Etna Comics 2025 – Ospite d’eccezione Yumiko Igarashi

Etna Comics 2025 ospita la Maestra Yumiko Igarashi, un concentrato di gentilezza e follia, l’autrice che ha dato il volto a icone come Candy e Georgie

speciale yumiko igarashi

Che bello incontrare la Maestra Yumiko Igarashi nella splendida cornice dell’Etna Comics 2025! Abbiamo inseguito tutti i cerchietti dotati da orecchie da gatto per trovarla ed eccola davanti a noi: la creatura più kawaii del mondo.

Disegnatrice iconica e inconfondibile, Yumiko Igarashi è una delle figure più influenti e riconoscibili del manga del dopoguerra, capace di dare forma visiva a sogni, traumi e desideri di intere generazioni. Nata a Asahikawa, nell’Hokkaidō, nel 1950, Igarashi ha rivoluzionato l’immaginario dello shōjo manga innalzandolo a una dimensione visiva di straordinaria intensità espressiva.

Il suo stile ha raggiunto un successo planetario con Candy Candy prima e Georgie poi, trasposizione del romanzo scritto da Kyoko Mizuki, in cui l’autrice ha scolpito una delle protagoniste più amate e sofferte della storia del fumetto: una bimba dagli occhi grandi come il cielo e i riccioli d’oro come simbolo di resilienza, amore e abbandono.

Etna Comics 2025 - Ospite d'eccezione la Maestra Yumiko Igarashi

Lo stile Yumiko Igarashi: tra barocco romantico e dinamismo emotivo

Il tratto di Yumiko Igarashi è riconoscibile all’istante: floreale, iper-dettagliato, sontuoso. La sua estetica è una vera esplosione di linee curve, occhi sovradimensionati, pizzi, nastri, petali sospesi e lacrime che sembrano stelle. Ogni vignetta è un piccolo palcoscenico emotivo, in cui la composizione segue le pulsazioni del cuore dei personaggi, e non la semplice linearità narrativa.

Igarashi reinterpreta il corpo femminile infantile e adolescenziale secondo codici visivi quasi teatrali: teste leggermente sproporzionate, gambe esili, gesti languidi, ma mai statici. I suoi personaggi non sono mai prigionieri della gabbia fumettistica: sfondano i bordi, si arrampicano tra le cornici, abitano lo spazio come se fosse liquido, onirico, trasfigurato.

Il bianco domina lo sfondo, come simbolo di innocenza ma anche di solitudine, mentre i pattern decorativi—rose, merletti, arabeschi—creano un contrasto denso e ipnotico che incanta l’occhio e avvolge la scena in una spirale emotiva.

Questo stile, spesso definito “barocco sentimentale”, ha influenzato generazioni di illustratori e illustratrici, non solo in Giappone, ma anche in Italia e in tutta Europa, dove Igarashi è diventata una musa pop per lettori e artisti cresciuti tra anime, lacrime e battiti d’ali.

Etna Comics 2025 - Ospite d'eccezione la Maestra Yumiko Igarashi

Un’eredità che resiste al tempo

Controversa e combattiva, soprattutto per le battaglie legali sulla paternità grafica delle sue opere, Yumiko Igarashi incarna oggi il paradigma della mangaka visionaria: classica ma ribelle, sentimentale ma strutturalmente potente. La sua arte continua a vibrare nei cuori di chi cerca nel fumetto non solo intrattenimento, ma una forma alta e segreta di poesia visiva.

Durante uno dei talk organizzati da Etna Comics 2025 la Maestra Igarashi ha regalato aneddoti sulla sua infanzia, sulla passione smisurata per Osamu Tezuka e la sua Principessa Zaffiro (che cercò di incontrare a Sapporo durante la presentazione del primo episodio di Kimba il leone bianco) e tanto, tanto stupore per il successo delle sue opere all’estero. Basti pensare che per la prima volta ne prese coscienza soltanto durante il Japan Expo di Parigi nel 2011 dove lei partecipò come ospite.

La sua presenza a Etna Comics ha regalato gioia e leggerezza. Un tuffo nei nostri preziosi ricordi d’infanzia ancora così vividi grazie alla sua arte capace di resistere al tempo. Le mode passano, Yumiko Igarashi vi assicuriamo che resta.


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Sig.ra Moroboshi

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Contro il logorio della vita moderna, si difende leggendo una quantità esagerata di fumetti. Non adora altro Dio all'infuori di Tezuka. Cerca disperatamente da anni di rianimare il suo tamagotchi senza successo. Crede ancora che prima o poi, leggerà la fine di Berserk.

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