Capitan Futuro: L’Imperatore dello Spazio – Il ritorno di Curtis Newton

Il reboot a fumetti di Capitan Futuro è un'operazione editoriale riuscita e necessaria. L'opera eleva la classica space opera di Edmond Hamilton a un dramma maturo incentrato sulla vendetta personale e la critica sociale

Francesco Rescigno
copertina recensione capitan futuro

Se pensavate che Capitan Futuro fosse un’opera “recente” vi sbagliate. Magari si è ingannati dalla celebre trasposizione animata della Toei Animation del 1978. In realtà, è un opera molto più longeva. In questa nuova versione, edita in Italia da Tunué, la casa editrice di Latina riporta in vita il cult fantascientifico creato da Emmond Hamilton nel 1939.

Questa edizione, però, è sceneggiata da Sylvain Runberg – Watch Dogsdisegnato da Alexis Tallone, con colori di Annelise Sauvêtre e Arancia Studio.

Capitan Futuro: L’Imperatore dello Spazio non è solo un omaggio al cult fantascientifico creato da Edmond Hamilton nel 1939 e reso celebre dall’anime Toei Animation del 1978. È un reboot dove gli scenari pulp lasciano spazio a un dramma di vendetta personale e critica politica. Con questa recensione partiremo alla volta di mondi a noi sconosciuti ma che sotto sotto, hanno dei tratti in comune con noi.

Ma di cosa parla il fumetto?

Capitan Futuro tavola 1

Alla ricerca dell’antidoto per salvare Deneb – No Spoiler

Il volume si apre con l’introduzione di Curtis Newton, un bambino, i cui genitori, Elaine e Roger Newton, sono brillanti scienziati che presentano due creazioni rivoluzionarie: il robot Greg (forza e empatia) e l’androide Otto (mutaforma), dotati di una nuova forma di intelligenza artificiale ed emotiva.

La loro visione di una “prossima tappa verso un mondo migliore” è brutalmente interrotta da un attacco missilistico orchestrato da Victor Corvo, un politico che guida un movimento di integralismo religioso, contrario a tali “sperimentazioni”. I genitori di Curtis vengono uccisi, ma affidano il figlio alla loro squadra: Greg, Otto e il Professor Simon Wright (un cervello umano in un modulo antigravitazionale).

Venticinque anni dopo, Curtis è diventato Capitan Futuro, un eroe rinomato ma visto come un “paria” dal corrotto Governo Intergalattico. Viene ingaggiato per indagare su un’epidemia sul pianeta Deneb che trasforma gli umani in creature aggressive simili a gigantopitechi. Qui emerge l’antagonista, il sedicente Imperatore dello spazio, un essere mascherato che si fa chiamare “l’eterno” e usa una tecnologia incredibile per fomentare la ribellione della popolazione autoctona (i Primos o Megariani) al fine di cacciare gli umani da Deneb.

Capitan Futuro tavola 2

Una piacevole sorpresa

Capitan Futuro torna a proteggere l’universo in un nuovo adattamento a fumetti, pensato per nutrire la nostalgia di chi lo guardava in tv, ma soprattutto per conquistare una nuova generazione di sognatori e sognatrici. E io lo ammetto, prima che mi sia stato chiesto di scrivere questa recensione, non sapevo nulla di questo personaggio. Niente di niente, e sono sincero nell’ammetterlo.

Solitamente, poi, sono abbastanza restio a documentarmi prima di immergermi nella lettura. Mi lascio trasportare dalle tavole, dai disegni, dal racconto. Insomma, leggo qualsiasi cosa mi capiti tra le mani. Infatti, e un po’ mi vergogno a dirlo, ero convinto che Capitan Futuro fosse un’opera di stampo giapponese (non linciatemi, apprezzate la sincerità).

Ma sono anche sincero nel sottolineare come Capitan Futuro mi abbia rapito. Tavola dopo tavola. Azione dopo azione. Lo stile di disegno di Alexis Tallone e la colorazione di Annelise Sauvêtre e Arancia Studio sono elementi distintivi e cruciali per l’efficacia del fumetto, in quanto fondono l’estetica della linea chiara europea con le influenze dinamiche del manga/anime fantascientifico.

capitan futuro tavola 3

Il tratto è pulito, chiaro e definito, ma dotato di un’alta energia visiva, soprattutto nelle sequenze d’azione. Il design dei personaggi e della tecnologia (in particolare la navicella Comet e i robot Greg e Otto) è dettagliato, richiamando un senso di fantascienza classica ma con una sensibilità moderna. Infatti, non sembra di leggere un’opera, in fondo, “datata”. La bravura di Tallone e Runberg sta nell’aver rispolverato un mito in chiave moderna senza snaturare l’opera.

Sylvain Runberg gestisce il materiale originale creando un arco narrativo robusto per Curtis Newton, legando il suo eroismo a una vendetta personale e a un preciso credo morale, ossia i valori della sua seconda famiglia. Ma quello che mi ha sorpreso di più è l’attualità dei temi trattati: corruzione politica, il fanatismo, le implicazioni etiche dell’Intelligenza Artificiale (l’empatia dei droidi). Tutti temi che quotidianamente sono protagonisti della nostra società.

Per non parlare dei disegni di Alexis Tallone, l’elemento che rende l’opera particolarmente appetibile. La combinazione di un tratto pulito e di una colorazione espressiva cattura lo spirito della fantascienza avventurosa pur mantenendo un’elevata leggibilità e dinamicità. Le tavole scandiscono un ritmo narrativo dinamico, e le ambientazioni di Deneb con tavole più scure e fredde (blu e viola) nelle scene notturne e nelle città, creano un’atmosfera da thriller/cyberpunk soft che ti spinge, per forza di cose, a dover andare avanti nella lettura, senza interruzioni.

capitan futuro

Una scienza che non tradisce

Capitan Futuro: L’Imperatore dello Spazio è l’esempio di come un reboot debba essere eseguito: rispettoso della fonte originale, ma coraggioso nel rileggerne i temi in chiave contemporanea. Runberg e Tallone hanno “creato” un’opera che parla di fanatismo, scienza etica e ingiustizia sociale, il tutto mascherato da un’adrenalinica avventura spaziale.

È una lettura consigliata ai nostalgici della serie animata che ritroveranno l’epos che ricordano, ma è soprattutto un ottimo invito per i nuovi lettori alla space opera di qualità, con una messa in scena grafica eccellente e una profondità narrativa inaspettata.

Capitan Futuro: L'Imperatore dello Spazio

Capitan Futuro: L'Imperatore dello Spazio

Autori: Alexis Tallone, Sylvain Runberg
Formato: 19,5x27; Brossurato; 176 pagine a colori
Dove trovarlo: Fumetteria, libreria, store online
Editore: Tunué
Prezzo: € 24,90
Voto:
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Vivo di fumetti e cultura pop: i supereroi per me non sono fantasia, ma coinquilini di un universo parallelo. Quando non salvo il mondo leggendo, mi limito a scrivere articoli o a sconfiggere boss alla Play
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