Lupin the IIIRD: Zenigata e i Due Lupin – Il ritorno oscuro del ladro gentiluomo

Lupin the IIIRD: Zenigata e i Due Lupin, diretto da Takeshi Koike, arriva in Italia dal 25 novembre in digitale. Il prequel de "La Stirpe Immortale" esplora il lato più cupo e stilizzato di Lupin e della sua eterna rivalità con l'ispettore Zenigata.

Francesco Rescigno
Lupin III Zenigata e i Due Lupin

Il ladro più elegante e imprevedibile dell’animazione giapponese torna con una nuova avventura che promette colpi di scena, tensione e stile da vendere. Lupin the IIIRD: Zenigata e i Due Lupin, il nuovo OAV diretto da Takeshi Koike, sarà disponibile in Italia dal 25 novembre in digitale su Prime Video, Apple TV e sulle principali piattaforme per l’acquisto e il noleggio.

Dove si colloca questo capitolo?

Questo capitolo si colloca come prequel del film La Stirpe Immortale e riporta sullo schermo la versione più cupa e adrenalinica di Lupin, quella introdotta con la serie Lupin the IIIRD. Koike, già regista dei precedenti episodi e autore di uno stile ormai riconoscibile, riprende in mano l’universo del ladro gentiluomo per spingerlo ancora più in profondità, dove eleganza e brutalità convivono in un equilibrio affascinante e disturbante.

Lupin III Zenigata e i Due Lupin

Ma in Zenigata e i Due Lupin non è solo il celebre ladro a dominare la scena. Come suggerisce il titolo, il film mette al centro anche l’instancabile ispettore Zenigata, qui più determinato e umano che mai, e due enigmatici “Lupin” la cui identità alimenta un gioco di specchi e doppi. Ne nasce una trama tesa e imprevedibile che svela nuovi dettagli sul passato dei personaggi e sulla loro rivalità, aggiungendo complessità e malinconia a una saga che non smette di sorprendere.

Dal punto di vista visivo, Koike conferma la sua firma inconfondibile. Il film si muove tra colpi di luce acidi, contrasti forti e linee nervose, in un’animazione che sembra un fumetto vivo. Ogni scena è un piccolo manifesto di stile: i colori saturi e le inquadrature taglienti raccontano tanto quanto i dialoghi, mentre l’azione si intreccia con un’atmosfera da thriller metropolitano.

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Il futuro di Lupin

Il regista non si limita a realizzare un prequel, ma costruisce un tassello indispensabile per comprendere meglio gli eventi che porteranno a La Stirpe Immortale. Chi ha seguito le opere precedenti riconoscerà i temi cari a Koike: la solitudine dell’antieroe, la corruzione del potere, l’ambiguità morale di un mondo dove nessuno è davvero innocente.

Anche la colonna sonora, come sempre, gioca un ruolo cruciale. Tra jazz, elettronica e richiami al noir classico, accompagna il ritmo serrato della narrazione, sottolineando il contrasto tra la lucida follia dei personaggi e la malinconia che li avvolge.

Con Zenigata e i Due Lupin, Koike continua la sua esplorazione di un Lupin più adulto, spigoloso e cinematografico, lontano dal tono scanzonato delle prime serie ma capace di conservare il carisma del personaggio ideato da Monkey Punch. È un Lupin che guarda più al cinema d’autore che alla commedia d’avventura, ma senza perdere il gusto del rischio e della seduzione.

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Per i fan storici, questo OAV è un ritorno imperdibile; per i nuovi spettatori, un’occasione ideale per conoscere il lato più oscuro e raffinato del ladro gentiluomo. Il mondo di Lupin, ancora una volta, si reinventa senza tradire se stesso. Zenigata e i Due Lupin non è solo un nuovo capitolo: è una dichiarazione d’amore per un mito che, dopo oltre cinquant’anni, continua a fuggire, a sfidare, e soprattutto, a far sognare.

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Vivo di fumetti e cultura pop: i supereroi per me non sono fantasia, ma coinquilini di un universo parallelo. Quando non salvo il mondo leggendo, mi limito a scrivere articoli o a sconfiggere boss alla Play
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