Elio – Una possibilità tra le stelle

Lo sguardo rivolto perennemente al cielo, Elio, il protagonista del nuovo film Disney Pixar, ci ha raccontato una storia di solitudine, inadeguatezza e amore. E lo ha fatto con la semplicità dei bambini, che tanto hanno ancora da insegnarci.

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Elio – Un delicato film Disney Pixar

Elio, il 29° lungometraggio targato DisneyPixar, è un film d’animazione che tanto ha da dire a grandi e piccini. A primo impatto sembra la semplice storia di un ragazzino fissato con gli alieni, che vuole scappare dalla sua realtà e incontrare queste creature di cui ha solo sentito parlare. A ben guardare, però, si tratta di una narrazione complessa, con molti temi delicati, che solo le pellicole Disney Pixar riescono ad affrontare con delicatezza e profondità.

Questa volta, sceglie di farlo, come spesso accade, dal punto di vista dei bambini: uno umano e uno alieno. Perché non importa quanto siamo diversi, quando siamo piccoli abbiamo tutti bisogno di una figura sulla quale contare e un luogo a cui appartenere. Elio è la storia di chi non riesce ad adattarsi e si sente diverso, e non riesce a comunicare il proprio dolore a chi ha accanto. Anche se c’è amore, a volte è difficile raggiungersi e solo vedendo le cose da lontano, da un altro punto di vista, riusciamo a comprendere cosa significa far parte di una famiglia e di una comunità.

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Alieni, rapitemi

Elio Solis ha undici anni, ha da poco perso i genitori e vive con la zia Olga. Da un po’ di tempo a questa parte è venuto a conoscenza del fatto che potrebbero esserci altre creature lassù nell’universo e cercare di contattare gli alieni diventa la sua ragione di vita. Perché? vi chiederete. Be’, la vita sulla Terra non sembra adatta a lui e lui non sembra essere fatto per vivere tra gli umani. Ogni giorno va sulla spiaggia, con la sua radio modificata per captare qualsiasi segnale dal cielo, e questo suo modo di essere fa’ sì che venga preso di mira da alcuni suoi coetanei.

Ma non è solo da loro che si sente incompreso: la zia, per quanto dica di amarlo, non fa nulla per cercare di comprendere questa sua passione e lo sgrida in continuazione a causa di tutti i guai che combina per cercare di parlare con gli alieni. La sua tutrice arriva a un punto di non ritorno quando Elio, portato di peso alla base militare dove lei lavora dopo aver fatto a botte con un altro ragazzino, si introduce nella sala dove uno dei tecnici dice di aver rilevato una voce provenire da un altro pianeta.

Questa sembra la risposta delle creature che Elio tanto cercava a un messaggio che gli esseri umani avevano affidato alla sonda Voyager per farsi conoscere da possibili entità extraterresti, e il ragazzino non riesce a trattenersi: si introduce nella sala di controllo e registra una risposta in cui chiede che lo vengano a prendere. E, incredibilmente, questo accade.

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Trovare un amico tra le stelle

Per tutta la vita, Elio si è sentito solo e incompreso da tutti, tranne che dai suoi genitori. Loro amavano le sue stramberie e avevano persino imparato a parlare una lingua inventata da lui. Quando arriva, quindi, tra gli alieni e viene accolto come ambasciatore del suo pianeta perché creduto il leader della Terra a causa di un equivoco, Elio si sente rinascere e finalmente al posto giusto. Tutti lo trattano bene, lo trovano interessante, lo guardano con curiosità ma mai con scherno.

E quando una minaccia arriva a turbare questa felicità appena ritrovata, il ragazzino si fa avanti per negoziare con un alieno da tutti temuto: Lord Grigon. Quando le trattative non vanno come sperato, Elio decide di “rapire” il figlio di quest’ultimo per utilizzarlo come merce di scambio, e si ritrova davanti un essere simile a lui in tantissime cose. Il piccolo Glordon si è sempre sentito un peso per suo padre, per il quale crede di essere “un errore, una delusione, un enigma, un problema, un’emicrania”, e questo è esattamente ciò che ha sempre pensato di essere Elio per la zia Olga, che per lui sembra aver rinunciato alla carriera.

Tra i due cuccioli, di uomo e di alieno, nasce un rapporto sincero e pieno di affetto: Elio è dovuto arrivare tra le stelle per trovare un amico e capire di non essere solo nel suo dolore.

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Rapporto genitori-figli

Uno dei temi principali, insieme alla solitudine e al non trovare il proprio posto del mondo, è quello del rapporto genitori-figli. Abbiamo quello complesso e conflittuale di Elio con la zia Olga, che vorrebbe essere per lui una figura di riferimento ma che non sa come prenderlo; e poi abbiamo quello tra Grigon e Glordon. Quest’ultimo, come spiegato dall’incontro post-visione all’anteprima romana dalla regista Domee Shi, vede al suo interno, come una matrioska, un’altra questione importante: la mascolinità, che sa essere tossica.

Quello che appare come il villain della pellicola, è il simbolo della virilità, fatta di un carapace-armatura che tutti i cuccioli devono indossare al compimento della maggiore età per poi non toglierselo più, e iniziare così una vita di morte e conquiste. Glordon, però, non vuole diventare una macchina da guerra, ma non sa come dirlo a suo padre, perché ha paura di disattendere le sue aspettative e tradire il proprio retaggio culturale. Ma è qui che la mascolinità tossica si fa da parte e il genitore riemerge come Grigon dal suo carapace, mostrando la sua parte tenera e vulnerabile, per aiutare il figlio in difficoltà e mostrargli un lato di sé che non gli aveva mai fatto vedere.

La scena dei due, stretti in un abbraccio, è la più emozionante della pellicola. Grigon si spoglia letteralmente del suo ego e rammenta semplicemente al figlio che lo ama così com’è, anche se a volte non lo comprende davvero. Una cosa è certa, però, lo conosce come nessun altro e lo dimostra quando capisce subito che quello che ha davanti, a un certo punto, non è lui ma un clone. E non c’è dimostrazione d’amore più grande.

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Elio – Come nasce l’idea per la pellicola

Le registe Domee Shi e Madeline Sharafian, sollecitate da alcune domande da parte dei colleghi della stampa, hanno spiegato il loro approccio a questa pellicola. Non sono partite da un tema preciso, ma dal personaggio principale: Elio, un ragazzino che vuole essere rapito dagli alieni.

Ma poi ci si è interrogati sul perché lo volesse, e lì sono entrate in scena le loro esperienze personali, di nerd con sogni che sembrano difficili da realizzare, come quelli che avevano quando studiavano nell’accademia di animazione. Hanno iniziato a indagare sulle motivazioni che lo muovevano, sul suo dolore e sulle sue paure, sul perché la Terra gli è tanto ostile da volerla lasciare per sempre. E lì, in quel momento, una delle colonne portanti del film è saltato fuori: il tema della solitudine, conseguenza della perdita dei genitori e dell’adozione da parte della zia Olga, per la quale si sente un peso.

Da cosa sono partite, dunque? Da qualcosa di intimo, da un protagonista che ha un desiderio, nato da motivazioni profonde e dolorose. Si tratta della storia di un ragazzino senza qualcuno su cui fare affidamento, che solo nello spazio capisce come fare amicizia.

Il doppiatori italiani – Una chiacchierata sui ruoli (dei personaggi e di genere)

All’incontro romano erano presente anche due doppiatori italiani: Adriano Giannini, che presta la voce a Lord Grigon, e Alessandra Mastronardi, la zia. A loro è stato chiesto quali sono state le difficoltà per questo lavoro e Adriano ha spiegato che, per lui, i film d’animazione sono molto più faticosi, poiché in questa tipologia di pellicole accadono cose improbabili nella vita reale. Inoltre, prestare la voce a Grigon è stato davvero faticoso a causa del tono sempre iroso, che lo costringeva a dover dilazionare il lavoro il più sessioni per non affaticare la voce.

Alessandra si è detta molto emozionata quando ha ricevuto la proposta per fare il casting e si è approcciata al lavoro con immensa umiltà, essendo qualcosa che non aveva mai fatto. Quello che ha cercato di fare è stato rispettare l’interpretazione originale di Zoe Saldana e non sopraffarla, rispettare quindi la sua scelta stilistica. Per lei è stato un onore e si è davvero divertita, non vedrebbe proprio l’ora di rifarlo.

I due doppiatori sono stati anche interpellati su una questione delicata, che nel film viene toccata, anche se in misura minore: la rilettura dei ruoli maschili e femminili. Adriano ha visto in Grigon una rilettura davvero importante, perché ha portato a una esplorazione profonda del sé. Dentro la corazza del “cattivo” c’è un mondo che, per fortuna, viene rivelato.

Alessandra trova che questa pellicola, come molte altre dell’universo Disney Pixar, abbia fatto molto sotto questo punto di vista e crede sia fondamentale educare i più piccoli a una visione paritaria della mamma e del papà. Le due figure sono fatte vedere come intercambiabili: Grigon si occupa del figlio mentre domina lo spazio, e la moglie è in giro a fare razzie. Entrambi, tuttavia, sanno come prendersi cura del loro piccolo e come stringerlo nel suo bozzolo per farlo sentire al sicuro. È dalla famiglia e dal rapporto dentro casa che parte l’esempio di parità, che poi si estende su larga scala.

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Conclusioni

Se cercate su internet, troverete che Elio appartiene al genere avventura/sci-fi ed è proprio così. Le registe si sono ispirate a E.T. ma anche a thriller di fantascienza come Alien. La pellicola, infatti, ha anche qualche momento di tensione, figlio di un retaggio simile che chi vi ha lavorato su ha fatto suo e rielaborato per creare un film adatto a tutti, grandi e piccini.

Il messaggio di fondo, tra dolore e solitudine, conflitti interiori e tra genitori-figli, resta comunque uno: l’amore, che può portare alla pace, con altre specie, tra membri di una famiglia, tra persone che non si sono mai date la possibilità di conoscersi davvero. E in un epoca in cui la parola “pace” è così importante e sempre in bocca a tutti senza però provare a fare davvero qualcosa, Elio ci fa capire che dovremmo dare tutti un’altra chance alla Terra, perché c’è molto da salvare. E solo parlando e provando a comprendersi si può arrivare a un momento in cui ci si abbraccia e si mette la parola fine al dolore.

Elio

Elio

Paese: USA
Anno: 2025
Durata: 99 minuti
Regia: Domee Shi, Madeline Sharafian
Sceneggiatura: Julia Cho, Mark Hammer, Mike Jones
Casa di produzione: Pixar Animation Studios, Walt Disney Pictures
Distribuzione italiana: The Walt Disney Company Italia
Doppiatori italiani: Andrea Fratoni: Elio Solis Alessandra Mastronardi: Olga Solis Gaia Bolognesi: ambasciatrice Questa Adriano Giannini: Lord Grigon Alexander Gusev: Glordon Neri Marcorè: Manuale Universale dell'Utente
Uscita nelle sale: 18 giugno 2025
Voto:

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Antonella

Powerchan

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Otaku orgogliosa da sempre, lettrice onnivora e divoratrice di anime. Incontrare Junji Ito e Inio Asano è il suo sogno. Spera un giorno di fare una JoJo pose con Araki sensei.

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