Nel panorama sempre più competitivo dello streaming e dell’intrattenimento digitale, emergono retroscena sorprendenti sulle strategie di espansione che Netflix ha valutato negli ultimi anni, rivelando come il colosso californiano abbia contemplato acquisizioni che avrebbero potuto rivoluzionare completamente l’industria dell’intrattenimento globale. Secondo quanto emerge da un’approfondita inchiesta condotta da Bloomberg, la piattaforma di streaming più popolare al mondo aveva seriamente preso in considerazione l’ipotesi di acquisire nientemeno che The Walt Disney Company, prima di orientare le proprie mire verso l’operazione che si è poi concretizzata con Warner Bros. Discovery.
Questa rivelazione getta nuova luce sulle ambizioni espansionistiche di Netflix e sulle dinamiche che hanno caratterizzato le scelte strategiche dell’azienda guidata da Ted Sarandos e dal co-fondatore Reed Hastings.
Le valutazioni di Netflix non si erano limitate esclusivamente a Disney, ma si erano estese a un ventaglio più ampio di potenziali acquisizioni che avrebbero potuto trasformare radicalmente il profilo dell’azienda. Tra i target considerati figurava anche la Fox, prima che quest’ultima venisse definitivamente acquisita da Disney in un’operazione miliardaria che ha ridisegnato gli equilibri del settore cinematografico, oltre a Electronic Arts, il colosso dei videogiochi che avrebbe apportato una dimensione completamente nuova al portafoglio di contenuti della piattaforma.
L’acquisizione di Disney avrebbe rappresentato un colpo di scena epocale nel settore dell’intrattenimento, garantendo a Netflix il controllo su universi narrativi straordinariamente popolari come Marvel Cinematic Universe e la saga di Star Wars, ma anche asset fisici di enorme valore come i celebri parchi a tema dislocati in diverse parti del mondo e persino le lussuose navi da crociera del brand Disney.

Netflix – Le ragioni strategiche dietro le acquisizioni mancate
Nonostante l’attrattiva innegabile di queste operazioni e il potenziale trasformativo che avrebbero avuto per il business model di Netflix, diversi fattori hanno impedito la concretizzazione di questi progetti ambiziosi. La principale resistenza è arrivata dalla filosofia aziendale del co-fondatore Reed Hastings, che ha sempre manifestato una preferenza marcata per la crescita organica dell’azienda, privilegiando lo sviluppo interno di contenuti originali e la costruzione graduale di un ecosistema proprietario piuttosto che ricorrere a mega-acquisizioni che avrebbero comportato sfide integrative complesse.
Inoltre, i vertici dirigenziali di Netflix hanno incontrato notevoli difficoltà nel trovare un equilibrio economico soddisfacente per queste operazioni, manifestando riluttanza a pagare prezzi che ritenevano eccessivamente gonfiati rispetto al reale valore di mercato degli asset coinvolti, in un momento storico in cui le valutazioni delle grandi società di intrattenimento oscillavano significativamente.
Dopo aver esplorato queste varie opzioni strategiche senza trovare l’alchimia giusta per portarle a termine, Netflix ha infine deciso di concentrare i propri sforzi su un’acquisizione comunque di portata colossale: l’operazione Warner Bros. Discovery, valutata complessivamente intorno agli 82-83 miliardi di dollari. Questa acquisizione, che rappresenta comunque uno dei deal più significativi nella storia recente dell’intrattenimento, ha permesso a Netflix di mettere le mani su asset di straordinario valore come gli storici Warner Bros. Studios con il loro glorioso catalogo cinematografico, il prestigioso marchio HBO con la sua reputazione di eccellenza nella produzione di serie televisive premium, la piattaforma streaming HBO Max che viene integrata nell’ecosistema Netflix.
Ma soprattutto, l’operazione garantisce l’accesso a franchise leggendari che hanno segnato la cultura pop contemporanea, tra cui l’universo DC Comics con i suoi iconici supereroi, il magico mondo di Harry Potter che continua a generare fatturati straordinari, e l’epica saga di Game of Thrones che ha ridefinito gli standard delle produzioni televisive di alto budget, rappresentando così un investimento strategico che posiziona Netflix in modo ancora più dominante nel panorama globale dell’intrattenimento digitale.

