Ci sono artisti che hanno avuto un’influenza fondamentale nel mondo del cinema ma che non vengono sufficientemente celebrati perché il grande pubblico ne ignora l’esistenza. Uno di questi è sicuramente Joe Caroff, artista e graphic designer statunitense, che ci ha lasciato all’età di 103 anni, un giorno prima del suo compleanno numero 104. A confermare la triste notizia è stato il “The New York Times” per voce dei suoi figli.
Un artista silenzioso
Ai tanti il nome di Joe Caroff non dirà nulla. La creatività di Caroff ha però lasciato un segno indelebile nella storia del cinema. L’artista statunitense è infatti colui che ha ideato il celebre logo 007 di James Bond: il numero 007 con la pistola incorporata sul numero 7.
Caroff – nato il 18 agosto 1921 in New Jersey e formatosi al Pratt Institute – ha dedicato la sua vita a dar forma all’immaginario visivo di decine di film. Il suo primo incarico importante fu il manifesto per “West Side Story”(1961), e fu proprio grazie a quella commissione che, poco dopo, gli venne chiesto di realizzare un logo per la campagna promozionale del primo film di James Bond, “Agente 007 – Licenza di uccidere” (1062).
Genesi di un logo iconico
L’idea del logo 007 di James Bond fu sorprendentemente spontanea: disegnò il numero “7”, notando come la parte superiore del segno somigliasse a una maniglia, e aggiunse rapidamente la canna di una Walther PPK e un grilletto, creando uno dei simboli più iconici della settima arte. Per questa sua creazione, Caroff ricevette un compenso di 300 dollari, senza alcun diritto sulle successive utilizzazioni. Eppure, la sua firma invisibile ha fatto la storia: quel logo, con lievi modifiche, è presente in tutti i film di 007 e in milioni di oggetti, poster, videogiochi, romanzi e merchandise: una vera e propria icona globale che ha definito l’estetica di una serie immortale come quella di James Bond.
Le tantissime collaborazione di Joe Caroff
Oltre a Bond, Joe Caroff ha lavorato a tantissime campagne pubblicitarie di pellicole molto importanti tra cui “Cabaret“, “Ultimo tango a Parigi” e “A Hard Day’s Night“. Nonostante il suo talento e l’impegno profuso, la sua vita fu caratterizzata da modestia estrema. Caroff non amava promuovere il proprio nome, perciò la maggior parte dei suoi lavori rimase anonima al grande pubblico.
Un riconoscimento tardivo, ma simbolico, arrivò solo al suo 100º compleanno: i produttori della saga Bond, Barbara Broccoli e Michael G. Wilson, gli donarono un orologio Omega inciso con il logo 007.
La redazione di MegaNerd.it si unisce al cordoglio della famiglia per la scomparsa di un artista silenzioso ma che ha lasciato, tramite la sua creatività, un segno indelebile nella cultura pop.
Fonte: The New York Times
