La notizia è arrivata attraverso un video e un post pubblicato sul suo profilo Instagram ufficiale: Zerocalcare non parteciperà all’edizione di quest’anno di “Più Libri Più Liberi”, la grande fiera romana dell’editoria indipendente. Una decisione che ha immediatamente acceso il dibattito nel mondo culturale, perché arriva in un momento in cui la manifestazione è al centro di polemiche per la presenza della casa editrice Passaggio al Bosco, realtà accusata da più parti — attivisti, studiosi e associazioni — di diffondere testi che guardano con simpatia, o addirittura celebrano, figure e ideologie legate al nazifascismo e all’antisemitismo.
La scelta dell’autore, tra i più influenti e seguiti del panorama fumettistico italiano, non si limita a un semplice forfait: rappresenta un gesto politico e personale allo stesso tempo, che invita a interrogarsi sul ruolo degli autori, delle fiere e dell’editoria quando entrano in gioco tematiche sensibili come il revisionismo storico e l’estrema destra culturale.
Il messaggio sui social: “Ognuno ha i suoi paletti, questo è il mio”
Nel post pubblicato sui suoi canali social, Zerocalcare spiega la sua posizione con parole dirette, senza aggressività ma con grande chiarezza:
“Purtroppo non sarò alla fiera romana Più libri Più Liberi.”
Una frase semplice che apre però a una riflessione più complessa.
L’autore racconta infatti che la sua scelta nasce da un principio che porta avanti da anni e che, almeno all’inizio, sembrava facile da seguire: evitare di partecipare a contesti in cui siano presenti realtà che si richiamano, apertamente o indirettamente, a ideologie fasciste.
«Quando l’ho deciso, quindici anni fa, mi pareva semplicissimo da applicare. Oggi è una specie di campo minato», scrive, sottolineando quanto il panorama culturale e politico contemporaneo sia diventato più ambiguo, sfumato e difficile da decifrare.
La presenza di una casa editrice accusata di promuovere materiali nostalgici del fascismo ha rappresentato per lui un limite invalicabile.
«Ognuno ha i suoi paletti, questo è il mio», ribadisce, ricordando che la scelta non nasce da un impulso momentaneo, ma da una coerenza maturata nel tempo.

Un gesto personale che non vuole diventare una lezione agli altri
Uno degli aspetti più significativi del suo intervento è il fatto che Zerocalcare non pretende di trasformare la sua decisione in un modello da seguire. Al contrario, nel post si premura di spiegare che non giudica gli altri ospiti della fiera, compresi amici e colleghi che hanno deciso di partecipare nonostante le polemiche.
«Gente a cui voglio bene ha fatto scelte diverse», scrive, aggiungendo di essere certo che sapranno far sentire le loro voci e il proprio punto di vista. È un passaggio importante, che stempera il rischio di trasformare la discussione in un muro contro muro.
La sua rinuncia, insomma, non è un invito al boicottaggio generalizzato, ma una decisione intima che parte da un principio personale.
L’importanza del confronto e la responsabilità culturale
Zerocalcare, nel finale del suo post, invita tutti — autori, editori, pubblico — a riflettere in modo più consapevole ed efficace sulla questione.
«Penso che questo ci costringa a rifletterne insieme, di più, e in modo più efficace», scrive, sottolineando che il dibattito non può esaurirsi in una polemica legata a una singola fiera, ma deve diventare una discussione più ampia sul ruolo delle realtà editoriali e dei circuiti culturali nel promuovere o normalizzare determinati contenuti.
Il suo intervento sembra dunque puntare a qualcosa di più della semplice presa di distanza: è un invito a interrogarsi sui meccanismi con cui certi discorsi entrano nelle fiere, nelle librerie e nei cataloghi, e su come la comunità culturale possa affrontare la questione senza cadere nella superficialità o nel relativismo.
Le scuse ai lettori e la promessa di un incontro futuro
Il post si conclude con un pensiero dedicato ai fan che speravano di incontrarlo alla fiera, magari con una copia del suo ultimo libro in mano.
«Mi spiace davvero per chi veniva apposta», ammette, promettendo di trovare altre occasioni per firmare copie e incontrare i lettori: «Cercheremo di trovare un’altra occasione per chi voleva un disegnetto sul libro nuovo».
Un modo per ricordare che, al di là delle decisioni politiche e delle polemiche, rimane forte il rapporto diretto con il suo pubblico, che negli anni ha sempre sostenuto il suo lavoro e le sue battaglie.
Nel frattempo, la casa editrice che pubblica le opere di Zerocalcare, Bao Publishing, ha pubblicato il calendario aggiornato rimuovendo gli appuntamenti dell’Autore romano e dando appuntamento a una nuova data (ancora da annunciare) per incontrarlo e parlare con lui del nuovo libro.

