Venezia 2025: Gal Gadot e Gerard Butler assenti al Lido, tra scelte personali e appelli di Venice4Palestine

L’82ª Mostra del Cinema di Venezia vedrà l’assenza di Gal Gadot e Gerard Butler al Lido: una scelta comunicata come indipendente dalle pressioni del collettivo Venice4Palestine che ha raccolto oltre 1.500 adesioni in un anno

Sig.ra Moroboshi
Venezia 2025: Gal Gadot e Gerard Butler assenti al Lido, tra scelte personali e appelli di Venice4Palestine

La 82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia si apre il 27 agosto sul Lido, ma tra le assenze spiccano quelle di Gal Gadot e Gerard Butler, attesi protagonisti del film In the Hand of Dante di Julian Schnabel, presentato nella sezione Fuori concorso.

L’assenza di Gal Gadot e Gerard Butler a Venezia 2025 si inscrive in un quadro di tensioni culturali e politiche che attraversano il mondo del cinema. Da una parte, l’appello di Venice4Palestine segna una volontà di trasformare il festival in spazio di denuncia e presenza attiva; dall’altra, la Biennale mantiene la sua vocazione istituzionale all’apertura, evitando di schierarsi apertamente.

Il Festival, che si aprirà con La Grazia di Paolo Sorrentino, vede in concorso 21 film da tutto il mondo concorrenti al Leone d’Oro; tra questi, opere attesissime sono quelle firmate da Guillermo del Toro, Yorgos Lanthimos e Park Chan‑wook . La presenza in Fuori concorso di In the Hand of Dante — con un cast che include oltre a Gal Gadot e Gerard Butler anche Al Pacino, Oscar Isaac e Martin Scorsese — aggiunge maggiore eco alla questione delle assenze.

Venezia 2025: Gal Gadot e Gerard Butler assenti al Lido, tra scelte personali e appelli di Venice4Palestine

Dalle contestazioni del 1968 fino alle recenti accuse di artwashing, il Festival è sempre stato uno specchio in cui si sono proiettati conflitti sia interni – tra registi, organizzatori, istituzioni – sia esterni – legati alle politiche globali e alle pressioni mediatiche.

Il collettivo Venice4Palestine (V4P), composto da oltre 1.500 personalità tra attori, registi e attivisti, ha lanciato un appello pubblico chiedendo il ritiro dell’invito a Gadot e Butler – accusati di sostenere le politiche israeliane – proponendo di riservare lo spazio a una delegazione di artisti palestinesi sul red carpet . Tuttavia, l’assenza dei due attori ha coinciso temporalmente con queste richieste, anche se non ne sarebbe la conseguenza diretta.

E in effetti Gal Gadot non aveva previsto di esserci, così come Gerard Butler non ha mai confermato la sua partecipazione. Ad occuparsi della promozione del film che sarà proiettato il 3 settembre sarà soltanto il regista, e non sono stati resi noti cambi di programma in corso o modifiche che riportano a un collegamento diretto con le richieste del collettivo.

Le azioni di V4P e la richiesta di esclusione di Gal Gadot e Gerard Butler

Il 22 agosto 2025, V4P ha indirizzato una lettera aperta alla Biennale e alla Mostra del Cinema, esortando gli organizzatori a una condanna esplicita del genocidio in corso a Gaza e della pulizia etnica in Palestina. Al tempo stesso, hanno sollecitato l’organizzazione a offrire spazi istituzionali durante il Festival per permettere la visibilità della narrazione palestinese. In seguito, V4P ha rinnovato la sua richiesta sollecitando il ritiro dell’invito a Gal Gadot e Gerard Butler—ritenuti indiscutibilmente sostenitori del governo israeliano—e di destinare invece il tappeto rosso a una delegazione palestinese, portatrice della bandiera palestinese.

Per il 30 agosto è stata convocata al Lido una manifestazione intitolata “Stop al genocidio – Palestina libera”, promossa congiuntamente da V4P e la rete Artisti #NoBavaglio. L’obiettivo è quello di «fermare il flusso di indifferenza» e rendere il festival un luogo di testimonianza attiva. L’appello, partito ad agosto 2024, ha raccolto oltre 1.500 firme tra personalità del mondo del cinema, dello spettacolo e dell’attivismo—tra cui Marco Bellocchio, Valeria Golino, Alice e Alba Rohrwacher, Toni Servillo, Matteo Garrone, Roger Waters, Ken Loach e Charles Dance.

La risposta ufficiale della Biennale, rilasciata anche dal direttore artistico Alberto Barbera, sottolinea che vietare la partecipazione degli artisti “non risolve i conflitti” e ribadisce la sua natura istituzionale di “luogo di confronto aperto e sensibile”. Trattandosi di una manifestazione culturale, la Biennale ha scelto di non censurare né ritirare inviti, pur condannando la drammatica situazione umanitaria tra Gaza e Israele.

L’assenza di Gal Gadot e Gerard Butler alla 82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia si inserisce in un contesto complesso, dove le dinamiche artistiche e produttive si intrecciano con considerazioni di natura geopolitica e culturale. La mobilitazione di parte del mondo cinematografico attraverso il collettivo Venice4Palestine ha portato alla ribalta una questione che, pur esulando dalla programmazione ufficiale della kermesse, ha inevitabilmente influenzato la percezione pubblica del Festival.

In assenza di una dichiarazione formale da parte dei due attori o della produzione del film in concorso, ogni lettura resta necessariamente sospesa, sullo sfondo di un’edizione che si preannuncia segnata da una forte attenzione ai temi dell’impegno politico e della rappresentazione culturale nei linguaggi audiovisivi contemporanei.

fonte: corrieredellasera; ansa

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Contro il logorio della vita moderna, si difende leggendo una quantità esagerata di fumetti. Non adora altro Dio all'infuori di Tezuka. Cerca disperatamente da anni di rianimare il suo tamagotchi senza successo. Crede ancora che prima o poi, leggerà la fine di Berserk.
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