Color Zagor #21 : La Sacerdotessa del Male – Recensione

Color Zagor #21 presenta La Sacerdotessa del Male, storia horror di Stefano Fantelli e Stefano Di Vitto dove lo Spirito con la Scure dovrà vedersela con zombi, voodoo e magia nera. Ecco la recensione- ovviamente senza spoiler - di MegaNerd

Doc. G
copertina recensione COLOR ZAGOR la sacerdotessa del male

Arriva l’estate e come ogni anno, sovviene nel sottoscritto la necessità di fare incetta di prodotti che generino qualche brivido, non di freddo ma di paura, lungo la schiena. Che siano fumetti, libri o film, il periodo di luglio e agosto ha, per me, una parola d’ordine ben precisa: horror.

Quando è stato annunciato, quindi, il Color Zagor #21 dal titolo La Sacerdotessa del Male in uscita per Sergio Bonelli Editore all’inizio di agosto, non ho potuto farmelo sfuggire per diversi motivi.

Il primo è semplice: si tratta di Zagor il mio personaggio preferito, insieme a Mister No, e le sue avventure sono sempre piacevoli, godibili e ricche di suspence. Non sai mai cosa aspettarti quando cominci un volume di Zagor.

Il secondo movente: Stefano Fantelli è uno sceneggiatore che ha nel D.N.A., e nel suo bagaglio da scrittore, l’horror. È un genere che padroneggia egregiamente, come già dimostrato in passato, e quindi La Sacerdotessa del Male, faceva presagire ‘grossi guai weird’ per lo Spirito con la Scure della Bonelli.

La terza motivazione, risiede nel fatto che il Color Zagor estivo del 2025, segue quanto accaduto nello Speciale a colori di un paio di anni fa dal titolo Il signore dei Cimiteri, dove già in quell’occasione Zagor e Cico avevano dovuto vedersela con zombi e magia nera in quel di New Orleans, accanto a un personaggio molto amato dai fan zagoriani e ripescato per l’occasione, ovvero Guedè Danseur

Il signore dei cimiteri - Sergio Bonelli
La copertina di Color Zagor n.17 – Il Signore dei Cimiteri, uscito nell’agosto del 2023

Ma come scrive nell’articolo introduttivo dell’albo Moreno Burattini, storico sceneggiatore e curatore di Zagor, non è necessario aver letto per forza Il signore dei Cimiteri per comprendere quanto narrato ne La Sacerdotessa del Male; ci pensa lo stesso Burattini, ne I Colori di Darkwood, e i personaggi durante la storia a riepilogare i fatti salienti del Color Zagor estivo del 2023, per permettere anche ai nuovi lettori saliti a bordo da poco o per l’occasione, di godersi appieno la trama horror realizzata da Fantelli e Di Vitto.

Zagor vs. Evil Dead

La Sacerdotessa del Male si svolge subito dopo gli eventi dell’albo Il Signore dei Cimiteri. Zagor e Cico stanno per ripartire da New Orleans e tornare verso casa, nella ridente foresta di Darkwood, quando incontrano Denise Lafitte, figlia del celebre pirata Jean Lafitte, alle prese con alcuni brutti ceffi.

Dopo aver risolto a suon di pugni la situazione, l’attenzione dei tre eroi (due e mezzo se consideriamo il pancione Cico) viene attirata dal giovane Andrè, che chiede loro aiuto in quanto Brigitte Cummings, figlia del perfido e defunto piantatore Alan Cummings, e la governante Hottie, sono in pericolo.

Giunti alla proprietà dei Cummings, però, i tre trovano la piantagione stranamente abbandonata, così come la villa sembra apparentemente deserta. È in quel momento che Zagor, Cico e Denise vengono attaccati da uno zombi di una tipologia mai incontrata prima, particolarmente mostruosa e repellente.

color zagor la sacerdotessa del male 1

Questa nuova varietà di morti viventi è legata a un’entità ultraterrena chiamata Grans Bwa, evocata dalla figlia dello stregone Sucre de Mort, confinata nelle cantine di villa Cummings dal padre di Brigitte a sua insaputa, e strega dalle conoscenze di magia nera ancora più sviluppate rispetto al padre. La giovane Oceanè non desidera altro che vendetta per lei e per suo padre, e questo vuol dire condannare l’umanità intera a vivere come degli zombi.

Salvare tutti, questa volta, sarà un’impresa davvero complicata per Zagor che dovrà vedersela con una schiera infinita di ‘Non morti’ impedendo anche la venuta del Grans Bwa, il male in persona!

Un male che affonda le radici in una leggenda voodoo: la Gran Bwa

La Sacerdotessa del Male è contaminata di citazioni cinematografiche (ma anche videoludiche) richiamando diversi titoli con protagonisti gli zombi. Ma in quest’occasione, Fantelli decide di ripescare una vecchia leggenda voodoo con origini haitiane, ma radicata anche all’interno della cultura di New Orleans, mettendola di fronte all’eroe di Darkwood: la Grans Bwa.

Questa entità che ritroviamo all’interno del Color Zagor, prende spunto dalla Gran Bwa, forza selvaggia, ancestrale e generatrice della natura, nonché simbolo potente di connessione tra spirito e materia. Nella spiritualità voodoo, rappresenta l’idea che tutto proviene dalla terra e tutto vi fa ritorno, e che in quella ciclicità si trova il vero potere magico.

Gran Bwa fu il primo spirito a mettere radici sulla terra, e dal cui corpo germogliarono gli alberi sacri, le piante curative e gli animali della foresta. Alcuni dicono che il suo volto sia nascosto nel tronco di un albero antico, e chi riesce a trovarlo riceve una conoscenza segreta.

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Sebbene Gran Bwa sia principalmente una figura del Vodou haitiano, la ritroviamo anche nel Voodoo di New Orleans, con alcune contaminazioni però di influenze africane, francesi, caraibiche e cattoliche.

La Grans Bwa presente all’interno de La Sacerdotessa del Male ha diverse similitudini con il mito della cultura voodoo, come la rappresentazione grafica realizzata da Di Vitto, di spirito arboreo che espande le sue radici e imprigiona le sue vittime.

Questo dimostra, ancora una volta sebbene non ce ne sia bisogno, l’accuratezza degli autori bonelliani quando vanno a ripescare nella storia e nelle leggende per inserire determinati elementi all’interno delle loro storie.

Quella che deve affrontare Zagor, però, è un’entità guidata dalla vendetta della giovane strega Oceanè che, nuovamente, rimarca una delle più sconvolgenti piaghe della storia dell’umanità che ha attanagliato, per la maggior parte, il sud degli Stati Uniti: la schiavitù.

Anche la malvagità della ‘sacerdotessa’ che dà in parte il titolo a questo volume, è soltanto una conseguenza dei maltrattamenti che ha dovuto sopportare da Cummings e i suoi, e la prigionia subita. Ed è solo un esempio che richiama diverse storie analoghe e, purtroppo, realmente accadute in passato ad altri schiavi.

Questo tema, nonostante sia secondario rispetto alla trama horror, viene affrontato dallo sceneggiatore Fantelli in maniera sapiente, ricordando, quando necessario, che il vero ‘male’ che ha colpito generazioni di schiavi, non sono i demoni e i mostri ma l’uomo.

E nonostante ne La Sacerdotessa del Male, Oceanè sia nemica di Zagor e di tutti i protagonisti, in realtà è un personaggio a tratti compatibile, mossa sia da malvagità, ma anche da vendetta per i soprusi subiti a sua volta, sentimento che con ogni probabilità sarebbe condivisibile da ognuno di noi nella stessa situazione.

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Le citazioni di Color Zagor #21: da Resident Evil a The Last of Us

Come detto, Fantelli è un esperto d’horror, in tutte le sue rappresentazioni. Tra queste ne La Sacerdotessa del Male, si possono cogliere diversi riferimenti, in primis a The Last of Us.

Chi ha avuto modo di giocare al videogame della Naughty Dog o di vedere la serie TV con Pedro Pascal e Bella Ramsey da cui è tratta, non potrà che sorridere nel vedere che i non morti contro cui se la devono vedere Zagor, Cico e Denise Lafitte, sono decisamente simili per fattezze agli Infetti di TLOU.

Inoltre, l’ambientazione in cui si svolge l’intera trama, è la villa dei Cummings: buia, con numerose stanze e porte, scalinate alte e cantine con corridoi interminabili. Qualcuno ha detto Resident Evil? Ebbene sì; chi ha avuto la fortuna di giocare alla celebre saga videoludica, non potrà non tornargli in mente il primo capitolo del videogame caposaldo del genere horror con protagonisti zombi.

E sicuramente, anche grazie all’arte di Di Vitto, risulta più semplice cogliere questi divertenti ‘easter eggs’.

Conclusioni

La Sacerdotessa del Male è uno dei capitoli della saga di Zagor più macabra tra quelle che ho avuto il piacere di leggere in vita mia. Tra leggende voodoo e richiami ad altre opere del genere, i due autori riescono ad amalgamare temi classici delle avventure zagoriane, con atmosfere horror e situazioni spinte al limite probabilmente come mai fatto fino ad ora.

Fantelli e Di Vitto fanno addentrare il lettore all’interno della casa dei Cummings, con tutti i suoi mostri, i suoi pericoli, ma anche i suoi segreti più nascosti.

Zagor e Cico, finalmente al centro dell’azione, sono ancora una volta messi alle strette da un male sovrannaturale che arriva da più direzioni.

Insomma, per chi come il sottoscritto, è alla ricerca di un po’ di sana paura vecchio stampo, Color Zagor #21: La Sacerdotessa del Male fa al caso vostro.. e a colori, la paura fa sicuramente più effetto!

Color Zagor #21: La Sacerdotessa del Male

Color Zagor #21: La Sacerdotessa del Male

Soggetto e sceneggiatura: Stefano Fantelli
Disegni: Stefano Di Vitto
Colori: GVB Comics
Copertina: Alessandro Piccinelli
Formato: 16x21; Brossurato; 128 pagine a colori
Dove trovarlo: Edicola, fumetteria, store online
Editore: Sergio Bonelli Editore
Prezzo: € 9,90
Voto:
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Il mio nome e' Doc. G , torinese di 36 anni lettore compulsivo di fumetti di quasi ogni genere (manga, italiano, comics) ma che ha una passione irrefrenabile per Spider-Man! Chi è il miglior Spider-Man per me? Chiunque ne indossi il costume.
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