Mitsuru Adachi – Tornano le emozioni di Miyuki con la sigla degli H2O

Miyuki e la sigla degli H2O tornano per omaggiare i 55 anni di carriera di Mitsuru Adachi. Un tributo speciale per un gigante del manga

Sig.ra Moroboshi
Mitsuru Adachi - Tornano le emozioni di Miyuki con la sigla degli H2O

In occasione del 55° anniversario di carriera del maestro Mitsuru Adachi, è stato pubblicato un video celebrativo davvero suggestivo che fonde due anime dell’immaginario dell’autore: le evocative tavole del manga Miyuki e la celebre sigla degli H2O, “Omoide ga Ippai”:

Il video, caricato sul canale YouTube Re:Re:Re:TUNE, alterna immagini a colori tratte dal manga di Mitsuru Adachi con la melodia nostalgica della opening originale. Il montaggio restituisce una sensazione intensa, che ci riporta nel mondo sospeso di Miyuki, tra romanticismo, silenzi carichi di significato e quell’atmosfera delicata che è diventata cifra stilistica dell’autore. Curioso il dettaglio che nel capitolo finale del manga, pubblicato dopo la serie animata, viene citato proprio il testo della sigla: un segno di quanto quest’ultima sia intimamente legata alla storia.

Pubblicato dal 1980 al 1984 su Shōnen Big Comic, Miyuki segnò l’esplorazione del sentimento attraverso atmosfere quotidiane mai banali, dove i silenzi parlano più di mille parole. La serie, vincitrice insieme a Touch del Premio Shogakukan Manga Award 1982 nella categoria shōnen, fu tra i primi adattamenti animati dell’autore (1983-84) e ancora oggi brilla per la sua delicatezza narrativa.

Mitusuru Adachi e le “2 Miyuki”

Miyuki è una delle opere più rappresentative di Mitsuru Adachi, un mix perfetto di romanticismo, commedia scolastica e slice of life. Pubblicata tra il 1980 e il 1984 sulle pagine di Shōnen Big Comic, la serie racconta la complicata quotidianità di Masato Wakamatsu, un liceale brillante ma spesso impacciato, che si ritrova a convivere sotto lo stesso tetto con Miyuki Wakamatsu, la sua sorellastra più giovane. I due non si vedevano da anni, e la nuova convivenza riaccende affetto e ricordi… ma anche qualcosa di più ambiguo.

Nonostante non siano legati da vincoli di sangue, la loro vicinanza quotidiana fa nascere un rapporto sempre più intimo, sospeso tra il familiare e il sentimentale. Ad aggiungere ulteriore confusione al cuore del protagonista arriva una terza figura chiave: Miyuki Kashima, compagna di classe di Masato, bellissima e determinata, che inizia a mostrare interesse per lui.

Mitsuru Adachi - Tornano le emozioni di Miyuki con la sigla degli H2O

Il gioco narrativo costruito da Adachi si regge sull’omonimia delle due ragazze — entrambe si chiamano Miyuki — e su una raffinata tensione affettiva che percorre tutta la storia. Chi ama chi? E soprattutto, Masato riuscirà a districare i suoi sentimenti?

Attraverso dialoghi misurati, tempi narrativi dilatati e silenzi carichi di significato, Adachi tratteggia un racconto intimo e sottile, dove i gesti quotidiani diventano rivelatori dell’interiorità dei personaggi. Miyuki non è solo una commedia romantica, ma una riflessione sulla crescita, sull’identità e sull’amore nelle sue forme più pure e contraddittorie.

L’opera è anche ricordata per il suo finale sorprendente, in cui Adachi, fedele al suo stile, chiude la storia con eleganza e senza forzature, lasciando la sensazione di aver vissuto una parte reale della vita dei protagonisti. Nel 1983 è stata realizzata anche una serie anime di 37 episodi, che ha contribuito a diffondere la popolarità del manga, grazie anche alla struggente sigla “Omoide ga Ippai” degli H2O, che oggi come avete appena visto torna protagonista del video celebrativo per i 55 anni di carriera del mangaka.

Mitsuru Adachi (あだち充) nasce il 9 febbraio 1951 a Isesaki, nella prefettura di Gunma, Giappone. Appena diplomato all’istituto commerciale di Maebashi, nel 1969 va a Tokyo e diventa assistente del mangaka Isami Ishii. Nel 1970 esordisce con Kieta Bakuon, pubblicato su Deluxe Shōnen Sunday; il primo vero successo arriva nel 1978 con Nine, che mostra fin da subito temi chiave della sua poetica: il baseball, l’ambiente scolastico, il realismo e l’immediatezza quotidiana.

Gli anni Ottanta consolidano il suo stile: Hiatari Ryōkō! (1979‑81), Miyuki (1980‑84), e quindi la sua opera più iconica, Touch (1981‑86). Le sue storie sono caratterizzate da dialoghi brillanti, personaggi empatici e una narrazione fatta di emozione trattenuta e momenti sospesi. Vince il 28° Premio Shogakukan Manga Award nel 1982 per Miyuki e Touch, e un altro premio per Cross Game nel 2009. Tra le sue opere successive: Rough (1987‑89), H2 (1992‑99), Cross Game (2005‑10), e Mix (dal 2012), spin‑off ambientato 30 anni dopo Touch.

Adachi è uno dei pochi mangaka capaci di spaziare tra shōnen, shōjo e seinen, risultando amato da lettori di ogni età e genere. Tema centrale delle sue storie: lo sport (in particolare il baseball) vissuto come metafora emotiva, ma raccontato attraverso i legami, i silenzi, gli sguardi e i gesti non detti, ispirando anche una rinnovata sensibilità nel genere spokon.

Cosa ne pensate del video? Come per noi, è un tuffo nei bellissimi ricordi del passato? Fatecelo sapere nei commenti.

fonte: animeclick

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Contro il logorio della vita moderna, si difende leggendo una quantità esagerata di fumetti. Non adora altro Dio all'infuori di Tezuka. Cerca disperatamente da anni di rianimare il suo tamagotchi senza successo. Crede ancora che prima o poi, leggerà la fine di Berserk.
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