Il 2025 è un anno particolare per gli amanti degli anime e manga. Ha portato con sé tantissime novità come per esempio “Devil May Cry” (puoi leggere la nostra recensione qui), la seconda stagione di “Da Da Dan” e anche quella di “Kaiju No 8” ma non solo. Un altro progetto che ha particolarmente attirato attenzione la nostra attenzione è stato “Sakamoto Days”.
Al periodo dell’uscita, parliamod i gennaio, abbiamo persino scritto una recensione di questo anime innovativo, divertente, che narra le gesta di un ex sicario. L’anime prodotto da Netflix però trae ispirazione dal manga, serializzato dal 2020 su Weekly Shonen Jump e appena arrivato al 22 volume. In Italia però la situazione è un po’ differente, in quanto Panini Comics ha da poco lanciato il 19 volume.
Non moltissimi, ma sembra che anche Taro Sakamoto con tutta la sua banda, stanno per dirci addio. Secondo indiscrezioni, lo scontro finale che metterà la parola fine al manga, avrà luogo a partire dal capitolo pubblicato sul numero doppio di Weekly Shonen Jump in uscita in Giappone il 4 agosto.
Sakamoto Days – Non esistono più i manga di una volta…
La notizia della prossima conclusione di “Sakamoto Days” riaccende i riflettori su quello che molti appassionati di manga stanno vivendo come un “problema”. I manga di una volta, le cui serializzazioni duravano decenni, in alcuni casi tipo “Vinland Saga” è durata addirittura due decadi, sembrano essere solo un vecchio ricordo.
Il problema è che negli ultimi dieci anni sono stati pubblicati progetti super interessanti, che hanno portato un grandissimo contributo alla scena. Parliamo di manga tipo “Jujutsu Kaisen”, “Tokyo Revengers” e perché no, anche “Kaiju No 8”. Ci siamo fermati a 3 ma la lista è bella lunga. Il problema sarebbe, mettere in piedi un’ottima opera, chiundedola però con un finale frettoloso e poco congruo al resto della trama.
Secondo il pubblico, gli autori sembrano avere troppa fretta nel concludere le proprie opere che non durano più 10, 20 e 30 anni, ma bensì max 7-8 anni (nella migliore delle ipotesi). “Sakamoto Days” sembra rientrare in questa sorta di maledizione, concludendosi nel giro di 5-6 anni dall’uscita del primo volume.
Speriamo perlomeno che il finale di “Sakamoto Days” non deluda i fan, come accaduto per “Kaiju No 8” (vuoi saperne di più? Clicca qui). Dopotutto, “Sakamoto Days” è entrato a gamba tesa nel mondo degli anime e manga, riscuotendo sempre più successo e apprezzamento da un pubblico vastissimo.
Sarebbe un vero peccato distruggere tutto con un finale inappropriato. Ma visti i precedenti, siamo pronti ad aspettarci anche questo. E tu invece cosa pensi di questa storia? Faccelo sapere nei commenti.
Fonte: AnimeNewsNetwork