The Walking Dead è uno dei franchise più importanti nella storia delle televisione. Con le sue 11 stagioni andate in onda tra il 2010 e il 2022 è stato casa per molti fan che lo hanno seguito dalla prima all’ultima puntata. Ha anche creato alcuni dei momenti più iconici nella storia della TV, così come alcuni personaggi rimasti impressi nella mente dello spettatore come Rick Grimes o Daryl Dixon. E continua ad intrattenere un’intera generazione di spettatori.
Il pubblico più appassionato, come accade spesso con serie così longeve e iconiche, è rimasto legato a questo franchise desiderando di continuare a vedere le avventure di questo mondo anche dopo la fine della serie principale. Nel caso di The Walking Dead è stato accontentato. Numerosi sono gli spin-off prodotti prima e dopo la fine della serie. Fear The Walking Dead, serie parallela prequel dell’originale andata in onda fino al 2023, contando ben 8 stagioni all’attivo. Altri spin-off sono The Walking Dead: World Beyond e Tales of The Walking Dead, quest’ultima serie antologica.
Legati invece ai personaggi più iconici della serie abbiamo The Walking Dead: Dead City, legato ai personaggi di Maggie Greene e Negan Smith. The Walking Dead: The One Who Lives incentrato su Rick Grimes e infine The Walking Dead. Daryl Dixon, attualmente in onda incentrato, come dice il titolo stesso, sulle avventure francesi del personaggio di Norman Reedus. Il brand The Walking Dead è stato ampiamente spremuto dal termine della serie principale e anche prima. Ma, nonostante gli spin-off prodotti siano ben 6 la produzione non sembra intenzionata a fermarsi.

Spin-off di The Walking Dead per altri 15 anni?
Notizia dell’ultim’ora è che la produzione dei progetti legati a The Walking Dead è più attiva che mai. Il 31 Ottobre 2025 sarà il 15esimo anniversario della serie TV originale. La prima puntata andò in onda lo stesso giorno del 2010 e tutti i fan si aspettano grandi annunci per quel giorno. Stuzzicato da Variety sulla questione, il produttore esecutivo della serie e sceneggiatore Scott Gimple non si è trattenuto nel caricare l’attesa dei fan. “The Walking Dead non è una storia sugli zombie, è una storia sulle persone che popolano quel mondo.
In questo show la vera domanda è capire cosa significa essere umani.” Ha affermato la moderatrice dell’intervista Gimple Aisha Tyler, già regista di alcune puntate della serie.
Gimple ha aggiunto poi: “Potremmo andare avanti per altri 15 anni con queste storie. Ci sono personaggi che, nonostante possano sembrare già esplorati, hanno ancora tanto da raccontare se calati in un continente diverso. Guardate quanto fatto con Daryl Dixon in Francia. Cambiando location abbiamo la possibilità di esplorare nuove storie per questo franchise.” The Walking Dead ha creato in questi 15 anni un bacino d’utenza importante che permette a AMC di continuare a produrre spin-off poggiando il loro “successo” esclusivamente degli appassionati storici e, direi io, stoici, che continuano imperterriti a restare legati a questo mondo, da un certo punto di vista ormai saturo.
The Walking Dead è una serie che ha decisamente spaccato l’opinione pubblica a metà. Dopo il boom delle prime stagioni la qualità è andata a scemare e nonostante il bacino d’utenza resti importante, a causa dell’imponente quantità di puntate da recuperare non si riesce a rinnovare il pubblico che ormai, un po’ come per le telenovelas, se vuole conoscere le avventure di questi personaggi è costretto a entrare in corsa, lasciando indietro tutto ciò che non ha visto.
Quanto resisterà il pubblico storico e per quanto tempo consentirà a AMC di portare avanti questi spin-off? La risposta ce la darà solo il tempo. Intanto come affermato da Gimple, i piani previsti sono a lunghissimo termine, per la gioia dei fan di lunga data.
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