grande pregio.
Conclusioni
Quello che colpisce di più di Scarlett è la sua capacità di fondere i generi spy e action in maniera naturale e complementare. La Thompson riesce a creare una struttura narrativa solida, con colpi di scena calibrati e un protagonista credibile. Il personaggio di Shana finalmente riceve l’attenzione che merita in una storia dalla scrittura solida, disegni eccellenti e tono originale.
In definitiva, Scarlett non è (solo) un fumetto di spionaggio, ma anche una storia che parla di amicizia e di scelte complicate per il bene delle persone a cui si tiene, come nel caso di Shana e Jinx.
L’eroina che impariamo a conoscere ha una personalità importante e crediamo che non sarà solo una meteora all’interno dell’Energon Universe, ma che si farà spazio tra i vari ‘maschioni steroidati’ con la grinta che ha dimostrato nella sua avventura personale.
Dopo robot provenienti dallo spazio, eroi militari in cerca di riscatto e nemici che si sono fatti potenti in maniera spregevole, l’Energon Universe cala sul campo un’abile combattente donna, pronta a entrare nei cuori di lettori e lettrici.
E una come Scarlett era proprio ciò che ancora mancava in questo Energon Universe.
Oltre i G.I. Joe, ovviamente.
