Addio al vignettista Giorgio Forattini, aveva 94 anni

Ci lascia il vignettista satirico Giorgio Forattini, aveva 94 anni

Gabriele Cavallaro

Si è spento a 94 anni, a Milano, Giorgio Forattini, uno dei più grandi protagonisti della satira politica italiana. Nato a Roma nel 1931, Forattini è stato molto più di un disegnatore: è stato un osservatore acuto del potere, un cronista dell’Italia repubblicana attraverso il segno e l’ironia, capace di imprimere in una vignetta ciò che interi editoriali non riuscivano a dire.

Definito per anni il “re della satira”, fu il primo vignettista italiano a conquistare la prima pagina dei quotidiani con cadenza quotidiana, trasformando il disegno in uno strumento di racconto giornalistico. Dal 1973, per quasi mezzo secolo, le sue illustrazioni hanno accompagnato e commentato la storia politica del Paese, apparendo su testate come Paese Sera, La Repubblica, La Stampa, Il Giornale, QN, L’Espresso e Panorama.

Con il suo tratto inconfondibile e il suo spirito corrosivo, Forattini ha ritratto vizi, virtù e contraddizioni di generazioni di politici, riuscendo sempre a colpire con eleganza e intelligenza. La notizia della sua scomparsa è stata diffusa da Il Giornale, una delle ultime testate con cui aveva collaborato, salutando così un autore che ha profondamente cambiato il modo di fare satira in Italia.

Con la sua morte si chiude un capitolo fondamentale della nostra cultura visiva e giornalistica: Giorgio Forattini lascia un’eredità artistica e civile che continuerà a raccontare, con ironia e lucidità, la storia del nostro Paese.

Giorgio Forattini

Nato nel 1931 a Roma Giorgio Forattini aveva lavorato per numerose testate tra cui La Stampa e Il Giornale. Era stato tra i pionieri delle vignette satiriche sui personaggi della politica italiana tanto da guadagnarsi il soprannome di “re della satira”. Nasce il 14 Marzo 1931 a Roma e frequenta il liceo Classico. Nel 1953 inizia a lavorare prima al Nord Italia come operaio in una raffineria, in seguito si trasferisce al Sud Italia e a Napoli come rappresentante di prodotti petroliferi. Nel ’59 lavora in una casa discografica che lo riporterà prima a Roma e poi lo sposterà a Milano.

Tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni’70 lavorerà come copywriter per un’azienda pubblicitaria realizzando lavori anche per FIAT e Alitalia. Infine, intorno ai quarant’anni, si introduce finalmente nel mondo della carta stampata, iniziando a lavorare come impaginatore grafico del “Paese Sera“. Le prime vignette arrivarono intorno al 1973 e in quel periodo la vera esplosione di popolarità arrivo dopo la vittoria del no al Referendum sull’abrogazione della legge sul divorzio.

berlusconi forattini

Forattini raccontò la vittoria del no disegnando questa bottiglia di champagne il cui tappo vola in aria dopo che è stata stappata. Il tappo è disegnato come Amintore Fanfani, principale sostenitore del Si al Referendum appena somministrato. Da quel momento le sue vignette acquisiscono popolarità e nel 1975 vengono anche raccolte in un’opera chiamata Referendum Reverendum che ebbe grande successo.

Le opere di Giorgio Forattini

Tra le sue opere principali troviamo alcune vignette che resteranno iconiche nella storia del disegno Italiano. Realizzò opere anche sul Giornale e divenne anche direttore della testata Il Male nel 1979. In molti casi ebbe anche delle questioni legali con i protagonisti raffigurati nelle sue vignette. Oltre alla già citata questione con Fanfani che lo rese celebre anche Craxi fu protagonista di alcune vignette controverse realizzate da Forattini.

In una Craxi era raffigurato intento nella lettura del quotidiano la Repubblica ed affermava: “Quanto mi piace questo giornale quando c’è Portfolio (inserto allegato a Repubblica)”, chiaro riferimento al fatto che Craxi fosse un borseggiatore; il giudice dopo la querela lo reputò colpevole in quanto l’implicazione di Forattini potesse essere falsa. Altra storia legata a Craxi fu la sua raffigurazione con indosso una camicia nera e legato testa in giù, dopo che il parlamento non autorizzò nel 1993 la Procura di Milano a procedere contro Craxi.

craxi forattini

Ebbe degli screzi anche con la Sinistra; nel 1991 D’Alema e Occhetto vennero accusati di ricevere finanziamenti dall’URSS e lui li disegnò come delle prostitute che ricevevano dei soldi da Gorbaciov. Venne condannato anche in questo caso perché il giudice definì il vignettismo un mezzo di informazione e in quanto tale deve sottostare alle “leggi giornalistiche” sulla veridicità delle fonti e sul riportare notizie vere e che si possano argomentare con fatti appurati. Pubblicò tantissime opere, non ultime Arièccoci nel 2016 e Abecedario della politica nel 2017.

Nel 2008 fu anche segnalato dal Quotidiano Nazionale, testata in cui lavorava, dopo aver disegnato una vignetta riguardo l’elezione di Obama contenente alcune espressioni razziste riguardo il neo presidente degli Stati Uniti d’America. Tra le sue affermazioni più recenti troviamo una critica alla Sinistra in quanto non in grado di accettare la satira specialmente quando le è rivolta contro. Intervenne anche in alcuni casi che hanno fatto la storia della nostra Nazione come le stragi mafia nel 1992. Dopo la morte di Giovanni Falcone disegnò in una sua vignetta la Sicilia come un coccodrillo che piange.

forattini

Muore oggi a Roma all’età di 94 anni uno dei vignettisti più controversi, ma anche leggendari e memorabili del nostro Paese. A riportare la notizia è stato proprio Il Giornale. Con lui se ne va un pezzo di storia della politica Italiana tra la fine della Prima Repubblica, Tangentopoli e l’avvento del nuovo millennio Forattini passerà alla storia non come chi ha fatto la politica, ma come chi ha passato la propria vita a distruggerla. D’altronde come disse lui stesso in un’intervista:

Detesto l’integralismo. Non sopporto un partito che professa “chi non è con me, è contro di me”. Per dirla tutta, non sopporto nessun partito“.

La redazione di MegaNerd si alza in piedi per salutare questo grande Artista con un ultimo, grande applauso.

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Cresciuto a pane e spy story, tra un rewatch di Mission Impossible e uno 007, scrivo recensioni… con tanti colpi di scena
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