Il viaggio di Demon Slayer verso il suo epico finale continua a sorprendere, e questa volta lo fa con un riconoscimento di assoluto prestigio: Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba – Infinity Castle, il primo film della trilogia conclusiva, è stato ufficialmente nominato agli 83° Golden Globe Awards nella categoria Miglior Film d’Animazione. Una conquista che non rappresenta solo un traguardo tecnico o artistico, ma soprattutto una conferma dell’enorme impatto che il franchise ha esercitato sulla cultura pop globale negli ultimi anni.
L’entusiasmo dei fan
Per i fan della serie, questa nomination è motivo di grande entusiasmo. Non capita spesso che un prodotto animato giapponese riesca a imporsi con tale forza nelle principali cerimonie occidentali, spesso dominate da colossi statunitensi. Eppure Demon Slayer ci è riuscito di nuovo. L’adattamento del manga di Koyoharu Gotouge, portato sullo schermo con una cura quasi maniacale da Ufotable, è diventato un punto di riferimento per l’animazione mondiale, sia per la qualità tecnica che per l’intensità emotiva della sua narrazione.
Infinity Castle segna l’inizio della fine per Tanjiro, Nezuko e i Pilastri, e rappresenta uno degli archi più attesi dai lettori di lunga data. L’ambientazione stessa — un castello mutevole, surreale e labirintico — offre un terreno perfetto per l’animazione spettacolare tipica di Ufotable, che negli anni ha saputo elevare ogni combattimento trasformandolo in un quadro in movimento. Da quanto è stato mostrato nei trailer e nei primi materiali promozionali, lo studio sembra aver superato sé stesso, puntando a una resa visiva che possa competere senza difficoltà con le produzioni cinematografiche più blasonate.
Gli altri film in competizione
La nomination ai Golden Globe non arriva però in un contesto semplice. La categoria Miglior Film d’Animazione di quest’anno presenta una lista di candidati estremamente variegata e competitiva: Neon Arch, il nuovo ambizioso progetto indipendente; Elio di Disney; Kpop Demon Hunters di Netflix; Little Amélie or the Character of Rain, distribuito da Gkids; e infine Zootopia 2, il seguito del colosso Disney del 2016. Un gruppo eterogeneo, che riflette la crescente diversità dell’animazione mondiale e la sua espansione verso tematiche, stili e pubblici molto diversi tra loro.
Eppure, proprio in questo panorama ricco e competitivo, Demon Slayer riesce a distinguersi. La serie non è solo un fenomeno di massa: è un progetto che ha saputo coniugare spettacolo e profondità, immergendo il pubblico in una storia carica di emozioni forti, sacrificio e resilienza. È anche un simbolo della nuova stagione dell’animazione giapponese, sempre più riconosciuta come una forma d’arte a pieno titolo, capace di affrontare temi maturi e di farlo con uno stile visivo inconfondibile.
Questa candidatura ai Golden Globe rappresenta quindi molto più di un semplice trofeo possibile: è laconferma definitiva che Demon Slayer è diventato un fenomeno mondiale, capace di superare barriere culturali e linguistiche e di affermarsi nelle più importanti competizioni internazionali.
Ora non resta che attendere la cerimonia ufficiale. Che Infinity Castle vinca o meno, la nomination è già un riconoscimento enorme — e un primo, scintillante passo verso il gran finale che tantissimi fan stanno aspettando.
