Doraemon – L’annuncio del nuovo film per il 2026

L'annuncio del nuovo film di Doraemon programmato per il 2026: un remake del classico del 1983 “Nobita e il castello del diavolo sottomarino”

Sig.ra Moroboshi
https://www.meganerd.it/?s=doraemon

Nel 2026 sarà rilasciato il nuovo film del franchise Doraemon. Verrà realizzato un remake del quarto lungometraggio della saga, uscito originariamente nel 1983 con il titolo “Nobita e il castello del diavolo sottomarino”. L’opera sarà la quarantaquattresima della serie ed è la prima rivisitazione cinematografica di un titolo cult dopo alcuni anni dalla precedente, “Nobita e la fiaba delle sette stelle” del 2022.

In questa nuova edizione, intitolata in giapponese “Eiga Doraemon: Shin Nobita no Kaitei Kiganjō”, la trama ci proietta nuovamente in un’avventura subacquea ai limiti del fantastico. Il teaser rilasciato riporta lo slogan “10.000 metri sotto il livello del mare. Esiste ancora un mondo sulla Terra che nessuno conosce”. L’immagine raffigura Doraemon e i suoi amici in superficie, mentre nei loro riflessi si intravede un ragazzo misterioso e l’enorme sagoma del castello sottomarino, promettendo un viaggio carico di mistero e meraviglia.

Doraemon - L'annuncio del nuovo film per il 2026

Dietro la macchina da presa c’è Tetsuo Yajima, firma già nota per il suo coinvolgimento nella serie TV di Doraemon e per la regia di precedenti film come “Doraemon: Nobita e la grande avventura nel sottosuolo” (2007), “Nobita e l’armata di acciaio – Angeli alati” (2011) e “Earth Symphony” (2024). Per lui, questa è la prima regia di un lungometraggio del franchise. Lo sceneggiatore è Isao Murayama, che ha contribuito nel tempo a numerosi script della serie animata.

Il film promette un restyling visivo significativo. Interessante sarà capire come Yajima interpreterà il carico drammatico e l’ambientazione acquatica dell’originale, integrandoli nell’estetica contemporanea senza tradire lo spirito che ha reso celebre la pellicola del 1983.

Il franchise di Doraemon: un patrimonio storico del Giappone

Il viaggio di Doraemon affonda le sue radici nei manga creati dalla giovanissima coppia Fujiko F. Fujio tra la fine degli anni Sessanta e i primi Settanta. L’adorabile gatto robot proveniente dal XXII secolo divenne subito un simbolo di genialità e umanità, grazie alla sua borsa degli attrezzi infiniti e al carattere gentile verso il giovane Nobita. Il successo editoriale portò a una serie animata televisiva, decine di film cinematografici, speciali, merchandise e tantissimo altro, consolidando Doraemon come fenomeno culturale globale.

Fin dal primo film ufficiale, “Nobita e il castello nel cielo” del 1980, il franchise ha saputo alternare tematiche fantascientifiche, avventura, riflessioni sull’amicizia e il coraggio. “Nobita e il castello del diavolo sottomarino” del 1983 si distingue per il coraggio del viaggio subacqueo verso una civiltà sommersa, un tema audace per il suo tempo, che univa tensione, meraviglia e fantasia.

Nel corso dei decenni, Doraemon ha intrattenuto generazioni, affrontando storie di crescita, responsabilità e sperimentazione narrativa. Le ristampe dei manga, le serie TV, i film, le mostre e le collaborazioni con brand tecnologici e culturali ne hanno arricchito l’immagine pubblica. Le voci originali come Nobuyo Ōyama, Noriko Ōhara e Michiko Nomura hanno scandito epoche con le loro interpretazioni indimenticabili.

Con l’avvento del nuovo millennio, la continuità del franchise è stata affidata alla nuova generazione di doppiatori: Wasabi Mizuta nel ruolo di Doraemon, affiancata da Megumi Ōhara (Nobita), Yumi Kakazu (Shizuka), Subaru Kimura (Gian) e Tomokazu Seki (Suneo).

Questo passaggio generazionale ha garantito vita nuova al personaggio, preservando la fedeltà stilistica e caratteriale pur innovando le qualità tecniche e creative.

Ogni anno, il nuovo film cinematografico di Doraemon è atteso con ansia da fan vecchi e nuovi. L’uscita annunciata per il 2026 segna così non solo la continuità di una saga quasi cinquantennale, ma anche la capacità del marchio di reinventarsi nel segno della tradizione e dell’innovazione.

fonte: X; animenewsnetwork

TAGGED:
Condividi l'articolo
Contro il logorio della vita moderna, si difende leggendo una quantità esagerata di fumetti. Non adora altro Dio all'infuori di Tezuka. Cerca disperatamente da anni di rianimare il suo tamagotchi senza successo. Crede ancora che prima o poi, leggerà la fine di Berserk.
Nessun commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *