Aspettando Stranger Things – 10 cose degli anni ’80 che la serie ha riportato in auge

Mentre aspettiamo l'uscita della prima parte di Stranger Things 5, abbiamo pensato di celebrare la serie scegliendo 10 cose degli anni '80 tornate proprio grazie a Will, Undici e soci. Ne volete aggiungere altre?

Claire Bender
speciale stranger things 10 cose anni 80

Sta per tornare con la prima delle tre parti del finale, e noi non siamo pronti. Stranger Things è arrivata come un turbine inaspettato nelle nostre vite, dieci anni fa, e nulla è stato più lo stesso.

Per alcuni, ha significato tornare ragazzini e riscoprire abitudini che credevamo perdute – ed erano solo sepolte sotto un po’ di polvere; per altri, è stato il modo di scoprire un mondo che non avevano mai visto e vissuto, ma nella cui ombra continuavano a vivere i loro amici più grandi, genitori, parenti vari.

Poche cose, come l’opera immaginata dai fratelli Duffer, sono riuscite ad avere un impatto culturale così forte, riportando in auge oggetti, mode, colori e prodotti lasciati nel passato: gli anni ’80 hanno avuto un grosso revival di recente, che non accenna – pare – a diminuire, e Stranger Things ha la sua parte di “colpe”.

Vero è che tutte le mode, ciclicamente, ritornano (i pantaloni a zampa di elefante ne sono la prova) ma quel delirio di onnipotenza fluo che sono stati i mitici anni ’80 hanno un sapore tutto diverso.

E così, mentre aspettiamo di sapere come andrà a finire in quel di Hawkins e ci prepariamo a versare copiose quantità di lacrime, abbiamo pensato di offrirvi una carrellata di “roba degli anni ’80” tornata in voga grazie a Stranger Things (o, forse, mai sparita del tutto).

Ne abbiamo scelte dieci, ma ce ne sono sicuramente molte altre: perché non ci fate sapere la vostra?

10 cose che Stranger Things ha riportato in voga

Walkie-Talkie : 10 cose anni '80 da Stranger Things

  1. I walkie-talkie
    Alla GenZ sembrerà strano, ma quando noi Millennial siamo nati i cellulari non c’erano ancora. O meglio: tecnicamente esistevano già, ma erano pochi, costosissimi, ingombranti, e certamente non avevano il livello di penetrazione del mercato che hanno oggi.Ed è lì che venivano in supporto i walkie-talkie, delle radio bidirezionali portatili, perfettamente funzionanti entro una certa distanza; una soluzione ottima per comunicare senza bisogno di stare tutti nello stesso posto.

    Inizialmente pensati per scopi militari, data la semplicità di utilizzo i walkie-talkie si diffusero poi anche tra i radioamatori – come Dustin –, portando con sé anche un gergo tipico (“passo” o “passo e chiudo”, per dirne due).

    E oggi? Esistono ancora, in vendita anche online, diversificati per grandezza, banda, portata e non tutti sono giocattoli.

    Moda : 10 cose anni '80 da Stranger Things

  2. La moda
    Moda e, in generale, estetica degli anni ’80 sono tornate brutali nelle vite di ogni buon nerd dopo l’arrivo di Stranger Things. Capi oversize, scrunchies, capelli cotonati e colorati, trucco acceso, colori fluo; ma anche gli eccentrici abbinamenti di Madonna o Cyndi Lauper, o le enormi spalline – da cui speravamo di esserci salvate, e invece no.E ancora: abiti in lamé o vinile, cerchietti, marsupi, calzettoni di spugna bianchi (aiuto!), felpe crop e, in terra italica, lo stile dei “paninari”. E il taglio mullet, non dimentichiamolo.

    E oggi? Alcuni di questi elementi non ci hanno mai lasciato del tutto; altri, come certi amori, fanno dei giri immensi e poi ritornano. Ed eccoci qua, a quarant’anni, con indosso maglioni che ci fanno sembrare I Robinson e il frisé di Barbie Infinite Acconciature.

    Intrattenimento : 10 cose anni '80 da Stranger Things

  3. L’intrattenimento
    Le piste da roller disco o bowling e le sale giochi con gli Arcade erano un must negli anni ’80, così come i centri commerciali (un mall è, difatti, fulcro della terza stagione di Stranger Things); luoghi di ritrovo e socializzazione per i giovani adolescenti dell’epoca, tra una partita e l’altra a Dragon’s Lair. Al massimo, se la temperatura permetteva, c’era l’alternativa del Luna Park; oppure, se avevi già la  patente, potevi andare a sbaciucchiarti al drive inE oggi? Dopo una fase di profonda crisi, seguita all’arrivo delle console per il gioco casalingo, le sale giochi stanno godendo un ritrovato successo, grazie anche all’effetto nostalgia che ha ridato luce agli Arcade.
    I Luna Park hanno sempre avuto un andamento ondivago, in giro per il mondo, ma anche in quel caso pare esserci un riavvicinamento. I drive si sono notevolmente ridimensionati negli anni, salvo tornare popolari con le restrizioni da pandemia.
    Kate Bush : 10 cose anni '80 da Stranger Things
  4. La musica
    Uno dei meriti più grandi che dobbiamo riconoscere a Stranger Things – sebbene ne abbia tanti – è quello di aver avvicinato nuove generazioni a una musica che difficilmente avrebbero incontrato altrimenti.A noi è andata di lusso: ci siamo re-innamorati di vecchi classici, finalmente tornati in radio – ecco quanto siamo vintage – o addirittura abbiamo scoperto interi LP di interpreti che conoscevamo per uno o due pezzi.

    L’ultima stagione, ad esempio, ha permesso a Running Up That Hill di Kate Bush di arrivare alle prime posizioni della classifica globale di Spotify; alla sua uscita, 37 anni fa, il pezzo non riuscì neanche a superare la terza posizione nelle classifiche britanniche. L’album di cui faceva parte, Hounds of Love, era pieno di sperimentazioni sonore che, se erano troppo all’avanguardia per i tempi, sono attualissime oggi. Inoltre, il pezzo sposa perfettamente con la storia e con lo svolgersi degli eventi, e riesce a mescolarsi senza difficoltà con le musiche create ad hoc per la serie.

    Qualcosa di simile era già successo con Every breath you take dei Police e Should I stay or should I go dei Clash, che in Stranger Things avevamo ascoltato nella prima stagione; con Runaway dei Bon Jovi nella seconda; con Neverending story di Limahl nella terza. Quest’ultima appare in un momento talmente tanto iconico, da finire – tra le altre cose – in una canzone dei Pinguini Tattici Nucleari.

    E oggi? Quella musica funziona come allora, esattamente come le sonorità recuperate e mescolate per creare pezzi originali. Una delle cose migliori di questa serie, senza dubbio.

    film: 10 cose anni '80 da Stranger Things

  5. La cinematografia degli anni ‘80
    Che i Duffer si siano ispirati ai film con cui sono cresciuti, non è mai stato un mistero. Il punto è che, attraverso le citazioni dei film che hanno scelto di celebrare, li hanno in qualche modo riavvicinati al pubblico.I Goonies (1985), E.T. – L’extraterrestre (1982), Stand By Me – Ricordo di un’estate (1986) hanno tutti fornito una solida base su cui sviluppare e raccontare le dinamiche tra i protagonisti, in particolare l’amicizia; perché, per citare proprio un personaggio di Stand By Me, chi ha amici come quelli che aveva a dodici anni?

    Non solo: molte scene sono state girate con le stesse inquadrature, al punto da rendere l’associazione immediata. Su questo si è già detto tanto, e non voglio ripetere quello che già si sa: aggiungo però che Stranger Things ci ha portato a riguardare quelle pellicole con occhi diversi e spirito rinnovato, dando una spinta nuova a progetti fermi da un po’.

    Penso sempre ai ragazzi vestiti da Acchiappafantasmi, per esempio, e a come Ghostbusters: Legacy sia arrivato poco dopo: il film era in fase di sviluppo da molti anni e si sarebbe fatto lo stesso, ma mi azzardo a ipotizzare che il successo di Stranger Things abbia dato la spintarella che forse mancava – oltre ad aver prestato Finn Wolfhard al cast.

    Oggetti : 10 cose anni '80 da Stranger Things

  6. Gli oggetti
    Le luci di Natale grosse coloratissime e grosse come datteri, che le nostre mamme ci dicevano di staccare per non andare a fuoco – un rischio reale; i telefoni a disco con il cavo a spirale; le macchine da scrivere beige/verdognole e squadrate (modello Olivetti); le TV a tubo catodico: oggetti d’uso comune negli anni ’80, che Stranger Things ha sfruttato appieno e non solo come decorazione.Così come il mitico Walkman Sony – cruciale per Max nella quarta stagione – con l’audiocassetta che andava girata a mano. Pensare che abbiamo vissuto senza auto-reverse…

    E oggi? Molti di quegli oggetti sono tornati di moda e sono rientrati nelle nostre vite, in qualche caso con delle necessarie modifiche (per esempio, i telefoni, che oggi non sfruttano più la stessa tecnologia). Alcuni li abbiamo semplicemente ripescati da uno scatolone e rimessi in funzione. Come il mio amatissimo Walkman.

    Cibo : 10 cose anni '80 da Stranger Things

  7. Il cibo
    In Stranger Things, cibi e bevande non sono solo degli elementi decorativi, ma una componente cruciale della storia. L’esempio più ovvio è sicuramente quello degli Eggo waffles, che sin dalla prima stagione diventano il comfort food di Undici, il simbolo di quell’infanzia che le è stata negata.Anche la New Coke, controverso prodotto di quel decennio, è stata inclusa per aumentare il senso di autenticità: lanciata nel 1985, la bevanda ottenne risposte molto polarizzate, e fu presto ritirata dal mercato.

    E oggi? La Kellogg’s, produttrice degli Eggo, ha visto crescere la popolarità del prodotto grazie a Stranger Things, a dimostrazione dell’impatto che la serie ha avuto anche nella cultura popolare. Coca-Cola, invece, ha temporaneamente rilanciato la New Coke, in concomitanza con l’uscita della terza stagione, così da riprodurre quel senso di novità che accompagnò la prima immissione sul mercato.

    D&D: 10 cose anni '80 da Stranger Things

  8. Dungeons & Dragons
    La prima stagione inizia così, con Will, Dustin, Lucas e Mike seduti nel seminterrato di quest’ultimo a giocare proprio a D&D, edizione Expert del 1983. Il gioco non funge solo da legante tra i quattro amici – e con gli altri personaggi che poi si aggiungeranno al party – ma offre anche una simbologia che permette loro di comprendere e spiegare ad altri il Sottosopra e i mostri che affronteranno – il Demogorgone, il Mind Flyer, Vecna.

    D&D non è mai stato dimenticato e ha continuato a essere giocato anche dopo gli anni ’80; sicuramente, però, grazie a Stranger Things è arrivato a un pubblico più ampio e si è in parte tolto l’etichetta di “gioco per sfigati”.

    E oggi? Nel 2019, dato il grande successo,  la Wizards of the Coast ha pubblicato uno schermo del master e uno Starter Set aventi a tema Stranger Things. Inoltre, in occasione dei 50 anni del gioco, durante il Lucca Comics and Games 2024 il sotterraneo del baluardo San Paolino è stato intitolato a Gary Gygax e Dave Arneson, i due creatori.

    arredamento : 10 cose anni '80 da Stranger Things

  9. L’arredamento
    Che fossero l’orrida carta da parati a fiori, la moquette e i tappeti colorati, i pannelli in legno alle pareti o i poster, anche nell’arredamento gli anni ’80 hanno avuto un revival. I poster, poi, hanno una doppia funzione: oltre a decorare, ci aiutano a identificare bene il periodo e immedesimarci meglio.In questo senso, sono di ottimo aiuto altri elementi sparsi qua e là, che ricordano il periodo storico: la Guerra Fredda – la storyline gioca molto su questo aspetto -, le elezioni presidenziali del 1984, i cantanti e le star dell’epoca.

    E oggi? Il revival nell’home decor ha portato mobili oversize, colori fluo o pastello, carte da parati particolarissime e non sempre sobrie, ma anche contrasti tra pezzi vintage e strutture moderne, oltre a un arredamento ispirato nello specifico agli ambienti della serie.
    Sentimenti : 10 cose anni '80 da Stranger Things

  10. Sentimenti
    Ho tenuto come ultimo punto quello più complesso e rischioso da includere, dato che si riferisce a qualcosa che non si può toccare ed è profondamente soggettivo. Perché Stranger Things ha riportato alla moda anche un sentire che forse avevamo messo da parte, insieme ai rapporti d’amicizia puri di quando eravamo ragazzini, ai primi baci, ai lenti che fanno battere il cuore.Gli amici di Will fanno di tutto per ritrovarlo, anche a costo di passare per pazzi; nelle stagioni successive, poi, sono sempre uno a fianco dell’altro per proteggersi a vicenda e proteggere il mondo dai mostri. Lo fanno con coraggio, in un tempo che offre molti meno aiuti di quelli che abbiamo oggi. Senza cellulari, si imbarcano nella foresta. Senza Internet, Joyce va in un Paese straniero e ostile per recuperare Hopper. Senza alcun potere, Eddie suona fino alla fine per salvare i suoi amici.

    Stranger Things ci ha riportato a quando, per vedere un amico, bastava andargli a citofonare. E mentre ci facevamo prendere dalla nostalgia, ci siamo ricordati che i citofoni esistono ancora, così come i libri, i giochi da tavolo, il cinema; che noi esistiamo ancora, e siamo anche quelle persone lì. E che il nostro cuore può ancora battere forte per qualcosa che non sia l’ansia.

    Ecco, mi piace pensare che la serie abbia fatto tornare di moda sentimenti dimenticati. Se siamo fortunati, ci basteranno a sconfiggere tutti i mostri del Sottosopra.

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Vive con un dodo immaginario e un Jack Russell reale, che di recente si è scoperto essere Sith. Grifondoro suo malgrado, non è mai guarita dagli anni '80. Accumula libri che non riesce a leggere, compra ancora i dvd e non guarda horror perché c'ha paura. MacGyver e Nonna Papera sono i suoi maestri di vita.
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