Atomi – Quando parlare con noi stessi è essenziale

Abbiamo letto Atomi, il nuovo graphic novel di Claudia Petrazzi, pubblicato da Bao Publishing. Un racconto intelligente, mai banale, che porta a fare riflessioni importanti

Federica Di Giacinto
recensione atomi claudia petrazzi

“Indivisibili, gli Atomi non possono essere creati né distrutti.”

Atomi di Claudia Petrazzi, pubblicato da Bao Publishing, è il fumetto psicologico che non sapevamo d’aver bisogno che sa colpire nei punti del nostro inconscio a nostra insaputa, quasi andando a stimolare il nostro doppelganger…

Claudia, la nostra protagonista, riceve quasi per sorpresa una risposta dall’agenzia “Doppel”, alla quale aveva scritto anni prima senza più aspettarsi nulla. Poco dopo, alla sua porta si presenta un rappresentante deciso a proporle la celebre pozione capace di sdoppiare chi la beve, dando vita a una versione alternativa di sé: potrebbe trattarsi di un eroe, di un tratto della propria personalità trasformato in persona… o, nel peggiore dei casi, di un temibile supercattivo. Incerta e incapace di rifiutare, Claudia finisce per accettare e bere la pozione.
Le cose, però, non vanno affatto come previsto: invece di trasformarsi nel suo alter ego, Claudia si ritrova davanti a una versione indipendente e tangibile di sé stessa, che prende il nome di Atomica. Una situazione imprevista che getta l’agenzia Doppel nel caos. Da quel momento, Atomi diventa un viaggio interiore e psicologico, un percorso alla scoperta dell’accettazione di sé e dell’amore che troppo spesso dimentichiamo di riservare alla persona più importante: noi stessi.
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Imperfezioni uniche

Fin dalle prime tavole, il tono e il ritmo che setta Claudia Petrazzi in Atomi è chiaro, siamo a bordo di un viaggio quasi mistico, così poco esplorato quando si tratta di fare pace con noi stessi, che sa spezzare gli attimi più “breathtaking” con leggerezza, anche comicità che però ha sempre un tono riflessivo se la si osserva bene.
Ambientato in un mondo semi-realistico dove se fossimo lì, ognuno di noi potrebbe (quasi per certo), essere un vampiro, un licantropo, un gatto e/o molte altre creature più o meno fantastiche.
Il modo in cui si é scelto di rappresentare l’alter ego e le “metà” più sovrannaturali dei personaggi, sembrano quasi fare da metafora ai caratteri dei personaggi, come: Albert, tipicamente solitario e riservato, è per metà gatto, il “capo” della Doppel Ivan si presenta invece come un cane per metà; mentre, Ulla, la migliore amica della protagonista, è un vampiro.
Claudia dovrà fare i conti invece con Atomica, il suo alter ego creato per errore, ma da cui non riuscirà mai per davvero a separarsi.

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L’inseguimento della felicità interiore

Confrontarsi ogni giorno con sé stessi non è mai semplice, ma cosa accadrebbe se una versione di noi prendesse forma in carne e ossa? È esattamente ciò che capita a Claudia, la nostra protagonista. Dopo l’incontro con Atomica e l’adozione di ogni possibile “misura di sicurezza” per tenerla nascosta all’agenzia Doppel, mentre cerca un modo per ristabilire l’equilibrio, Claudia si trova a fare i conti con la più difficile delle sfide: affrontare la propria crisi interiore.
Claudia si trova costretta a confrontarsi con quei lati di sé che, quando era ancora un tutt’uno con Atomica, restavano nascosti: aspetti difficili da esprimere, bloccati dall’imbarazzo, dalla paura — come direbbe Albert — o semplicemente da nodi mai davvero risolti. Per questo, nella prima parte di questo intenso fumetto, Atomica si rivela al tempo stesso una benedizione e una maledizione.
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Un importante Reminder

A tratti Atomi assume le sfumature di un vero e proprio road comic, non solo per il viaggio interiore che Claudia compie dentro sé stessa, ma anche per il percorso di crescita di Atomica. All’inizio appare come una creatura appena nata, spaesata nel mondo, ma col passare del tempo impara a sperimentare, a vivere davvero — talvolta persino più di Claudia stessa. Ed è proprio questo a spaventarla: vedere la propria “altra metà” affrontare la vita con una libertà che lei non riesce a concedersi. Atomica diventa così uno specchio implacabile che le ricorda una verità tanto semplice quanto dura da accettare: nella vita non basta sopravvivere, bisogna imparare a vivere, anche quando significa sfidare le proprie paure.
Naturalmente, tutto questo è più facile a dirsi che a farsi. A complicare ulteriormente la situazione c’è un interrogativo morale tutt’altro che banale: è davvero giusto porre fine all’esistenza di Atomica, considerata un semplice “errore” dall’agenzia Doppel? Eppure, lei sembra in tutto e per tutto un essere umano: prova emozioni, sogna, vive. È la parte più autentica e profonda di Claudia, quella che forse ha sempre cercato di nascondere. Ed è proprio per questo che accettarla diventa la sfida più difficile di tutte
Atomi può essere definito, con un termine forse inedito ma calzante, un vero e proprio road-psychological comic. Un’opera che si fa rispettare per la sua originalità e la sua capacità di fondere introspezione e ironia. Lo stile grafico, semplice ed essenziale, richiama a tratti l’eleganza del fumetto francese, mentre la narrazione alterna momenti di leggerezza comica a riflessioni profonde sul sé e sull’identità. Il risultato è una lettura sorprendentemente armoniosa, capace di intrecciare il soprannaturale con l’emozione autentica, dando vita a un racconto che scorre con naturalezza e lascia il segno.
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Un fumetto che sembra sia ricavato da profondità interiori, riflessioni su sé stessi (che non sono mai abbastanza) che ci regala essenzialmente, appunto, un pensiero che dovremmo tenere a mente e a cuore tutti: Cercare di stare in pace con sé stessi, ma senza dimenticarsi di prendersi cura anche degli altri, di essere gentili.
Atomi

Atomi

Autrice: Claudia Petrazzi
Formato: Brossurato; 256 pagine in bianco e nero
Dove trovarlo: Fumetteria, libreria, store onlie
Editore: Bao Publishing
Prezzo: € 24,00
Voto:
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Redattrice appassionata di fumetti. Analizzo le storie, gli autori e il mondo che ruota attorno alla nona arte, sempre alla ricerca di nuove opere da raccontare.
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