Dragon Trainer – Quando la fedeltà ripaga

Dopo 6 anni dall’ultimo epico capitolo, Dragon Trainer fa il suo grande ritorno in sala in una veste tutta nuova ed inedita per la Dreamworks. Riuscirà questo live-action ad essere all’altezza del passato?

copertina recensione dragon trainer

Negli ultimi anni, Disney ci ha abituati alla riscoperta dei suoi classici attraverso i remake in live action. Un’operazione che, grazie all’utilizzo della CGI e a degli accorgimenti  “più moderni” all’interno della trama, cerca di dare nuova vita a quelle storie che hanno segnato la nostra infanzia. Il risultato, però, spesso divide il grande pubblico: da un lato c’è  chi apprezza questi adattamenti ritenendoli un’evoluzione necessaria e affascinante; dall’altro, c’è chi come me, li considera un sintomo di crisi creativa all’interno di quello studio un tempo straordinario, ma che oggi sembra solo più interessato ai profitti che alla magia delle sue narrazioni originali.

Ed è proprio per questo che mesi fa accolsi con non poca preoccupazione la notizia che anche DreamWorks, una delle poche case d’animazione che negli ultimi anni è riuscita emozionarmi più volte, con titoli come Il Gatto con gli Stivali 2 o al recente Robot Selvaggio, si sarebbe apprestata a debuttare nel mondo dei live action, tramite una delle saghe più complicate con cui partire, ovvero quella di Dragon Trainer,  diretta da Dean DeBlois e supervisionata da Chris Sanders, che nel 2010 ci regalarono l’inizio di un’avventura straordinaria all’interno della quale l’eterna lotta tra Draghi e Umani, verrà interrotta grazie al protagonista Hiccup, pecora nera del suo villaggio, che grazie al suo acume e alla sua sensibilità saprà stringere legame con il Drago Sdentato, diventando l’eroe  di cui l’isola di Berk ha bisogno.

Dragon Trainer – Un nuovo inizio, stesso cuore

Considerando il ruolo centrale dei draghi, questo progetto avrebbe potuto facilmente trasformarsi in un disastro visivo e narrativo ( in pieno stile Biancaneve insomma). Invece, con mia sorpresa, DreamWorks è riuscita a centrare il bersaglio creando a mio avviso, il primo Live Action perfetto.

Rivedere Hiccup (Mason Thames) e Sdentato è stato come ritrovare dei vecchi amici. Il ritorno a Berk, con i suoi abitanti testardi – tra cui Stoick (Gerard Butler), Skaracchio (Nick Frost) e Astrid (Nico Parker) – seppur con qualche piccola differenza, è un’esperienza che scalda il cuore e rende giustizia a uno dei racconti più belli dell’animazione moderna.

Indubbiamente, gran parte del merito di questo successo va attribuito al ritorno DeBlois e Chris Sanders alla regia e alla supervisione, i quali  differenza di altri registi di live action che si sono persi in riscritture discutibili, qui scelgono una strada più fedele, riadattando semplicemente i tempi narrativi senza però stravolgere la storia, dando così più spazio e respiro ai momenti chiave. Così facendo Dragon Trainer va a dimostra una verità spesso trascurata: i fallimenti dei precedenti adattamenti Disney non sono tanto il frutto di cast sbagliati o effetti visivi poco convincenti, quanto di riscritture forzate che vanno a snaturare l’essenza delle trame originali, rendendo questi nuovi racconti incapaci di reggere il confronto con il materiale da cui provengono.

CGI e Cura

Uno degli aspetti più sorprendenti di questo remake di Dragon Trainer risiede nel comparto grafico, un elemento tutt’altro che secondario, considerando che l’intero film ruota attorno alla presenza visiva dei draghi in tutta la loro varietà e magnificenza.

A partire dallo stesso Sdentato, è evidente la cura riposta nella realizzazione in CGI: il drago non solo si integra perfettamente con l’ambiente, ma interagisce in modo credibile con il giovane Mason Thames. Le sequenze in cui Hiccup gioca o vola insieme alla Furia Buia sono realizzate con una fluidità e un realismo tali da restituire allo spettatore la stessa magia visiva del film originale del 2010.

Un’impresa tutt’altro che semplice, portata a termine con risultati eccellenti, non solo sul drago protagonista, ma su tutti gli altri proposti a schermo, il Bizippo, il Gronchio, L’Alpha, tutti quanti dal più microscopico al più colossale, hanno la stessa cura maniacale e la stessa fluidità nelle interazioni rendendo ogni singolo frame semplicemente geniale.

Conclusioni

Da amante della saga animata, con questo Live Action posso tranquillamente definirmi soddisfatto. Sono uscito dalla sala felice come la prima volta che conobbi questo fantastico mondo, non solo per la sua fedeltà ma anche per l’importanza che questo film avrà per il mondo dei Live action, in quanto indubbiamente dal 13 Giugno, verrà inesorabilmente stabilito un nuovo standard sui futuri remake, sia Dreamworks ( la quale è già al lavoro sul secondo capitolo), sia Disney, le quali ancora una volta si ritrovano faccia a faccia come in passato, dando così inizio ad una possibile nuova gara, che avrà solo noi come vincitori, in quanto l’ultima volta che questi due colossi si sfidarono fu un’epoca d’oro per l’animazione.

Non vi resta che attendere quindi il 13 Giugno per potervi recare nella remota isola di Berk al fine di riscoprire quella magia che potrebbe fungere da scintilla per una corsa all’intrattenimento che forse da troppo tempo manca nelle sale.

Dragon Trainer

Dragon Trainer

Titolo originale: How To Train Your Dragon
Paese: USA
Anno: 2025
Durata: 125 minuti
Regia e sceneggiatura: Dean DeBlois
Casa di produzione: DreamWorks
Distributore italiano: Universal Pictures
Interpreti e personaggi:
Mason Thames: Hiccup Horrendous Haddock III
Nico Parker: Astrid Hofferson
Gerard Butler: Stoick l'Immenso
Nick Frost: Skaracchio Ruttans
Julian Dennison: Gambedipesce Ingerman
Gabriel Howell: Moccicoso Jorgenson
Bronwyn James: Testabruta Thorston
Harry Trevaldwyn: Testaditufo Thorston
Voto:

Xuan

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Xuan di Narvali Nerd, classe 93. Per diletto e passione parlo di cultura nerd, dai Manga ai fumetti, dai film all'animazione, insomma qualsiasi cosa attiri la mia attenzione

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