Die My Love, il doloroso viaggio nella depressione post-partum

Die My Love, il nuovo film di Lynne Ramsay con Jennifer Lawrence e Robert Pattinson, debutta alla Festa del Cinema di Roma. Un intenso viaggio nella mente di Grace, tra maternità, dolore e desiderio di libertà. Lo abbiamo visto in anteprima e vi diciamo perché, secondo noi, è un film da non perdere

Ludovica Terracciano
copertina recensione die my love

Die My Love, ultimo film di Lynne Ramsay con Jennifer Lawrence e Robert Pattinson, è stato recentemente proiettato alla 20°edizione della Festa del Cinema di Roma. Adattamento cinematografico del romanzo “Ammazzati amore mio” di Ariana Harwicz, pubblicato nel 2012, il film segue la dolorosa esperienza della maternità di Grace. Un dolore che nasce silenzioso, per poi insinuarsi in ogni fibra del suo essere.

Noi lo abbiamo visto in anteprima e vi raccontiamo perché non dovreste proprio perdervelo.

Die, My Love. La recensione del film di Lynne Ramsay

Da Witches a Die My Love: i lati oscuri della maternità sempre più presenti nel cinema

L’anno scorso Mubi, la stessa casa di distribuzione di Die My Love, rilasciava sulla sua piattaforma Witches, docufilm di Elizabeth Sankey che, attraverso la sua esperienza e quella di altre donne, raccontava – finalmente – senza filtri la depressione post-partum, dichiarando alcuni degli aspetti della maternità che ancora oggi vengono considerati socialmente tabù.

Sempre nel 2024 è uscito, questa volta su Disney+, Nightbitch, film di Marielle Heller con Amy Adams alle prese con le difficoltà di crescere un bambino, mentre sente il suo mondo scivolarle via tra le dita.

Nel 2025 Die My Love arriva in concorso alla 78° edizione del Festival di Cannes. C’è un filo rosso che collega tutte queste tre pellicole, e dimostrano di avere una chiara intenzione: raccontare con onestà i lati più oscuri della maternità, troppo spesso esclusi nella rappresentazione cinematografica. Un tema che oggi, più che mai, ha bisogno di essere sviscerato e liberato da quell’aura angelicata cui è stato troppo spesso associato. A un’immagine di madri col passeggino perfette, con un make-up impeccabile e un sorriso costante, senza mai un accenno di stanchezza.

Nuove foto dal film "Die, My Love" di Lynne Ramsay : r/oscarrace

Perché, da un punto di vista sociale, per troppo tempo la madre è stata immaginata come colei che si prende cura di tutto e di tutti, (tranne che di se stessa, ovviamente). Un ruolo per cui non sono ammessi cedimenti. E quando una madre mostra fragilità, la sua fatica viene spesso minimizzata, come se fosse solo una fase naturale dell’essere genitore. Questi film, invece, sono riusciti a mostrare questi aspetti della maternità taciuti per troppo tempo, attraverso una rappresentazione molto più autentica e realistica di cosa possa provare una donna quando si sente completamente sopraffatta dopo aver avuto un figlio.

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Frustrazione, rabbia e desiderio sessuale femminile in Die My Love

Ambientato in Montana, Grace e Jackson sono una giovane coppia che si è appena trasferita nella casa dello zio di Jackson, da poco defunto. Dopo alcuni mesi di convivenza, i due hanno un bambino. Da questo momento la loro relazione, caratterizzata inizialmente da slanci di passione ed entusiasmo nei confronti della vita, inizia pian piano a mostrare delle fratture.

Attraverso una colonna sonora perfettamente studiata, che passa da Let’s Twist Again a Kooks di David Bowie, il film riesce a  sottolineare le emozioni altalenanti della protagonista, che perde sempre più il controllo della sua vita. Le mura di casa si fanno sempre più cariche di tensione e claustrofobiche, il caldo si appiccica addosso, si avverte il sudore, lo sporco e la fatica immensa di trovare un equilibrio in una vita che cambia con la nascita di un figlio.

La rabbia e la frustrazione della protagonista, anche grazie a un montaggio che indugia su alcune scene, immergono completamente lo spettatore, che finisce per assorbire completamente queste emozioni amplificate dal ronzio delle zanzare e delle mosche che continuano a volare freneticamente, dai pianti del bambino e dall’abbaiare del cane – un turbine di rumori continui e fastidiosi che sembrano non finire mai.

Jennifer Lawrence porta sullo schermo una prova attoriale davvero sopra le righe che, siamo certi, nei prossimi mesi le darà molta soddisfazione. L’attrice infatti incanala sul volto e attraverso il corpo tutte le sfumature di un dolore complesso, spesso ignorato e taciuto, riuscendo a trasmettere un enorme senso di impotenza e solitudine.

Die My Love con Jennifer Lawrence e Robert Pattinson

In una nuova realtà che le è piombata addosso, in cui non riesce nemmeno a lavorare, Grace si sente anche insoddisfatta sessualmente. Ci troviamo nuovamente davanti ad un argomento spesso scomodo nel cinema come nella vita reale, dove il piacere sessuale femminile è ancora un tabù, avvolto da imbarazzo e vergogna. La regista Lynne Ramsay invece lo esplora apertamente, mostrando la frustrazione di una donna che non si sente appagata e non riesce a farlo comprendere al partner. In questo stato di alienazione, Grace si abbandona a fantasie con un vicino, attraverso una scelta registica volutamente ambigua che lascia lo spettatore col dubbio su ciò che è reale e ciò che non lo è.

Anche il Jackson di Robert Pattinson ha un suo peso all’interno della pellicola. L’attore infatti interpreta un ragazzo incapace di comprende a pieno l’universo emotivo della sua compagna e, di conseguenza, di aiutarla davvero.

Con una regia che confonde tra sogno e veglia, la vita di Grace si mescola tra realtà, visioni e immagini evocative, in un presente incendiario, terreno fertile di incomprensioni e laceranti emozioni.

Die My Love': un'anteprima del nuovo film di Lynne Ramsay - Taxidrivers.it

Conclusioni

È difficile definire Die My Love attraverso un solo genere: come la storia che racconta, è un film complesso che alterna dramma e thriller, dove emerge con forza la firma identitaria di Lynne Ramsay, già nota al pubblico soprattutto per A Beautiful Day – You Were Never Really Here con Joaquin Phoenix.

È una pellicola che ruota intorno all’esperienza di Grace, una giovane donna che ha semplicemente bisogno di aiuto, che si trascina un bagaglio pesantissimo ma quasi invisibile per gli altri: quello di essere madre.”Non è l’avere un figlio, è tutto il resto che fa schifo”. dirà ad un certo punto, come sintesi perfetta di tutto quello che prova.

È una donna lasciata in casa da sola nonostante le sue evidenti difficoltà, ignorata anche dalle amicizie, che minimizzano la sua condizione come un normale momento di debolezza “da neomamma”. L’unica, oltre a Jackson in qualche modo, che tenta di comprenderla è Pam, la suocera, interpretata da Sissy Spacek (la Carrie del celebre film di Brian De Palma del 1976).

Die My Love, la regista protesta contro la critica del film con Robert Pattinson e Jennifer

Ma oltre ad essere capace di trasmettere con incredibile potenza la sua sofferenza e la sua rabbia, il film riflette anche sulla mancanza di una reale e autentica comunicazione tra partner, e soprattutto di ascolto. Infatti la loro sembra una relazione destinata ad andare avanti ad ogni costo, con

Seppur per chi scrive sarebbe stato interessante approfondire il background della protagonista, che viene semplicemente accennato, o anche le scene legate al suo recupero, il film resta uno sguardo divampante – come l’incendio mostrato al suo interno – dell’esperienza della maternità, con una Jennifer Lawrence che buca lo schermo con la sua bravura.

E dove emerge una rabbia viscerale ormai latente nel dna femminile che oggi sta finalmente trovando spazio nel cinema e nella vita. Una rabbia che, seppur distruttiva, come racconta Clarissa Pinkola in Donne che corrono con in lupi, possiede anche il potere di rinascita pura, di una forza antica e trasformativa dell’essere femminile.

Die My Love

Die My Love

Paese: USA
Anno: 2025
Durata: 118 minuti
Regia: Lynne Ramsay
Sceneggiatura: Lynne Ramsay, Enda Walsh, Alice Birch
Casa di produzione: Excellent Cadaver, Black Label Media, Sikelia Productions
Distribuzione italiana: MUBI
Interpreti e personaggi:
Jennifer Lawrence: Grace
Robert Pattinson: Jackson
Lakeith Stanfield: Karl
Sissy Spacek: Pam
Nick Nolte: Harry
Voto:
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Mancina, testarda e fin troppo sognatrice. Mi tuffo in ogni storia che vedo come Alice nel Paese delle Meraviglie. Mi trovate seduta al Central Perk mentre bevo caffè e leggo Harry Potter.
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