James Gunn parla della scelta di rendere Superman “imperfetto”

James Gunn non voleva rappresentare un Dio, ma un eroe in cui tutti potessero identificarsi. Nei fumetti è sempre stato così, al cinema un po' meno: era arrivato il momento di tornare al cuore del personaggio

Mr. Kent
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superman rotten

Finalmente nelle sale italiane è arrivato Superman (qui potete leggere la nostra recensione), il cinecomic firmato James Gunn, primo tassello ufficiale del nuovo DC Universe. Il regista e sceneggiatore, già noto per aver rivitalizzato i Guardiani della Galassia in casa Marvel e The Suicide Squad in DC, ha ora messo mano a uno dei personaggi più iconici e complessi della cultura pop: Clark Kent, alias Superman.

A vestire i panni dell’Uomo d’Acciaio troviamo David Corenswet, attore emergente che ha il compito non facile di restituire umanità a un eroe spesso percepito come distante, invincibile, quasi divino. Ma è proprio questa la chiave di volta della visione di Gunn: riportare Superman tra la gente, renderlo vicino, fallibile, emotivamente comprensibile.

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Un Superman “imperfetto” che parla all’umanità

Nel corso di un’intervista, James Gunn ha spiegato chiaramente quale fosse la sua intenzione nel riportare Superman sul grande schermo, all’interno di un nuovo universo narrativo condiviso:

“Non volevo qualcuno che prendesse a pugni i pianeti o che fosse onnipotente senza alcun limite. Non è interessante. Volevo un Superman in cui le persone potessero identificarsi, che è il cuore del personaggio nei fumetti. Essere completamente fedele a lui, ma anche conoscerlo in un momento della vita in cui alcune cose che crede di sé stesso non sono vere. E ciò lo porta ad avere un conflitto interiore.”

Queste parole delineano un ritratto sorprendentemente intimo del supereroe per eccellenza. Niente più alieno invincibile e distante, ma un uomo – seppur proveniente da Krypton – che lotta per comprendere il proprio ruolo, le proprie origini, il senso del bene e del male in un mondo moralmente grigio.

Gunn si allontana volutamente dalla visione epica e ultra-seriosa delle precedenti incarnazioni cinematografiche (da Man of Steel di Zack Snyder a Batman v Superman), per abbracciare un approccio più umano, quasi introspettivo. Il suo Superman è forte, sì, ma anche vulnerabile; un simbolo che ha ancora qualcosa da imparare su sé stesso.

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Un nuovo inizio per il DC Universe

Con questo film, James Gunn getta le fondamenta di un universo narrativo completamente rinnovato. Dopo anni di film scollegati tra loro, tentativi altalenanti e reboot mancati, la DC cerca ora una nuova identità coesa, che sappia competere con il colosso narrativo costruito da Marvel Studios.

Superman è il punto di partenza perfetto. Non solo perché è l’eroe più celebre della DC, ma perché rappresenta da sempre l’ideale assoluto dell’eroismo. Ripartire da lui significa ripartire dall’essenza, dall’archetipo. Ma, come sottolinea Gunn, senza dimenticare che anche un simbolo può avere delle crepe, delle incertezze, e che la forza non è solo nei muscoli, ma anche nella capacità di mettersi in discussione.

Nel film vediamo Clark Kent cercare un equilibrio tra le sue due identità: il giornalista impacciato di Metropolis e il salvatore del mondo. Ma è proprio in questa dualità, in questa continua tensione tra il dovere e il desiderio di condurre una vita normale, che il nuovo Superman acquista profondità e verità.

superman biglietti

David Corenswet: un volto nuovo per una leggenda senza tempo

Affidare il ruolo a David Corenswet è stata una scelta coraggiosa ma azzeccata. L’attore riesce a restituire quel senso di gentilezza innata, di onestà disarmante, che ha sempre caratterizzato Superman nelle sue versioni a fumetti più amate. Il suo sguardo non è quello di un semidio, ma di un uomo che vuole fare del bene, anche quando è difficile.

Lontano dalla spavalderia di alcuni supereroi moderni, il Clark Kent di Corenswet è riflessivo, vulnerabile, ma profondamente determinato. E questo lo rende estremamente attuale, in un’epoca in cui il pubblico sembra cercare eroi più autentici, più “veri”, anche se mascherati.

Superman poster italiano

Un cinecomic che punta al cuore, non solo agli effetti speciali

In un panorama saturo di cinecomic, molti dei quali dominati da esplosioni e battute ad effetto, Superman si distingue per un tono più intimo e sincero. Gli effetti speciali ci sono, ovviamente, e sono spettacolari, ma non rubano mai la scena ai personaggi. Al centro c’è sempre lui: un uomo con il peso del mondo sulle spalle, ma con lo sguardo rivolto alla speranza.

James Gunn, ancora una volta, dimostra di saper trattare con rispetto e originalità personaggi amatissimi, rinnovandoli senza tradirli. E in questo primo capitolo del suo DC Universe, riesce a riportare Superman là dove è sempre appartenuto: nel cuore del pubblico.

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Appassionato di fumetti, curioso per natura, attratto irrimediabilmente da cose che il resto del mondo considera inutili o senza senso. Sono il direttore di MegaNerd e me ne vanto.
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