Lilo & Stitch – Responsabilità e amore verso il prossimo

Dopo più di vent’anni, il duo più divertente e dolce di ogni pianeta torna sul grande schermo a farci ridere e riflettere: Lilo & Stitch. Questi combinaguai non sono cambiati di una virgola, anzi, hanno trovato altri modi per fare impazzire la povera sorellona Nani. Pronti a tornare sull’isola di Kauai?

recensione lilo & stitch

Tempi di live action in casa Disney e, questa volta, possiamo dire che ha fatto centro. Lilo & Stitch si propone come una rivisitazione del classico che tanti, grandi e piccini, hanno amato nel lontano 2002, con tanti piccoli ma grandi cambiamenti. Tuttavia, e questo posso dirvelo subito, l’anima della storia è stata mantenuta e rispettata, così come il messaggio veicolato dalla pellicola: l’amore, che è il sentimento più bello e più grande, ma anche una responsabilità.

E questo lo sa bene Nani, la sorellona di Lilo, che si ritrova a doverle fare anche da madre dopo la perdita dei genitori. E a sua volta lo capisce la piccola quando Stitch arriva nella sua vita, perché lui, da quel momento in poi diventa sua “kuleana”, sua responsabilità. Sta a lei a insegnargli come comportarsi, anche se a volte non sa ancora bene cosa sia davvero giusto. Ma famiglia significa anche questo, starsi accanto e fare del proprio meglio, e crescere insieme.

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Lilo & Stitch – La trama

Lilo ha sei anni e solo la sorella Nani su cui contare. Non è una bambina modello e spesso si lascia andare ad accessi da rabbia, soprattutto quando si sente incompresa dalle sue coetanee che tendono a emarginarla. La loro è una piccola famiglia disastrata, in cui però vige la regola dell’Ohana: nessuno viene abbandonato o dimenticato. E Nani farebbe qualsiasi cosa per poter continuare a vivere con Lilo, che presto le potrebbe essere portata via dai servizi sociali perché lei sola non riesce a provvedere a tutti i loro bisogni. Perché, in fondo, anche lei è ancora una bambina e nonostante i suoi sforzi, ci sono tante cose che non riesce a fare.

La più importante sembra essere passare più tempo con la sorellina. Lilo, infatti, desidera più di ogni altra cosa un amico che possa stare con lei e quando vede quella che sembra una stella cadente, chiede al cielo di mandargli un compagno, l’angelo più bello di tutti. Ed effettivamente qualcosa approda sulla terra per lei: l’alieno mutante che non ha un nome, solo un numero di esperimento, il 626. La creatura è scappata dai suoi simili che volevano esiliarlo (eliminarlo pareva impossibile a causa della sua estrema resistenza e forza) ed è precipitato con la navicella rubata sull’isola dove vive Lilo.

Quando la piccola lo vede nel canile, nel quale era stato portato dopo essere stato investito, decide di prenderlo con sé. I due si rivelano molto simili, spesso arrabbiati e tacciati come cattivi. Ma la verità è che non lo sono, a volte semplicemente fanno cose brutte, ma solo perché nessuno è riuscito a fargli capire cosa è giusto. Inizia per i due una folle, divertente avventura, piena di disastri e litigi, che li porteranno a capire il vero significato dell’amore.

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Le differenze con il film animato

La mancanza di Gantu, il capitano della federazione galattica, è saltata subito agli occhi agli amanti della pellicola di oltre vent’anni fa. L’alieno si mostra sin da subito essere il primo antagonista di Stitch, oltre che colui che viene mandato sulla terra quando il dottor Jumba Jookiba (il creatore di Stitch) e l’esperto della terra Pleakley falliscono il recupero dell’esperimento. Il suo ruolo risulta importante ai fini della risoluzione della trama, ma il live action fa comunque un bel lavoro cambiando il finale senza differire nel messaggio che vuole dare.

Un’altra differenza molto interessante è la resa dei due inseguitori di Stitch: Jumba e Pleakley. I due, ovviamente realizzati in computer grafica essendo due alieni, a un certo punto assumono sembianze umane, che mantengono per gran parte della pellicola. Scelta stilistica o budget non adeguato? Fatto sta che la decisione presa non toglie nulla alla resa di questa accoppiata che, se possibile, risulta ancora più divertente, soprattutto il grande esperto del pianeta terra, interpretato da Billy Magnussen.

Piccola nota un pochino dolente è la scelta di creare da zero il personaggio della vicina di casa, che sembra risolvere improvvisamente la situazione familiare difficile di Lilo e Nani, e viene da chiedersi perché non l’abbia fatto prima (è la ragazza a essersi incaponita?). Oltre questo, la sua presenza, a mio parere, toglie un po’ di profondità alla figura della sorella maggiore della piccola, perché nel live action sembra poter fare affidamento su di lei in alcuni frangenti.

Nell’originale, invece, le due sono completamente sole contro il mondo, tolta la presenza del goffo David, che ha una cotta per Nani e per lei farebbe qualsiasi cosa. Resta il fatto che, comunque, l’Ohana è descrivibile come una famiglia allargata e la vicina non intacca almeno questo concetto fondante per la storia.

Peccato anche per il ruolo ridimensionato di Cobra Bubbles, che viene affiancato da un nuovo personaggio nel ruolo di assistente sociale, e al quale non si danno tutti i meriti per il lavoro svolto quando era membro della CIA (è grazie a lui se la terra non è mai stata annientata!).

Ohana e Kuleana – Famiglia e responsabilità

Ohana, come ci viene spiegato dalle sorelle Pelekai, significa famiglia. “Famiglia significa che nessuno viene abbandonato o dimenticato”. E la famiglia non è solo amore e tenerezza, ma anche conflitti e incomprensioni. Famiglia è anche kuleana, ovvero “responsabilità”. Per Nani, la piccola Lilo è tutto ciò che ha e questa consapevolezza la schiaccia, perché sente tutto il peso della responsabilità.

Lei stessa è ancora una bambina, e nella pellicola viene posta molta attenzione sul fatto che per la sua Lilo ha rinunciato a un grande sogno: studiare biologia marina, perché questo la avrebbe portata lontano da lei. Ed è qui che entra in gioco l’Ohana, ovvero la famiglia allargata, dove tutti si prendono cura degli altri e si dividono le responsabilità e si supportano a vicenda. Un luogo del cuore dove anche una creatura come Stitch può imparare l’amore e tirare fuori il suo lato carino e coccoloso che tanto adoriamo.

Il concetto di Kuleana, meno accentuato nel cartone del 2002, qui diventa una parola chiave, perché è qualcosa che viene insegnato anche alla piccola Lilo. Prendendosi cura di Stitch e insegnando lui a comportarsi bene, cercando di fargli abbassare il livello di cattiveria che ha in corpo, la bimba sperimenta in parte ciò che Nani ha tenuto tutto sulle sue spalle, ovvero la responsabilità di un’altra vita, di una vita che si ama visceralmente.

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Commento finale

L’annuncio di questo live action era stato fatto ben sette anni fa e tantissimi avvenimenti hanno frenato la lavorazione di questa pellicola, dal Covid allo sciopero degli sceneggiatori del 2023. Solo a novembre 2024 siamo riusciti a vedere le prime immagini nel trailer che, in pochissimo tempo, ha conquistato i cuori dei nostalgici (e non solo). Chiunque sulla faccia della terra è innamorato di quella buffa creaturina rabbiosa che sa essere anche coccolosa e adorabile e le aspettative erano davvero alte e le paure grandissime, soprattutto dopo gli ultimi live action (non tutti) targati Disney.

Ma posso assicurarvi che non verrete delusi e passerete del tempo di qualità al cinema, ridendo ed emozionandovi, soprattutto nel sentire e vedere intere scene girate con estrema cura e rispetto dell’originale. Un plauso speciale va a Maia Kealoha, la piccola attrice che ha letteralmente dato vita a Lilo, rendendola a dir poco perfetta.

Insomma, cosa aspettate? Lilo e Stitch vi aspettano al cinema!

Lilo & Stitch

Lilo & Stitch

Paese: USA
Anno: 2025
Durata: 108 minuti
Regia: Dean Fleischer Camp
Sceneggiatura: Chris Kenaniokalani Bright, Mike van Waes
Casa di produzione: Walt Disney Pictures, Rideback
Distributore italiano: The Walt Disney Company Italia
Interpreti e personaggi:
Maia Kealoha: Lilo Pelekai
Sydney Elizabeth Agudong: Nani Pelekai
Tia Carrere: Sig.ra Kekoa
Courtney B. Vance: Cobra Bubbles
Kaipo Dudoit: David Kawena
Amy Hill: Tūtū
Jason Scott Lee: Manager del luau
Blake La Benz: insegnante di hula
Doppiatori italiani:
Luna Tosti: Lilo Pelekai
Paolo De Santis: Stitch
Chiara Fabiano: Nani Pelekai
Roberto Stocchi: Jumba Jookiba
Davide Perino: AG. Pleakley
Laura Romano: Presidentessa del Consiglio
Paolo Buglioni: Cobra Bubbles
Eleonora De Angelis: Sig.ra Kekoa
Christian Vespe: David Kawena
Mirta Pepe: Tūtū
Claudio Marsicola: Insegnante di hula
Voto:

Antonella

Powerchan

Instagram Meganerd
Otaku orgogliosa da sempre, lettrice onnivora e divoratrice di anime. Incontrare Junji Ito e Inio Asano è il suo sogno. Spera un giorno di fare una JoJo pose con Araki sensei.

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