Kojima Productions sorprende i fan con un annuncio che unisce il mondo dei videogiochi e quello dell’animazione giapponese: è in arrivo Death Stranding Mosquito, un film anime ambientato nell’universo ideato da Hideo Kojima. La produzione è affidata allo studio giapponese ABC Animation Studio, mentre la regia sarà firmata da Hiroshi Miyamoto, già noto per aver diretto opere come Eiga Precure Dream Stars! e Hugtto! Precure Futari wa Precure All Stars Memories.
L’annuncio è arrivato il 23 settembre 2025, accompagnato da un primo teaser trailer che ha subito acceso la curiosità della community. Anche se le informazioni sul progetto restano ancora limitate, il titolo ha già scatenato speculazioni sul suo significato e su come si inserirà nella complessa mitologia di Death Stranding.
Death Stranding – Un universo che continua a espandersi
Già lo scorso maggio, durante un’intervista, lo stesso Hideo Kojima aveva lasciato intendere che un progetto anime fosse in cantiere, alimentando l’entusiasmo dei fan. Oggi quelle parole trovano conferma con la nascita di Death Stranding Mosquito, che rappresenta il primo tentativo di trasportare l’universo del gioco in un lungometraggio d’animazione.
L’idea di declinare Death Stranding in più linguaggi non sorprende. Kojima ha sempre dichiarato di voler superare i confini tra i media, e il suo studio è conosciuto per sperimentare con cinema, musica e letteratura, oltre al videogioco. Un film anime, quindi, appare come la naturale prosecuzione di una visione che punta a trasformare l’opera in un vero e proprio franchise crossmediale.
Cosa aspettarsi dal film
Il titolo, Mosquito, resta enigmatico. Non è ancora chiaro se si tratti di un personaggio, di una metafora o di un simbolo legato al mondo di Death Stranding. Quel che è certo è che l’ambientazione ricalcherà il setting post-apocalittico che ha reso iconico il gioco: un pianeta devastato da eventi misteriosi, in cui i sopravvissuti vivono isolati e comunicano grazie ai corrieri che rischiano la vita attraversando territori infestati da entità soprannaturali.
Con la regia di Miyamoto, noto per la capacità di unire spettacolo visivo e profondità emotiva, ci si può aspettare un’opera che non rinuncia all’azione ma che mantiene il carattere contemplativo e filosofico tipico delle creazioni di Kojima. I fan, nel frattempo, attendono con ansia ulteriori dettagli sulla trama e sui protagonisti che verranno introdotti.
Un franchise in piena attività
L’annuncio di Death Stranding Mosquito arriva in un momento particolarmente ricco per il franchise. Il primo capitolo, pubblicato nel novembre 2019 su PlayStation 4 e nell’estate del 2020 su PC, ha conquistato un pubblico globale grazie al suo approccio originale al gameplay e alla narrazione.
Il seguito, Death Stranding 2: On the Beach, è atteso per il 26 giugno 2025 in esclusiva per PlayStation 5. L’uscita sarà accompagnata dal Death Stranding World Strand Tour 2, che porterà il team di Kojima Productions in diverse città del mondo. Tra le tappe più attese figura Lucca Comics & Games 2025, dove i fan italiani avranno l’occasione di incontrare gli sviluppatori e scoprire nuovi materiali in anteprima.
Questa sinergia tra videogioco e anime rafforza l’idea che Kojima stia costruendo un ecosistema narrativo in grado di toccare pubblici diversi. Da un lato, il sequel promette di ampliare il gameplay e i temi del primo capitolo. Dall’altro, il film anime offre la possibilità di esplorare nuove sfaccettature della storia senza i limiti interattivi del videogioco.
Lo stile scelto da ABC Animation
Uno degli aspetti che ha più diviso gli spettatori riguarda lo stile visivo scelto da ABC Animation. L’animazione mostra infatti un netto contrasto tra i personaggi e gli sfondi: i primi sono stati disegnati interamente a mano, come confermato dal regista Hiroshi Miyamoto, e solo in seguito digitalizzati, mentre i background portano la firma dello Studio Easter. Questo approccio ha generato una certa disomogeneità nelle sequenze, notata da diversi fan, ma al tempo stesso dona al film un’identità forte e anticonvenzionale, in linea con lo spirito sperimentale che già aveva caratterizzato l’uscita del videogioco originale nel 2019.