Tra delusioni amorose, party online e incontri inaspettati, Mashiro racconta una storia d’amore moderna dove il vero livello da raggiungere è la fiducia. Questa è la nostra recensione del primo numero di My Love Story with Yamada-Kun at Lv999, il nuovo josei pubblicato in Italia da Star Comics
Tra matchmaking virtuale e sentimenti reali, la commedia romantica di Mashiro, My Love Story with Yamada-Kun at Lv999 ci racconta una nuova forma di intimità che nasce dentro e fuori dallo schermo. Edito da Edizioni Star Comics in Italia, questo josei moderno si distingue nel panorama delle rom-com per la sua capacità di parlare una lingua giovane senza cadere negli stereotipi del genere.
Un cuore spezzato, un joystick e una nuova chance
Akane è una ragazza universitaria che, dopo una delusione amorosa, si rifugia nell’MMORPG “Forest of Savior”, lo stesso gioco online che condivideva con l’ex. Ma il tentativo di vendetta romantica prende una piega inaspettata quando incontra Yamada, un player di alto livello freddo, taciturno e… incredibilmente bello. Da lì nasce un rapporto che parte da una conoscenza virtuale, tra raid, eventi e chat di gruppo, per poi svilupparsi in qualcosa di più profondo, ma anche più incerto, nella vita reale. Tra equivoci, gelosie e piccoli momenti di apertura, Akane e Yamada imparano lentamente a conoscersi, a superare le loro difese e, forse, a fidarsi di nuovo.
Dalla dipendenza affettiva alla ridefinizione del sé
My Love Story with Yamada-kun at Lv999 non si limita a raccontare una storia d’amore; scava nei sentimenti post-rottura, nel bisogno di validazione e nella fragilità dell’identità quando è ancora in costruzione. Akane, pur essendo estroversa e carismatica, nasconde un senso di insicurezza profondo che emerge soprattutto nei momenti di solitudine. Yamada, invece, rappresenta l’altro estremo: chiusa totale al mondo, freddezza apparente che protegge un cuore che ha imparato a non aspettarsi nulla dagli altri. Il gioco diventa allora una zona franca, un “safe space” dove i due possono essere qualcosa che fuori non riescono ad essere. La serie parla quindi anche di identità digitale, non come fuga, ma come occasione di incontro e di crescita personale.
Un Josei che parla ai ventenni senza paternalismi
Uno degli aspetti più riusciti di My Love Story with Yamada-kun at Lv999 è il modo in cui si rivolge a un pubblico giovane-adulto senza calcare la mano con moralismi o lezioni di vita. Mashiro non infantilizza i suoi personaggi: li lascia sbagliare, cadere in contraddizione, cambiare idea. Akane può essere superficiale e impulsiva, Yamada può risultare respingente o apatico, ma entrambi sono coerenti nel loro processo di crescita. Questo rende la narrazione autentica, quasi generazionale.
Il mondo del gaming online non è una trovata trendy, ma un contesto vissuto, quotidiano, che riflette il bisogno contemporaneo di connessione e identità. In questo senso, l’opera riesce ad affermarsi come una delle commedie romantiche più oneste e attuali degli ultimi anni, senza rinunciare alla dolcezza.
Equilibrio tra leggerezza e introspezione: sceneggiatura e disegno al servizio della narrazione
Mashiro riesce in un’impresa non banale: creare una rom-com che fa ridere, ma che sa anche fermarsi nei momenti giusti. I dialoghi sono spontanei e realistici, con silenzi ben calibrati che parlano quanto le parole. La sceneggiatura gioca con i tempi comici, alternandoli a momenti di tensione emotiva che non sfociano mai nel melodramma. Visivamente, il tratto è pulito e curato: i character design sono freschi e riconoscibili, con un uso efficace dell’espressività facciale che rende palpabili gli imbarazzi, le esitazioni e le complicità.
Le scene ambientate in game sono esteticamente distinte ma coerenti con il tono generale, e arricchiscono l’immaginario della serie senza stonare. In definitiva, My Love Story with Yamada-kun at Lv999 è una lettura che sorprende per maturità e dolcezza, e che mostra come anche una storia d’amore tra una healer e un DPS possa curare ferite vere.
