Il panorama dell’intrattenimento globale si prepara a una svolta di portata storica. Con un annuncio ufficiale, Netflix ha comunicato di aver raggiunto un accordo per acquisire una parte rilevante degli asset di Warner Bros. Discovery, includendo gli studios cinematografici e televisivi, il canale HBO e la piattaforma streaming HBO Max. Un’operazione dal valore complessivo di 82,7 miliardi di dollari, destinata a ridisegnare gli equilibri dell’industria.
Mentre il colosso guidato da Ted Sarandos celebra un passo decisivo verso l’espansione in segmenti in cui finora era solo marginalmente presente, Paramount Skydance ha scelto di non rimanere a guardare. La compagnia ha infatti avviato una procedura di acquisizione ostile con l’intento di rilevare l’intera Warner Bros. Discovery, comprese le sue divisioni televisive come CNN, TBS e altre reti via cavo, entrando così in diretta competizione con Netflix.

Un mercato in trasformazione e la risposta di Netflix
Il tentativo di scalata da parte di Paramount Skydance non ha lasciato indifferenti né gli investitori né l’industria. A questo si aggiungono le critiche sollevate dai sindacati di Hollywood, preoccupati per l’impatto occupazionale e creativo delle acquisizioni su larga scala. In questo scenario complesso, il CEO di Netflix Ted Sarandos è intervenuto con toni più concilianti rispetto alle sue recenti dichiarazioni su una possibile evoluzione delle finestre di distribuzione cinematografica.
Nel corso della conferenza stampa dedicata all’operazione, Sarandos ha chiarito che l’obiettivo non è quello di cambiare drasticamente le modalità di lavoro di Warner Bros., ma anzi di preservarne le eccellenze, incluso il sistema di distribuzione cinematografica:
“Con questa operazione entriamo in tre aree in cui oggi non abbiamo una presenza significativa. Non esistono sovrapposizioni operative e vogliamo che queste attività proseguano più o esso come fanno ora. Siamo pienamente intenzionati a mantenere la distribuzione nelle sale esattamente com’è attualmente.”
Le parole di Sarandos segnano un passaggio importante: Netflix, spesso percepita come forza disruptive che spinge verso il digitale a scapito delle sale cinematografiche, si impegna ora a valorizzare la tradizione cinematografica di uno degli studi più iconici di Hollywood.

La nuova strategia nelle sale: un cambio di paradigma per Netflix
Storicamente, Netflix ha fatto ricorso alle uscite al cinema solo quando necessario, per qualificare le proprie produzioni agli Oscar, limitando però la distribuzione a pochi schermi e senza mai rivelare gli incassi. Negli ultimi mesi, tuttavia, il modello sembra cambiato, e la compagnia ha sperimentato una presenza più strutturata nelle sale.
Un esempio evidente è l’uscita di KPop Demon Hunters, programmato in oltre mille cinema, che ha ottenuto un sorprendente risultato al botteghino. Dopo aver registrato numeri da record sulla piattaforma – con oltre 325,1 milioni di minuti visualizzati – il film ha incassato 19 milioni di dollari in un solo weekend, diventando la migliore apertura cinematografica mai realizzata da una produzione targata Netflix.
Questi risultati hanno spinto il management a riconsiderare il ruolo delle sale all’interno della strategia complessiva dell’azienda, soprattutto in vista dell’arrivo in catalogo dei futuri contenuti Warner Bros. Sarandos ha infatti precisato che, qualora l’accordo fosse stato siglato due anni fa, tutti i film Warner in uscita nel 2025 sarebbero stati distribuiti nelle sale come da tradizione: titoli attesissimi come Minecraft, Superman, Weapons e Sinners.
“Il valore dei film nasce anche dal modo in cui vengono lanciati nelle sale,” ha sottolineato Sarandos. “Non abbiamo acquisito questa azienda per ridurre quel valore, ma per rafforzarlo.”

Paramount Skydance al contrattacco: una battaglia per il controllo di Hollywood
Mentre Netflix si concentra sull’integrazione dei nuovi asset, Paramount Skydance continua a spingere la propria offerta ostile. Se dovesse avere successo, l’azienda riuscirebbe a consolidare sotto un unico tetto una delle più importanti realtà dei media globali, ma l’operazione avrebbe impatti significativi sull’occupazione e sulla struttura stessa delle società coinvolte.
Sarandos ha replicato alle dichiarazioni del CEO di Paramount Skydance assicurando che l’acquisizione di Netflix non comporterà tagli al personale di Warner Bros. e che l’accordo, già formalizzato, garantisce stabilità ai dipendenti:
“Abbiamo un accordo chiuso, vantaggioso per Warner Bros. Discovery, per gli azionisti e per i consumatori. È un modo solido per proteggere i posti di lavoro e crearne di nuovi. Confidiamo pienamente nel buon esito della transazione.”
Un messaggio diretto non solo ai competitor, ma anche all’ambiente hollywoodiano, fortemente sensibile alle dinamiche sindacali e occupazionali.
Che cosa aspettarsi ora
Con due colossi come Netflix e Paramount Skydance pronti a contendersi il controllo di Warner Bros. Discovery, il settore dell’intrattenimento si trova di fronte a una fase di transizione che potrebbe definire i prossimi decenni. La mossa di Netflix rappresenta un’espansione strategica importante, mentre l’azione ostile di Paramount Skydance apre scenari ancora più competitivi.
Nei prossimi mesi, il destino della major potrebbe cambiare radicalmente, ridefinendo non solo gli equilibri tra piattaforme streaming e studi tradizionali, ma anche le logiche di distribuzione, produzione e impatto occupazionale a Hollywood.

