Kaiju No. 8 – Il finale delude i fan perché “troppo frettoloso”

Dopo 5 anni di attività, arriva al capitolo finale anche Kaiju No. 8, il manga a cura di Naoya Matsumoto che sembrava pronto a concludersi nel migliore dei modi. Qualcosa però sembra essere andato storto, deludendo i fan. Scopriamo subito cosa è accaduto.

Carmela Massa
Kaiju no.8

Era il 2020 quando Naoya Matsumoto lanciò “Kaiju No. 8, una nuova serie manga dedicata all’universo dei Kaiju. L’idea fu subito colta con un certo entusiasmo dal pubblico, in quanto sembrava un’idea fresca e interessante.

A distanza di 5 anni anche quest’opera è giunta al termine. Ne avevamo annunciata la fine proprio qualche tempo fa in questo articolo, e avevamo annunciato di seguire con attenzione il tanto atteso finale per commentarlo poi insieme. Con il capitolo 129 le avventure di Kafka sembrano giunte al termine, ma contrariamente alle aspettative, il pubblico sembra non aver apprezzato l’epilogo scelto dall’autore.

Non vogliamo spoilerare nulla, quindi non ci soffermiamo sugli ultimi eventi trattati all’interno dell’opera. Tuttavia, l’opinione pubblica si sta infiammando nelle ulime ore, criticando a ruota libera quello che sembrerebbe un finale forzato, incompleto e che da l’impressione di essere stato scritto in maniera frettolosa.

La cosa peggiore è che non sembrerebbe un caso isolato, sono molteplici i manga che negli ultimi 10 anni si sono conclusi tra aspre critiche e opinioni discordanti. Nella realtà dei fatti, sono cambiate tante cose nel corso del tempo. Anni indietro era normalità leggere opere iniziate a scrivere 10, 15 o più anni addietro. Il pubblico non si annoiava, anzi, cresceva assieme ai suoi personaggi preferiti.

Potremmo fare una miriade di esempi ma forse quelli che riescono a rendere meglio l’idea di questo concept sono: One Piece, Berserk (che nemmeno è riuscito ad averlo un degno finale) e Detective Conan. Manga accomuniati da un’attività particolarmente longeva, oltre che dal grande successo riscosso.

Attualmente invece, anche il settore dei manga sembra correre a pari passo con il ritmo della società moderna. Si chiede agli autori di essere sempre più riduttivi, ponendo su di essi una certa pressione che sfocia poi in lavori iniziati magistralmente ma conclusi lasciando qualche punto interrogativo in sospeso.

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Perché non ha convinto il finale di Kaiju No. 8

Il successo riscosso da Kaiju No. 8 non è solo frutto del manga, ma anche di una serie anime che già con la pubblicazione della prima stagione ha fatto boom di consensi. La serie, che si può guardare sia su Netflix che su Crunchyroll, sta per ritornare con una seconda stagione.

Anche per questo evitiamo di spoilerare troppi dettagli, altrimenti alcuni dei nostri lettori potrebbero scoraggiarsi nel continuare l’anime. Ma su alcune cose non possiamo tacere. Cosa non è piaciuto allora ai fan del manga di questo finale?

Alcuni affermano che c’è una certa incoerenza nei comportamenti e nelle scelte dei principali protagonisti. Altri raccontano di salti temporali troppo forzati che allontanano il lettore dal progetto iniziale. Ma ciò che forse ha veramente deluso i fan dell’opera è il fatto che questo finale non riuscirebbe a dare giustizia all’incredibile percorso di crescita che ha compiuto Kafka.

Inoltre, molti lettori si sono lamentati del fatto che hanno creato un’opera dedicata ai Kaiju, senza però costruire nulla in merito alle loro origini. Buco di trama norme che in molti speravano di riuscire a riempire proprio con questo manga.

E se ti stai interrogando sul motivo di questa “fretta” che sembra attanagliare tutti gli autori moderni, soffermati un attimo su alcuni dettagli che ti circondano. Complice di questa situazione la pressione e la troppa mole di lavoro che una realtà come Shonen Jump si trova a sostenere, in un’epoca come la nostra, in cui leggere è diventato veramente “troppo” semplice.

La gente ormai legge tantissimo, diventando ogni giorno sempre più avaro e mettendo le case editrici, riviste etc.. in condizioni di sovraccaricarsi di lavoro. Il risultato? Finali troppo frettolosi per opere che erano pronte a cambiare la storia.

E tu cosa ne pensi? Faccelo sapere nei commenti.

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Appassionata di musica, anime, manga e serie tv, vivo la vita come se fossi la protagonista di un teen drama. Anche adesso che ho passato la 30ina. Amo scrivere di tutto ciò che mi emoziona ed è da piccola che sogno di sposare Goku e salvare il mondo insieme a lui!
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