Ai Yazawa è tornata a parlare del destino di Nana, il suo più celebre manga in pausa dal 2009. In occasione dei festeggiamenti per i suoi 40 anni di carriera e per il 25º anniversario dell’inizio della serializzazione sulla rivista Cookie, che ha ospitato la serie per anni, l’autrice ha condiviso alcune parole che hanno acceso nuove speranze. Tuttavia, e come sempre, è importante leggere le sue dichiarazioni con attenzione e senza lasciarsi trasportare da facili entusiasmi.
Nana – Un ritorno desiderato ma incerto
Nel corso dell’evento celebrativo, Yazawa ha dichiarato che Nana era già “nelle sue fasi finali” quando ha dovuto interromperlo a causa di problemi di salute. Ha poi aggiunto:“Non esiste un piano concreto per riprendere la pubblicazione al momento, ma nessuno più di me desidera che i lettori possano leggere la conclusione di Nana un giorno.” Parole che esprimono un sincero attaccamento all’opera e ai suoi fan, ma che non devono essere interpretate, anche questa volta, come un annuncio ufficiale di ripresa.
Yazawa ha spiegato che, pur continuando a occuparsi del suo recupero fisico, la voglia di disegnare è tornata gradualmente, e che desidera davvero trovare il modo di tornare al lavoro—anche se a piccoli passi.
Negli ultimi anni, Ai Yazawa è riapparsa sporadicamente sulla scena pubblica, spesso in occasione di mostre o collaborazioni artistiche. Nel 2022, ha curato una mostra delle sue opere, affermando che prepararla l’aveva aiutata a riacquistare un po’ di forza fisica e motivazione creativa.
Più di recente, ha realizzato una nuova illustrazione di Nana Osaki per il numero celebrativo di Cookie. Il disegno, dal forte impatto emotivo, ha suscitato reazioni entusiaste tra i fan, che lo hanno interpretato come un segnale positivo.
Inoltre, Yazawa ha partecipato a una collaborazione con Uniqlo, realizzando una linea di abbigliamento ispirata alle sue opere, inclusa Nana. Tutti questi segnali indicano una progressiva riapertura al mondo dell’illustrazione, ma non necessariamente alla serializzazione di un manga.
La questione centrale resta la salute dell’autrice. Yazawa ha vissuto un lungo periodo di convalescenza dopo essere stata ricoverata nel 2009, e da allora ha scelto di non forzare i tempi della ripresa. Come lei stessa ha dichiarato più volte, il suo obiettivo è tornare a disegnare “un po’ alla volta”, rispettando i propri limiti.
In alcune interviste, ha anche accennato al fatto che, prima di poter effettivamente riprendere Nana, potrebbero esserci procedure editoriali e organizzative da affrontare, che richiederebbero tempo.
I lettori di Nana sono da tempo abituati a convivere con l’incertezza. Il manga, apprezzato per la profondità emotiva dei personaggi e la sua rappresentazione realistica di amore, amicizia e fallimenti, si è interrotto bruscamente lasciando molte trame in sospeso.
Tuttavia, il fatto che Yazawa continui a parlare del manga con affetto e volontà lascia aperta una porta. Non si tratta di promesse, ma di un desiderio espresso con sincerità.
Tutti noi, a volte ce ne dimentichiamo per un po’, siamo presi da altro, leggiamo un’infinità di storie, guardiamo così tanti anime da far venire il mal di testa, solo nominandoli, a chi non ha la nostra stessa passione. Poi, come un fulmine a ciel sereno, ci ricordiamo del Grande Demone Celeste. Ripensiamo a due ragazze che s’incontrano per caso su un treno diretto a Tokyo. E allora eccola lì, la maledetta nostalgia canaglia.
Nessuno che abbia letto l’opera della Yazawa, visto l’anime che ne è stato tratto, ha smesso di pensarci. Nana Osaki e Nana Komatsu con le loro storie, parlano di tutti noi. Hanno impersonato un’intera generazione che scappa dalla provincia per reinventarsi, i sogni e i desideri legati a un mondo che di perfetto, ha solo la copertina. C’è la nostra paura di rimaneri soli, gli incontri sbagliati, il lavoro che odiamo e quello che vorremo avere.
C’è l’amicizia di due ragazze che condividono un nuovo inizio, così diverse ma in fondo uguali. Ai Yazawa ha raccontato, con la sua peculiare delicatezza, una storia che va oltre i canoni del manga per ragazze. Se volete, a Nana abbiamo dedicato un lungo speciale che potete recupere qui.
fonte: comicbook