Eiichiro Oda ricorda Akira Toriyama in una nuova, tenera intervista

In una nuova intervista, il mangaka Eiichiro Oda è tornato a parlare dell'influenza che il Sensei Akira Toriyama ha avuto sulla sua opera, ricordando come tutto è iniziato.

Claire Bender

Che Eiichiro Oda fosse un grandissimo fan dell’opera di Akira Toriyama, non è uno scoop. Il mangaka ha spesso parlato di quanto l’opera del Sensei lo abbia influenzato e, quando Toriyama venne a mancare (a marzo 2024), Oda realizzò un’illustrazione alternativa della copertina del volume 42 di Dragon Ball, l’ultimo della serie.

In una recente intervista rilasciata a DbsHype, l’autore è tornato a parlarne:

https://x.com/DbsHype/status/1973924514645094538

Eiichiro Oda torna a parlare di Akira Toriyama

Nell’intervista, linkata sopra, il mangaka ha raccontato di come la sua passione per l’opera di Toriyama sia stata inizialmente un segreto:

«Già prima di scoprire Dragon Ball in quarta elementare, davano Dr. Slump e Arale in TV da qualche anno; ma i miei rigidi genitori lo consideravano “volgare” e non mi permettevano di guardarlo.

Be’, in effetti c’erano molte battute sulla pupù. Non solo i miei genitori, anch’io lo consideravo “pericoloso”. Adesso magari è diverso, ma all’epoca era normale che ci fosse una sola TV per casa, in salotto.

In breve, se avessi detto che volevo vedere Arale, tutta la famiglia lo avrebbe visto con me; e se fosse apparso qualcosa di “volgare” questo avrebbe avuto un impatto sulla mia reputazione in famiglia [ride]. Una cosa tipo “Ah, ti piacciono queste cose, eh?”

È per questo che non ho iniziato a leggere Dr. Slump e Arale molto dopo; credo di aver comprato il mio primo volume quando ero alle superiori.»

Eichiiro Oda parla di Toriyama

Da quel momento in poi, è nata una passione senza eguali: grazie al Sensei, Eichiiro Oda ha scoperto molti altri autori che hanno plasmato il suo modo di creare.

«Non avevo mai visto qualcuno che disegnasse così bene, e sono rimasto incantato dal primo momento. Certo, sono stato influenzato anche da molti altri artisti che ho scoperto dopo il Sensei Toriyama, e tutti hanno plasmato ciò che faccio oggi: ma quando si tratta dell’aspetto artistico, l’influenza del Sensei resta la più forte.

Ho partecipato agli Shonen Jump Newcomer Award solo perché volevo ‘andare dove stava Toriyama’. Non ho mai pensato di provare a entrare altrove, se non in Jump.

Con Dragon Ball non ho fatto in tempo, ma un anno d’opo l’inizio di One Piece, è iniziata la serie del Sensei Cowa!; mi ha reso immensamente felice, finalmente stavo creando una serie in Jump in contemporanea a una delle sue.»

Fonte: DbsHype

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Vive con un dodo immaginario e un Jack Russell reale, che di recente si è scoperto essere Sith. Grifondoro suo malgrado, non è mai guarita dagli anni '80. Accumula libri che non riesce a leggere, compra ancora i dvd e non guarda horror perché c'ha paura. MacGyver e Nonna Papera sono i suoi maestri di vita.
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