Daredevil – La nuova serie a fumetti è stata accusata di antisemitismo

Il primo numero della nuova serie ha scatenato parecchie polemiche per la caratterizzazione di un nemico nella storia

Redazione MegaNerd

Il primo numero della nuova serie di Daredevil ha scatenato parecchie polemiche per la caratterizzazione di un nemico nella storia

Uscito negli Stati Uniti a settembre con un nuovo starting point, Daredevil ha esordito con la sua nuova serie a fumetti. In questa nuova run il personaggio è curato dallo sceneggiatore Saladin Ahmed e dal disegnatore Aaron Kuder.

Ed è proprio quest’ultimo a essere al centro di numerose polemiche dopo il primo numero della nuova serie dedicata all’avvocato/giustiziere Matt Murdock. Il motivo risiede nella presenza di un nuovo villain e soprattutto di come è stato realizzato visivamente. Il cattivo in questione, infatti, presenta a detta di molti, dei chiari tratti antisemiti.

A questo avviso  ha preso la parola Malka Z. Simkovich, direttrice degli studi cattolico-ebraici presso la Catholic Theological Union di Chicago.

La Dottoressa Simkovich ha fatto notare come la rappresentazione grafica del personaggio si rifaccia a un’antica tradizione di demonizzazione degli ebrei nella letteratura. Altro oggetto di critica sono le caratteristiche fisiche del cattivo in questione, il quale viene raffigurato con naso adunco, barba e una fronte rugosa e consumata, oltre a un paio di corna del cattivo che fanno pensare a un «rabbino demoniaco». Ciliegina sulla torta, lo scontro tra “L’Uomo senza Paura” (questo uno dei più celebri soprannomi del nostro caro Daredevil, collegandoci qui all’iconica e omonima storia dedicata al personaggio scritta da Frank Miller e illustrata da John Romita Jr.) e il villain mostra il primo affrontare il suo avversario con una croce cattolica.

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«I lettori che scorrono queste pagine avranno impressi e si abitueranno ai tropi antisemiti senza nemmeno sapere che sta succedendo” ha poi continuato la direttrice, criticando aspramente la mancanza di sensibilità.

Ma quella di Simkovich non è certo stata l’unica voce in merito a questa vicenda: anche Philip A. Cunningham, direttore dell’Istituto per le relazioni ebraico-cattoliche dell’Università Saint Joseph di Filadelfia, ci ha tenuto a evidenziare alcune somiglianze poco simpatiche. In particolare ha paragonato il villain presente in Daredevil #1 a quello visto nel manifesto di propaganda nazista intitolato Der Ewige Jude (“L’ebreo eterno”). A Simkovich e Cunningham si è unito anche il rabbino A. James Rudin, che ha definito queste tavole «ripugnanti».

Aaron Kuder ha quindi deciso di rispondere alle critiche, etichettando le polemiche come folli e del tutto offensive. Marvel Comics, la casa editrice che ha pubblicato il fumetto, non si è invece ancora espressa in proposito.

 

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