Zootropolis 2, il sequel emozionante tra inclusione e salute mentale

Zootropolis 2 è un sequel sorprendente: inclusione, salute mentale, citazioni iconiche e nuovi personaggi rendono il ritorno di Judy e Nick imperdibile. Ne parliamo in questa recensione, ovviamente senza spoiler

Ludovica Terracciano
zootropolis 2 recensione

Zootropolis 2, ultimo film d’animazione dell’universo Walt Disney Pictures, è recentemente uscito al cinema. Dopo 9 anni di distanza dal primo capitolo, questo sequel vede il ritorno della coniglietta Judy Hopps e della volpe Nick Wilde, ormai poliziotti a tutti gli effetti. Il loro è un duo affiatato, dinamico, coraggioso, disposto a tutto pur di catturare i criminali e far rispettare la legge all’interno della città.

Ma, come sempre accade a Zootropolis, la tranquillità dura poco. Noi di MegaNerd abbiamo visto il film e in quest’articolo vi sveliamo perché non dovreste assolutamente perdervelo.

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Un sequel tra discriminazioni e inclusione

Diretto da Byron Howard e Jared Bush, quest’ultimo impegnato anche nella sceneggiatura e nella produzione, Zootropolis 2 sta registrando incassi impressionanti al botteghino mondiale. Ha infatti già superato i 900 milioni di dollari, un risultato davvero clamoroso, soprattutto considerando che da tempo un film Disney non raggiungeva numeri simili.

Complice anche una scrittura davvero solida che, non solo regge il confronto con il primo capitolo, ma per molti aspetti riesce addirittura a superarlo. Questo sequel riesce a conquistare non solo i fan più piccoli, ma anche le generazioni più adulte, tra nostalgia, camei e ispirazioni a film iconici. Gli omaggi e le citazioni sono infatti talmente tanti che diventa un vero divertimento cercarli sequenza dopo sequenza.

La storia di questo secondo film segue i due protagonisti Judy e Nick, che agiscono in coppia per fermare il crimine in città. Le loro missioni rocambolesche però rischiano spesso di creare disagi a Zootropolis e attirano anche una certa invidia da parte di altri colleghi. La trama si infittisce quando i due protagonisti quando i due poliziotti si mettono sulle tracce di un serpente, considerata una specie pericolosa per l’intera sicurezza degli abitanti di Zootropolis. Ma la verità sarà molto più complessa e sfaccettata di quello che sembra.

Uno degli elementi più interessanti del film è proprio la rappresentazione dei rettili. Tra serpenti, lucertole, iguane e molte altre specie, questi animali vivono ai margini perché considerate pericolose e inaffidabili. Vittime di pregiudizi, devono nascondersi, sono guardate con sospetto e non possono fare ritorno in quella che un tempo chiamavano casa. Nonostante la genesi del film risalga ad almeno sei anni fa, risuona drammaticamente attuale alla luce degli avvenimenti politici globali. Zootropolis quindi si conferma un universo narrativo perfetto per parlare di discriminazioni, marginalità e stereotipi.

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La terapia in Zootropolis

Un altro tema molto presente in questo film è quello della terapia. La produttrice Yvett Merino, in conferenza stampa ha dichiarato che :”Tutti avremmo bisogno di andare in terapia”. Non potremmo essere più d’accordo, e il film affronta quest’argomento con spontaneità e naturalezza.

Judy e Nick infatti si ritrovano costretti a partecipare a una terapia di coppia per partner lavorativi in crisi, nel tentativo di risanare alcune tensioni che minano la loro collaborazione. La scena diventa presto tra le più tenere e divertenti del film, popolata da colleghi improbabili e dinamiche disfunzionali.

Judy soffre della “sindrome dell’eroina”: vuole avere tutto sotto controllo, non delega, non accetta pause e non vuole mai mostrarsi vulnerabile. Un atteggiamento fin troppo diffuso nella società moderna, dove la competitività e la necessità di sentirsi sempre all’altezza rischiano di diventare un macigno fin troppo pesante, con obiettivi sempre più irrealizzabili. Proprio questa incapacità di fermarsi la porta a non ascoltare più Nick, che finisce per sentirsi messo da parte e non considerato.

Dall’altro lato, la volpe risponde a tutto con ironia, pur di non sentire il peso delle responsabilità, addossando la colpa ai suoi traumi infantili. Anche in questo caso, le dinamiche non sono così diverse da quelle presenti nella nostra società.

Il modo in cui i due protagonisti faticano ad aprirsi, ad ammettere le proprie fragilità e ad ascoltarsi davvero, crea alcuni momenti davvero sinceri e commoventi, tra cui un loro dialogo in cui entrambi tirano fuori emozioni, frustrazioni e paure, dando vita a un confronto che molti adulti riconosceranno come familiare.

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Il citazionismo in Zootropolis 2

Come detto precedentemente, Zootropolis 2 trabocca di citazioni a film iconici. Il team creativo si è divertito a inserirle ovunque, e, inevitabilmente lo spettatore attento si divertirà a notare tutti questi piccoli dettagli scena dopo scena. Sempre Yvett Merino ha ammesso di non sapere il numero esatto delle citazioni, perché sono davvero troppe. Tra i vari, elenchiamo Shining, Il Padrino, Il silenzio degli innocenti, Ratatouille, Rapunzel. 

Ma non mancano omaggi a spot pubblicitari – come la celebre pubblicità della Coca-Cola con l’orso polare, oppure a servizi di uso quotidiano, come Google che diventa Zoogle o Huluzoo al posto di Hulu.

Insomma, Zootropolis 2 diventa un’esperienza nell’esperienza, un gioco metanarrativo dove non solo la trama è davvero avvincente, ma c’è anche il divertimento di scoprire tutte queste piccole perle, che arricchiscono ancora di più quest’universo narrativo.

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I nuovi personaggi

Accanto ai protagonisti storici – Judy Hopps doppiata da Ilaria Latini e Nick Wilde doppiato da Alessandro Quarta – questo secondo capitolo introduce una serie di personaggi nuovi, che contribuiscono significativamente alla costruzione del worldbuilding e all’arricchimento della trama.

Tra i più adorabili c’è Gary De’Snake, doppiato in italiano da Max Angioni, un dolce serpente che spera di riabilitare l’immagine della sua famiglia risolvendo un antico mistero di Zootropolis. Terribilmente divertente è anche Nibbles Maplestick, a cui Michela Giraud presta la voce una rustica e stravagante castorina che conduce un podcast, “Squame e Trame del Mistero”, dedicato a teorie cospirative sui rettili, misteri e leggende metropolitane delle zone paludose del Mercato Pantano.

C’è poi un piccolo spazio anche per la Dottoressa Fuzzby, doppiata dalla psicoterapeuta Stefania Andreoli, un’adorabile terapeuta quokka che aiuta Judy e Nick a risolvere alcuni problemi relativi alla loro collaborazione. Ma tra le new entry spicca anche il Sindaco Brian Winddancer, un cavallo affascinante, ex attore, che sogna avventure eroiche degne dei personaggi che interpretava in televisione.

E non possiamo anche non citare i Linxley, doppiati da Simone Crisari e Gianni Giuliano, una famiglia di spietate linci che hanno preso il dominio di Zootropolis e di cui detengono il potere assoluto.

Infine, non possiamo dimenticare anche agli Zebros, due poliziotti con le voci di Alessandro Del Piero e Claudio Marchisio e Max Mariola che, con il suo cameo, è la voce di Capo Chef.

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Conclusioni

Zootropolis 2 è davvero uno dei sequel più belli e riusciti di casa Disney. È emozionante, divertente e i personaggi sono davvero deliziosi. Sono infatti sfaccettati, commettono errori: profondamente umani nonostante le loro sembianze antropomorfe.

Saper toccare degli argomenti così complessi e, purtroppo, così attuali in maniera delicata ma allo stesso tempo penetrante non è affatto semplice, ma la Disney questa volta ha fatto completamente centro. Tra inclusione, salute mentale, identità, collaborazione, legami che si rafforzano, nuove amicizie ma anche nuovi spietati villains, tutto viene affrontato con grande profondità, senza lasciare nulla al caso. E c’è anche tanto spazio per le risate.

Il citazionismo, poi, raggiunge dei livelli davvero epici: una volta notati tutti gli omaggi nascosti, sarà difficilissimo dimenticarli.

Il terzo capitolo è già stato confermato, e non possiamo che sperare che sia all’altezza dei primi due. Nel frattempo, già lo sappiamo: la nuova canzone di Shakira, ZOO, vi resterà in testa per giorni interi!

Zootropolis 2

Zootropolis 2

Titolo originale: Zootopia 2
Paese: USA
Anno: 2025
Durata: 107 minuti
Regia: Jared Bush e Byron Howard Josie Trinidad (co-regista)
Sceneggiatura: Jared Bush
Casa di produzione: Walt Disney Animation Studios
Distribuzione italiana: Walt Disney Studios Motion Pictures
Doppiatori italiani:
Ilaria Latini: Judy Hopps
Alessandro Quarta: Nick Wilde
Max Angioni: Gary De'Snake
Michela Giraud: Nibbles Maplestick
Simone Crisari: Pawbert Linxley
Gianni Giuliano: Milton Linxley
Ilaria Stagni: Gazelle
Roberto Fidecaro: capitano Bogo
Matteo Martari: sindaco Brian Winddancer
Stefania Andreoli: dottoressa Fuzzby
Edoardo Siravo: Jesús
Frank Matano: Duke Donnolesi
Max Mariola: capo Chef
Gabriele Patriarca: Benjamin Clawhauser
Vittorio Guerrieri: Stu Hopps
Roberta Greganti: Bonnie Hopps
Letizia Scifoni: Dawn Bellwether
Voto:
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Mancina, testarda e fin troppo sognatrice. Mi tuffo in ogni storia che vedo come Alice nel Paese delle Meraviglie. Mi trovate seduta al Central Perk mentre bevo caffè e leggo Harry Potter.
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